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ESAME di STATO

Una ricerca del Cede sui crediti scolastici


(Roma, 20.06.2000) Il Cede ha effettuato un confronto su un campione di scuole tra i voti e i crediti scolastici assegnati all'esame di Stato del giugno '99 e quelli assegnati ai candidati dell'esame di Stato 2000. I dati che si forniscono si riferiscono alla metà del campione, 200 scuole su 400.
Da tale confronto (vedi tab.1) emerge una tendenza delle scuole ad una maggiore omogeneità nei criteri di valutazione. Due dati rilevanti si evidenziano dalla media dei voti e dei crediti attribuiti e soprattutto dalla deviazione standard che fa registrare la differenza di oltre un punto. Quest'ultimo dato rivela che a giudizio delle scuole il livello di preparazione degli studenti è cresciuto e c'è una minore distanza tra i punteggi più alti e più bassi.
Dal confronto tra i vari indirizzi di studio (vedi tab. 4 e tab. 5) emerge una tendenza all'avvicinamento delle medie di profitto. I licei mantengono ancora un certo vantaggio e crescono le medie dei voti degli istituti tecnici e dei professionali.
Anche in questo caso la deviazione standard diminuisce in ciascun tipo di scuola. Lo stesso discorso vale per i crediti scolastici. Non a caso il grafico 1 evidenzia anche visivamente una distribuzione dei punteggi più regolare nel 2000.
L'ultimo grafico attraverso la distribuzione della frequenza all'ultimo anno per età e sesso evidenzia una regolarità dei percorsi scolastici, la maggioranza dei candidati ha 19 anni con un leggero vantaggio delle ragazze sui ragazzi. Vantaggio delle ragazze che diminuisce leggermente nel 2000.
Uno degli obiettivi della riforma era la sua capacità di influire positivamente sulle pratiche didattiche della scuola. La maggiore omogeneità nella distribuzione dei crediti è dovuta al fatto che i crediti si riferiscono a due anni di percorso scolastico (non più a uno solo). Docenti e studenti fin dallo scorso anno hanno tenuto conto che la valutazione serviva a costruire il risultato finale degli studi secondari. Una tendenza che, se verrà confermata l'anno prossimo, indicherà l'inversione di una dinamica negativa che si era registrata negli scorsi decenni, durante i quali un traguardo più basso influiva negativamente sull'intero corso di studi.



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