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Le novità del mese di  FEBBRAIO 2008
 

Direzione Generale per la Comunicazione
Allegati  
Roma, 11 febbraio 2008
Oggetto: Giorno della Memoria 2008. Tutti i "figli" di Villa Emma, presentati al MPI due volumi e un Protocollo d'intesa.
AVVISO

73 ragazzi in fuga dai campi di sterminio dell'Est europeo per raggiungere la Palestina, si salvarono tutti tranne uno, perché già malato di tubercolosi. Una storia unica nell'Europa devastata dal nazifascismo. In occasione della firma del Protocollo d'intesa tra il MPI e la Fondazione Villa Emma -Nonantola Ragazzi ebrei salvati, nell'ambito delle iniziative del MPI per il Giorno della Memoria 2008, lo scorso 6 febbraio si è svolta presso la Sala della Comunicazione del Ministero in Viale Trastevere a Roma, la presentazione della guida didattica Nonantola e i salvati di Villa Emma luglio 1942 - ottobre 1943/ edita dalla Fondazione e del libro Anni in fuga di Josef Indig Ithai edito da Giunti e Regione Emilia Romagna. Sono intervenuti il vice-ministro Mariangela Bastico, il prof. Benedetto Carucci, il direttore della Fondazione prof. Fausto Ciuffi, la storica Maria Bacchi. Il vice-ministro, Mariangela Bastico, nel presentare il protocollo d'intesa ha voluto sottolineare il significato educativo di una vicenda storica molto conosciuta nel territorio in cui è avvenuto, ma poco nota a livello regionale e nazionale.
"Una storia importante - ha affermato - perché i ragazzi, i cui genitori erano stati deportati nei compi di sterminio, si sono salvati grazie a Villa Emma e a 45 famiglie che li hanno accolti, e perché durante tutta la loro permanenza a Nonantola non hanno mai smesso di studiare, di fare musica, di fare lavori manuali, sotto la guida di Josef Indig, loro maestro e a sua volta poco più che un ragazzo".
Un libro, quello di Indig, curato dallo storico tedesco Klaus Voigt, e una Guida didattica che ben s'inseriscono, ha proseguito Bastico "dentro l'ampio di quadro di iniziative, sviluppatesi grazie alla Giornata della Memoria, e all'interno di una metodologia didattica che valorizza le esperienze dei testimoni e il ritorno nei luoghi della memoria".
Una storia diversa dalle altre per il prof. Carucci, preside del Liceo ebraico "Levi" di Roma, in quanto ci narra: "anche di una fuga, ma questo gruppo non sta solo fuggendo da una realtà, ma ha un luogo in cui andare, la Palestino dove i figli di Villa Emma giungeranno, e un progetto di futuro".

Per saperne di più vai alla sezione dedicata.

 



aggiornato: 02/03/2010
 
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