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Lettera Circolare 9 novembre 2000, n. 252 Prot. n.1906 Oggetto: Progetto Lingue 2000 - L. n.440/97, potenziamento e arricchimento dell'insegnamento/apprendimento delle lingue straniere. Piano di formazione per l'a.s. 2000/2001 Con lettera circolare n. 195/2000 sono state fornite le indicazioni operative per la prosecuzione delle attività del progetto Lingue 2000 e preannunciato un piano di formazione da attivare in analogia e in continuità con quanto già disposto dalla comunicazione di servizio prot. n.184/Aut. del 23 settembre 1999. La presente lettera circolare delinea il piano formativo per l'anno scolastico in corso, organizzato su due distinti livelli: quello informativo/formativo per i gruppi lingue unitari (GLU), i responsabili dei Centri Risorse Territoriali e gli ispettori; quello formativo per i formatori e i docenti di ogni ordine e grado. A. IL LIVELLO INFORMATIVO/FORMATIVO Gli interventi previsti dal presente paragrafo sono a cura dell'Amministrazione centrale al fine di promuovere le iniziative destinate alla rete di operatori sul territorio per la realizzazione del progetto Lingue 2000. A.1 - I referenti provinciali Il primo modulo informativo a carattere nazionale destinato ai referenti provinciali per complessive 30 ore suddivise in due fasi si è esaurito entro ottobre 2000. Un secondo modulo sarà organizzato con le stesse modalità per promuovere momenti di confronto e di verifica sull'andamento del progetto Lingue 2000 e favorire la condivisione delle strategie organizzative e gestionali. A.2. - I gruppi lingue unitari In prosecuzione con le attività svoltesi nello scorso anno scolastico è prevista la realizzazione di 8 seminari interregionali di 20 ore complessive, suddivise in due fasi, finalizzati a promuovere lo scambio di informazioni e di esperienze tra i vari gruppi lingue e tra questi e il gruppo di coordinamento nazionale. A.3. - I direttori/responsabili dei Centri Risorse Territoriali Considerato il ruolo sempre più incisivo che i CRT sono chiamati a svolgere per i vari ambiti di informazione/formazione (sportello, formazione dei docenti interni, informazione ai docenti esterni, centro di documentazione e di certificazione…) si prevede di realizzare un modulo di formazione rivolto a queste figure professionali da svolgersi in una o due fasi con tempi e modalità da definire. A.4. - Gli ispettori Le prospettive di nuovo assetto istituzionale che prevedono l'istituzione di Uffici scolastici regionali rendono necessario un coordinamento per il Progetto Lingue 2000 a tale livello di responsabilità. B. LIVELLO FORMATIVO B.1 - La formazione continua dei formatori Come è noto, ai sensi della comunicazione di servizio prot. n.184/Aut. del 23 settembre 1999, l'Amministrazione ha organizzato nell'a.s. '99/2000 seminari di studio interregionali di richiamo e di approfondimento sugli aspetti innovativi del progetto rivolti ai formatori reclutati con C.M. n.345/98 (vedi aggiornamento dei nominativi di cui all'allegato A). Ai sensi della comunicazione di servizio sopra citata è stata promossa la formazione di oltre 100 formatori per la scuola materna/elementare provenienti dalle province in cui mancavano profili professionali specifici per l'insegnamento precoce delle lingue (vedi elenco riportato in allegato B). Entro il corrente anno si svolgerà un seminario per circa 60 formatori di scuola secondaria di I e II grado destinato alle province in cui il numero di formatori già reclutati è risultato insufficiente alla richiesta di formazione territoriale. Infine, nel quadro della formazione continua dei formatori, verranno organizzati seminari di studio con la finalità di proseguire il riorientamento e l'approfondimento di temi specifici compresi gli aspetti di carattere trasversale. B.2 - La formazione dei docenti Le risorse assegnate a ciascun Ufficio territoriale secondo l'unita tabella C sono destinate alla realizzazione a livello provinciale dei piani di formazione dei docenti di tutti gli ordini e gradi di scuola impegnati ad attuare le azioni del Progetto Lingue 2000. Ferme restando le disposizioni di cui al paragrafo B.3 della comunicazione di servizio prot. n. 184/aut. del 23 settembre 1999 circa l'organizzazione dei corsi, i gruppi lingue unitari e i formatori, nel predisporre i piani territoriali di formazione, vorranno considerare il documento elaborato dal Gruppo di coordinamento nazionale "linee di orientamento per la formazione dei docenti" allegato alla presente (allegato D). Nell'ambito del potenziamento e della diffusione degli effetti positivi delle innovazioni del Progetto Lingue 2000 nell'insegnamento curricolare, la Direzione Generale dell'Istruzione Secondaria di I Grado ha previsto, nel piano di formazione programmato, attività formative destinate ai docenti di lingua straniera non coinvolti nelle azioni del predetto Progetto. Il percorso sarà realizzato con i fondi messi a disposizione dalla predetta Direzione Generale e si avvarrà delle medesime strutture realizzate sul territorio per il progetto "Lingue 2000" e della rete di operatori già formati. I FINANZIAMENTI PER LA FORMAZIONE Le iniziative a carattere informativo/formativo previste dal paragrafo A e quelle destinate ai docenti formatori di cui al paragrafo B1 della presente lettera circolare saranno finanziate e realizzate dalla Direzione Generale dell'Istruzione classica, scientifica e magistrale, che cura il coordinamento delle iniziative per conto delle Direzioni Generali e degli Uffici Centrali interessati. Si prega di dare la più ampia diffusione alla presente lettera circolare. Allegato A Aggiornamento dei nominativi formatori I e II grado (c.m. 345/98) Lombardia Aggiungere il seguente nominativo: Piemonte Depennare: Marche Depennare: Toscana: Depennare: Allegato D PROGETTO LINGUE 2000: Indice PARTE I Premessa
PARTE II: Schede specifiche
2. Scuola secondaria di secondo grado
PREMESSA Questo documento si propone di fornire linee di orientamento per la informazione/formazione dei docenti che sono chiamati ad attivare le innovazioni metodologico-didattiche previste dal progetto Lingue 2000. Gli spunti di riflessione, i suggerimenti operativi e i modelli esemplificativi in esso contenuti, sono rivolti sia ai componenti dei gruppi lingua unitari a cui è demandata la progettazione del piano di formazione a livello provinciale, sia ai formatori impegnati alla realizzazione dei corsi di formazione per i docenti di tutti gli ordini e gradi di scuola. Per quanto riguarda i destinatari della formazione, la comunicazione di servizio 184/AUT individua al punto B.3 le seguenti tipologie:
Sono anche previsti interventi di informazione per gli esperti esterni assunti a contratto d’opera sugli assi portanti del progetto sperimentale e sulle innovazioni didattico-metodologiche. Le linee di orientamento qui predisposte vogliono essere un iniziale strumento di lavoro per coloro che devono progettare e realizzare il piano di formazione territoriale tenendo conto delle diverse esigenze dei destinatari e della necessità di coinvolgere anche gli esperti esterni attraverso un primo segmento informativo sulle innovazioni e gli assi portanti del progetto sperimentale. Dopo avere indicato le finalità e gli obiettivi generali della formazione, il documento fornisce suggerimenti circa le modalità organizzative e metodologiche dei corsi e presenta, infine, schede specifiche per i vari ordini di scuola. PARTE I
Relativamente alla formazione si ricordano le indicazioni fornite nella direttiva 210 del 3 settembre 1999 che definisce le linee d’indirizzo per l’aggiornamento, la formazione in servizio e lo sviluppo professionale degli insegnanti. In particolare, l’art.. 1 comma 2 individua tra le priorità per la formazione dei docenti: "l’arricchimento professionale in relazione a modifiche di ordinamento, allo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, ai metodi e all’organizzazione dell’insegnare, ... all’integrazione delle tecnologie nella didattica e alla valutazione degli esiti". Relativamente alla formazione in servizio dei docenti di lingua straniera, si individuano, inoltre, le seguenti finalità generali:
In una fase di profonde innovazioni la formazione in servizio si deve porre in termini nuovi per rispondere alla sostanziale trasformazione del ruolo del docente che, oltre ad essere educatore, diventa ideatore e gestore di progetti, agente di monitoraggio, facilitatore di un processo di apprendimento autonomo. Si dovranno pertanto superare i limiti di frammentazione attuali della formazione in servizio per avviare azioni di formazione permanente. A tal proposito si rammenta che il centro risorse territoriale (CRT) di cui alla c.m. 197/99 e alla comunicazione di servizio 184/AUT del 1999 è il luogo preposto a tutte le attività di formazione relative al progetto Lingue 2000.
2 OBIETTIVI COMUNI A TUTTI GLI ORDINI E GRADI DI SCUOLE Il progetto di formazione contempla i seguenti obiettivi:
3 . MODALITÀ ORGANIZZATIVE E METODOLOGIA DEI CORSI 3.1 L’organizzazione modulare del piano di formazione in servizio, basata sull’autonomia decisionale delle realtà locali è la strategia flessibile più adeguata per diversificare l’offerta formativa e per offrire una progettazione mirata e un’effettiva risposta ai bisogni differenziati di formazione dei docenti. Il piano di formazione si articola in:
In tal modo viene a configurarsi un sistema articolato di "offerte" tra le quali i docenti saranno invitati a scegliere quelle più rispondenti ai propri bisogni. Ciò darà modo anche a chi ha già iniziato un percorso di formazione legato all’offerta aggiuntiva avviato nell’anno scolastico 1998/99, di seguire moduli di approfondimento. I moduli, di durata variabile, potranno essere cumulabili tra loro nel limite massimo delle ore di formazione previste a livello territoriale dal gruppo lingue unitario, potranno essere programmati su scala pluriennale e non dovranno essere necessariamente frequentati da tutti i docenti. I percorsi di formazione possono prevedere monte-ore differenziati a seconda degli ordini scolastici coinvolti. Il numero dei partecipanti al corso di formazione dovrà essere contenuto di norma tra le 15 e 20 unità per ogni modulo. Si fornisce una possibile articolazione di moduli correlati tra loro come tappe di un unico processo di formazione continua esteso nel tempo. Box A: presenta moduli di base che prevedono un approccio globale ai nuovi contenuti innovativi del Progetto Box B: presenta moduli che possono offrire un approccio più analitico ai contenuti innovativi e alla metodologia del Progetto, o mettere a fuoco obiettivi specifici all’interno delle singole aree tematiche
Alcuni segmenti formativi possono essere anche sviluppati attraverso:
Si sottolinea che tale esemplificazione non presuppone un percorso sequenziale, né deve considerarsi esaustiva. Nella progettazione del piano di formazione si suggerisce di individuare pochi contenuti, funzionali ai bisogni specifici, attraverso un’attenta programmazione (spazi, tempi e modalità) che consenta il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Considerando che il percorso di formazione coinvolgerà docenti che operano in gradi e indirizzi diversi, è opportuno organizzare sessioni comuni e sessioni specifiche. Qualora si venissero a determinare situazioni che lo richiedano e lo consentano, si potrà ricorrere a interventi di formazione a distanza, anche in convenzione con Enti e Associazioni professionali accreditati e Università. Per alcuni moduli possono essere sperimentate azioni di formazione on line. 3.2. La metodologia per lo svolgimento dei corsi, ferma restando l’autonomia di applicazione e di gestione a livello territoriale, può ispirarsi ai seguenti principi: oltre alle modalità già consolidate nei corsi di aggiornamento (es. quelle interattive che prevedono negoziazione di contenuti e di metodologie e apprendimento cooperativo), è opportuno sviluppare un atteggiamento di riflessione costante sull’esperienza formativa, sulle ipotesi di lavoro elaborate e una pratica basata sulla ricerca-azione. Si sottolinea, inoltre, la centralità dell’uso delle tecnologie della informazione e della comunicazione e l’importanza di utilizzare costantemente la lingua di insegnamento da parte del docente formatore ove se ne verifichino le condizioni. 4. INTEGRAZIONE CON LE RISORSE DEL TERRITORIO Il gruppo lingue unitario avrà cura di attivare le possibili relazioni sul territorio al fine di arricchire l’offerta di formazione e, ove possibile, di costruire strumenti di rilevazione delle competenze acquisite dai docenti (convenzioni con Enti Culturali e Certificatori, Università, Associazioni Professionali qualificate, reti di scuole, centri risorse, ecc.) 5. VERSO UN "PORTFOLIO DELLE COMPETENZE" Con la presente fase di formazione sembra opportuno, in linea con i documenti sulla formazione continua, prodotti dal Coordinamento della Formazione degli Insegnanti, avviare la costruzione di un "portfolio" di competenze e di crediti dei docenti di lingue. Lo scopo è di avviare una raccolta strutturata di documenti e materiali che descrivono i risultati e le esperienze sviluppate in formazione da parte dei docenti e che testimoniano l’avanzamento dei livelli di competenza e di efficacia didattica. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato che specifichi con chiarezza: il tipo di moduli frequentati, le tematiche affrontate, le ore complessive di formazione, le eventuali ore svolte in autoapprendimento, le ricerche effettuate, la eventuale produzione di documenti ..... 6. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Il monitoraggio provinciale viene effettuato dal gruppo lingue, con strumenti quali protocolli di osservazione, interviste, diari di bordo d’intesa col direttore del corso e i formatori, che avranno cura di tenere una documentazione sistematica e di effettuare una rilevazione dei punti di forza e di debolezza dell’azione formativa. Il monitoraggio nazionale è curato dall’Amministrazione centrale in collaborazione con la BDP e si integra con quello dell’Autonomia scolastica sulla formazione. Una forma di valutazione interna sarà anche attivata al termine dei corsi di formazione con questionari approntati dai formatori o altri strumenti quali relazioni da parte dei docenti che diano un feedback qualitativo sul percorso di formazione seguito. 7. AZIONI DI SUPPORTO L’amministrazione centrale prevederà azioni compensative per le zone più disagiate o più deprivate attraverso:
PARTE II - SCHEDE SPECIFICHE
1.a - Scuola materna Obiettivi specifici
La specificità della lingua straniera in questo grado scolastico comporta l’esigenza di strutturare un piano di formazione complesso, volto a promuovere un ventaglio di competenze diversificate e correlate, prestando particolare attenzione a:
1. b - Elementare Obiettivi specifici:
Fermo restando la formazione relativa agli aspetti sopra indicati, l’area prioritaria di intervento sarà tuttavia l’aggiornamento delle competenze linguistiche finalizzate al conseguimento di livelli di conoscenza certificati e riconosciuti nel "Quadro Comune Europeo" 1. c - Media Obiettivi specifici: l’azione di formazione in servizio deve tendere a sviluppare e/o consolidare nei docenti le capacità di:
2 - ISTRUZIONE SECONDARIA DI SECONDO GRADO Obiettivi specifici Oltre agli obiettivi generali della formazione dei docenti impegnati nell’attuazione del progetto Lingue 2000, i docenti delle scuole superiori devono sapere:
2.a - Classica, scientifica e magistrale Obiettivi specifici
2.b - Tecnica Obiettivi specifici La frequenza al corso di formazione si propone di far acquisire ai docenti la competenza necessaria per:
1.c - Professionale Obiettivi specifici
2.d - Istruzione artistica Obiettivi specifici
Appendice Documenti di riferimento:
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