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Nota Prot. 4218/A1 |
Roma, 5 luglio 1999 |
Oggetto: Utilizzazione dei docenti delle classi di concorso in esubero ex art. 3 del D.P.R. 9 aprile 1999, n 156. Anno scolastico 1999-2000
L'art. 3 del DPR 9 aprile 1999, n 156 dispone che nei limiti consentiti dalla disponibilità di personale in esubero e secondo i criteri e le modalità concordate nei contratti collettivi decentrati potranno essere disposte utilizzazioni di docenti delle scuole di ogni ordine e grado, senza oneri per lo Stato, per finalità di sostegno delle iniziative previste dal DPR 567/1996 e delle iniziative ad esse collegate di orientamento, educazione motoria, fisica e sportiva, incremento del successo scolastico, nonché per il recupero delle scolarità.
In data 21.6.1999 è stato firmato ,ed è in via di registrazione, il contratto integrativo concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente che al punto 7 prevede che le scuole adottino progetti per le utilizzazione, ai sensi dell'art. 3 del DPR 156/l99, di docenti appartenenti alle classi di concorso che risultino, al termine delle operazioni previste ai punti precedenti, ancora con personale in esubero.
Le utilizzazioni, secondo le norme citate, possono essere disposte ai fini del conseguimento di una ottimizzazione delle risorse nell'ambito dei principi dell'autonomia "per finalità di sostegno delle iniziative previste dal DPR 567/96 con orario flessibile ed articolabile anche in orario pomeridiano e al di fuori del calendario scolastico e possibilmente su reti di scuole" in relazione a progetti su tematiche e funzioni pertinenti quali quelle riportate a titolo indicativo nell'allegato 1.
I docenti interessati all'utilizzazione dovranno farne domanda al Provveditore agli studi di appartenenza indicando la propria disponibilità ad essere utilizzati nella sede di appartenenza e/o in un'altra qualsiasi provincia.
Le scuole, in particolare quelle della provincia di Roma e dei capoluoghi di regione, potranno, presentare, oltre ai progetti relativi ad esigenze specifiche del territorio, altri progetti che tengano presenti le esigenze poste dalle reti di scuole.
I docenti che aspirino ad utilizzazioni fuori della provincia di attuale incardinamento dovranno dichiarare esplicitamente nella domanda la loro disponibilità a raggiungere la sede diversa e la rinuncia a qualsiasi diritto di missione incluse le spese vive da sostenersi nella sede diversa da quella di appartenenza.
Poichè obiettivo fondamentale del contratto sulle utilizzazioni siglato quest'anno è quello del reimpiego del personale in soprannumero su insegnamenti diversi da quello di titolarità, l'utilizzazione in altra provincia presuppone la verifica dell'impossibilità di utilizzazione dei soprannumerari della provincia di provenienza, in altre classi di concorso per cui gli stessi posseggano i titoli per accedere.
Si sottolinea come la possibilità di utilizzazione riguardi esclusivamente i docenti appartenenti alle classi di concorso in esubero, che potranno essere sostituiti, annualmente, finché permane l'esubero, nella scuola di appartenenza, senza oneri per l'amministrazione.
I Provveditorati agli studi delle province di provenienza:
- concorderanno nelle contrattazioni decentrate provinciali le modalità più opportune affinché in caso di eccesso di domande sulle disponibilità, siano utilizzati i docenti più adatti alle tipologie di progetti indicate in allegato.
- disporranno direttamente le utilizzazioni relative alla propria provincia;
- renderanno noti ai Provveditorati agli studi di destinazione, in maniera tempestiva, i nominativi dei docenti in favore dei quali potrà essere emesso il provvedimento di utilizzazione.
I Provveditori agli studi delle provincie di destinazione dovranno agevolare nella maniera più opportuna le operazioni di ingresso degli utilizzandi privilegiando le richieste provenienti da scuole che hanno presentato progetti integrati su reti.
Allegato1
I progetti che tutte le scuole potranno presentare ai Provveditorati di appartenenza entro i termini stabiliti, potranno riguardare, nell'ambito del dettato del DPR 156/1999
1 - Creazione delle condizioni operative per cui possano affermarsi progetti educativi e formativi diversi da quelli prestabiliti dal contesto formativo, per rendere lo studente protagonista del proprio progetto formativo e d'orientamento e fargli seguire itinerari formativi personalizzati.
2 - Predisposizione dei più opportuni strumenti per sviluppare e far crescere negli studenti la capacità di contrattare impegni, valutarsi, autoregolarsi ed amministrarsi in un continuo e partecipato itinerario di crescita civile e culturale.
3 - Apertura della scuola alle esigenze dei giovani, sua costituzione ulteriore come spazio anche extracurricolare di crescita dei giovani, luogo d'incontro e di utilizzo del tempo libero.
4 - Sostegno delle Consulte provinciali degli Studenti, animazione nei luoghi di ritrovo degli studenti e funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado nei mesi estivi.
5 - Interventi su alcune delle cause sociali, culturali, economiche, etniche e scolastiche che favoriscono la dispersione, in collaborazione con tutte le agenzie pubbliche e private del territorio.
6 - Messa in rete tutte le possibili articolazione e risorse disponibili ed, in particolare, costruzione, di reti di coordinamento delle reti di scuole e delle utilizzazioni.
7 - Costituzione di continuum formativi dalla scuola materna all'educazione permanente.
8 - Tutoraggio di attività di orientamento formativo, interno al curricolo, non limitato a diagnosi psico-attitudinali o alla pur necessaria diffusione di informazioni.
9 - Sostegno ai progetti "Sperimentare, orientare ed accogliere" e di orientamento diacronico nelle classi precedenti le ultime del curricolo.
10 - Realizzazione di progetti strutturali di rete che affrontino interdisciplinarmente le problematiche relative allo "star bene" fisico e psicologico propugnate dall'educazione alla salute e alla conoscenza e adattamento all'ambiente, inteso anche come unità di relazioni sociali e culturali tra esseri viventi e natura
11 - Supporto agli interventi di educazione alla salute con particolare riferimento alla prevenzione dell'uso ed abuso di sostanze dannose (farmaci, stupefacenti, doping, integratori dietetici, anabolizzanti, ecc.)
12 - Consulenza per l'educazione fisica nella scuola materna ed elementare al fine di dare il giusto risalto al linguaggio e all'espressività corporea, fornire l'assistenza organizzativa alla programmazione delle attività ludiche e sportive, oltre che curricolari.
13 - Collaborazione alla gestione diretta dei giochi sportivi studenteschi che porti al sostegno di una educazione sportiva rivolta al massimo coinvolgimento possibile degli alunni ed in cui assumono grande rilevanza pedagogica le attività scolastiche svolte dai singoli istituti, che costituiscono l'unico strumento utile per la diffusione capillare della pratica sportiva e rendono tali iniziative strumento significativo di aggregazione sociale nonché luogo privilegiato di esperienze formative e consolidamento di civismo e solidarietà, contro i pericoli dell'isolamento, dell'emarginazione sociale, delle devianze giovanili ed a sostegno della lotta alla dispersione scolastica.
14 - Sostegno dell'organizzazione delle Associazioni Scolastiche.
15 - Organizzazione di centri operativi di telelavoro con dotazione informatica e telecomunicativa, disseminati sul territorio dei centri, accessibili anche 24 ore su 24, che possono venire utilizzati dai singoli docenti, dagli studenti o dalle Consulte provinciali degli studenti per connettersi alternativamente alla amministrazione centrale agli snodi di rete regionali o provinciali o ad altri centri coi quali essi interagiscono.
16 - Supporto dell'espressione libera degli studenti, del gioco, della lettura, della scrittura, del cinema, del teatro, delle attività musicali.
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