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Nota 8 giugno 2001
Prot. n.5381
Provv. n.13
Oggetto: Direttiva generale per l'azione amministrativa e la
gestione n. 10532/DM del 27 aprile 2001- Esercizio finanziario 2001: attuazione
Con D.M. 27 aprile n. 10532, che si porta a conoscenza delle SS.LL., è stata
definita la Direttiva generale sull'azione amministrativa per l'anno 2001.
Gli obiettivi da perseguire da parte di questo Dipartimento sono
espressamente indicati dalla lettera D) del citato D.M. con le priorità
indicate nel medesimo alla lettera C).
Le SS.LL. porranno in essere, nell'ambito della propria competenza, gli atti
di gestione necessari al raggiungimento degli obiettivi predetti.
Il perseguimento degli obiettivi presuppone, ovviamente, nel caso in cui sia
necessario l'intervento di più centri di responsabilità amministrativa, che le
singole attività siano precedute da accordi o intese.
Ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. 6 novembre 2000, n. 347, i Servizi forniranno
il supporto necessario alle Direzioni generali di questo Dipartimento per la
migliore ed efficace realizzazione degli obiettivi e delle priorità indicate
nella Direttiva ministeriale ovvero negli atti di indirizzo che successivamente
verranno emanati nel corso dell'anno.
Le Direzioni generali regionali, nelle materie di competenza di questo
Dipartimento, dovranno attenersi alle indicazioni contenute negli atti di
indirizzo dello scrivente, in quanto esse costituiscono linee di indirizzo
generale ai sensi dell'art. 3 - comma 3 - del D.P.R. n. 347/2000.
In considerazione del fatto che l'art. 2, comma 1, del D.L.vo 30 luglio 1999,
n. 300, dispone a decorrere dall'attuale legislatura l'unificazione del
Ministero della Pubblica Istruzione con il Ministero dell'Università e della
Ricerca Scientifica e Tecnologica e la creazione dell'unico Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, lo scrivente si riserva di
intervenire con propria Direttiva al fine di determinare i programmi per il
perseguimento degli obiettivi contenuti nella Direttiva ministeriale non appena
il Ministro pro tempore subentrante avrà fatto conoscere se intenda confermare
gli obiettivi indicati dal Ministro De Mauro ovvero procedere all'emanazione di
una nuova Direttiva politica.
Per il perseguimento degli obiettivi ciascuna Direzione Generale si avvarrà
delle risorse di personale e finanziarie già assegnate con precedenti
provvedimenti in data 20 marzo e 9 maggio 2001.
Ai fini organizzativi e procedurali interni al Dipartimento, si ritiene
peraltro di fornire le seguenti linee programmatiche.
ASPETTI ORGANIZZATIVI E PROCEDURE DI COMUNE INTERESSE
Gli atti di indirizzo, di coordinamento o comunque di portata generale,
finalizzati al raggiungimento degli obiettivi indicati nella Direttiva, sono
emanati dal Capo Dipartimento su proposta del Direttore Generale competente.
Gli atti di gestione, anche relativi a disponibilità finanziarie, sono
adottati dai singoli Direttori Generali.
Le relazioni con le Organizzazioni sindacali, non ricomprese nelle materie
riservate alla contrattazione decentrata nazionale, rientrano nella competenza
del Capo Dipartimento, che si avvarrà della collaborazione dei Direttori
Generali competenti per materia.
Gli atti di nomina o di designazione per la costituzione di Comitati,
Commissioni, Gruppi di studio o di lavoro che abbiano rilevanza esterna, sono
riservati alla competenza del Capo Dipartimento, che provvederà sulla base
delle designazioni dei competenti Direttori Generali. Gli atti medesimi relativi
ai fondi strutturali europei sono di competenza dell'Autorità di gestione.
Le attività che verranno poste in essere per la realizzazione dei programmi
e degli obiettivi dovranno formare oggetto di informativa per il Capo del
Dipartimento con cadenza, in via ordinaria, bimestrale. Al riguardo si richiama
l'attenzione sulla necessità di avvalersi, in via programmatica, di apposite
schede analitiche per ciascuna tipologia di attività. Le predette schede,
cartacee nell'attuale fase, saranno successivamente sostituite da un sistema di
comunicazione in Rete, la cui realizzazione sarà curata dal Servizio per
l'Automazione Informatica e l'Innovazione Tecnologica.
Per la trattazione di argomenti di particolare rilievo od urgenza che
investono la competenza di più Uffici, e al fine di assicurare la necessaria
comunicazione tra le Direzioni generali e il Dipartimento e il conseguente
coordinamento delle azioni, saranno indette periodiche sedute di programma.
Gli atti di gestione del personale assegnato alle singole strutture in cui si
articola il Dipartimento sono di competenza dei titolari delle strutture stesse.
E' riservata al Capo del Dipartimento la competenza in materia di:
- contrattazione decentrata di sede;
- mobilità interna al Dipartimento;
- formazione specialistica del personale assegnato al Dipartimento.
Per la tenuta del protocollo, per la gestione dei flussi documentali e degli
archivi viene attivato un protocollo unico di Dipartimento, nel rispetto di
quanto previsto dall'attuale quadro normativo (D.P.R. 428/2000 - D.P.C.M. 31
ottobre 2000), salva restando la costituzione di protocolli riservati per il
Capo Dipartimento e i Direttori Generali. La conservazione degli atti rimane,
secondo competenza, nell'ambito di ciascuna Direzione Generale, oltre che degli
Uffici del Dipartimento.
Il servizio di protocollo che, attualmente, nelle more della realizzazione
della Rete dipartimentale, è cartaceo, sarà informatizzato ed organizzato con
quattro postazioni (una per gli Uffici del Dipartimento e d una per ciascuna
Direzione Generale). Questo Dipartimento, per il tramite dei propri Uffici, ha
in corso di elaborazione uno schema tecnico-operativo per l'ottimale
funzionamento del servizio. Si fa riserva pertanto di intervenire con specifiche
indicazioni.
MONITORAGGIO, CONTROLLO DI GESTIONE E VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI
Le attività poste in essere per il perseguimento degli obiettivi indicati
nella Direttiva devono essere correlati ad una specifica azione di monitoraggio
che dia ragione dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicità degli
interventi della P.A..
In materia, come pure in tema di controllo di gestione e di valutazione dei
dirigenti, i competenti uffici del Dipartimento hanno allo studio la definizione
di apposite linee di indirizzo che saranno nelle dovute forme portate a
conoscenza delle SS.LL..
Si fa riserva, pertanto, di dar seguito alla presente anche per quanto
riguarda i cennati punti specifici.
Nelle more, le SS.LL. daranno corso alle azioni di monitoraggio secondo le
consuete procedure avvalendosi, qualora ne ricorrano le condizioni, anche della
collaborazione di soggetti esterni.
Direttiva Generale 27 aprile 2001,
n.10532/DM
per l'Attività Amministrativa e per la Gestione dell'Anno 2001
(Registrata dalla Corte dei Conti in data 4 giugno 2001,
con registro n. 2, foglio n. 238, elenco 85)
VISTO il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni e integrazioni e, in particolare, gli artt. 3 e 14, che fanno
obbligo all'organo di indirizzo politico di adottare annualmente, con apposita
direttiva, le linee di indirizzo generali che individuano obiettivi, priorità,
piani e programmi;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, contenente disposizioni
sul riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e
valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta
dalle amministrazioni pubbliche;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, relativo al riordino
delle amministrazioni dello Stato, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo
1997, n. 59;
VISTI il D.P.R. 6 novembre 2000, n. 347 e il decreto ministeriale 30 gennaio
2001, con i quali è stata disciplinata l'organizzazione del Ministero della
Pubblica Istruzione;
VISTA la direttiva generale n. 7522 del 15 gennaio 2001 che ha
temporaneamente individuato gli obiettivi e le priorità dell'azione
amministrativa nelle more della definitiva operatività del nuovo assetto
organizzativo del ministero;
VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre
2000 recante "Indirizzi per la formulazione delle direttive generali
sull'attività amministrativa";
VISTE le proposte formulate dal Dipartimento per lo sviluppo dell'istruzione,
dal Dipartimento per i servizi nel territorio, nonché dai Servizi per gli
affari economici, per la comunicazione e per l'automazione informatica e
l'innovazione tecnologica e sentito il Servizio di Controllo Interno;
CONSIDERATO che il carattere definitivo degli obiettivi assegnati ai
destinatari della presente direttiva è relativo, in quanto occorre tenere conto
dell'esigenza di armonizzare e conciliare l'attuale assetto organizzativo
dell'Amministrazione con quello che verrà delineato a seguito della
costituzione del nuovo Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca;
EMANA
la seguente direttiva generale sull'azione amministrativa
A) PREMESSA
A.1- La individuazione delle priorità e degli obiettivi dei centri di
responsabilità del ministero è resa particolarmente difficoltosa, quest'anno,
dalla contingente situazione che vede tuttora in corso di attuazione un
pacchetto di riforme che ha investito non soltanto l'organizzazione del
ministero - rivoluzionata, soprattutto in periferia, e in particolare per ciò
che attiene ai rapporti tra centro e periferia, assai più in profondità che
per altre amministrazioni - ma l'intero contesto istituzionale in cui il
dicastero opera, in particolare interessato: dal conferimento di competenze alle
autonomie regionali e locali; dalla fondamentale novità costituita
dall'autonomia delle istituzioni scolastiche, connessa anche alla istituzione
della dirigenza scolastica, alla revisione del regolamento di contabilità delle
istituzioni scolastiche, al loro dimensionamento sul territorio; dalla riforma
degli esami di Stato; dall'elevazione dell'obbligo scolastico e la introduzione
dell'obbligo formativo; dalla riforma dei cicli scolastici, dalla cui attuazione
prenderà forma l'ordinamento futuro della scuola italiana; dalle norme sulla
parità scolastica, oltre che da riforme incisive apportate sul versante degli
enti strumentali di cui il ministero si avvale (ex-CEDE e BDP, IRRSAE, Istituti
atipici).
In tale contesto, il varo di uno stato di previsione del bilancio 2001 calibrato
sul precedente assetto organizzativo ha comportato la necessità di far
precedere la presente direttiva da un altro atto di indirizzo, di durata
temporanea. Ha avuto nel frattempo operatività, dal 1° marzo 2001, il decreto
non regolamentare di articolazione delle strutture centrali; ma soltanto da poco
sono divenuti efficaci gli atti di conferimento dei nuovi incarichi di livello
dirigenziale generale (ciò che ha tra l'altro ritardato la stipula dei
contratti con i dirigenti di seconda fascia), laddove si è ancora in attesa
dell'adozione, da parte del ministero del tesoro, bilancio e p.e., della
variazione di bilancio impostata sui nuovi centri di responsabilità. Per le
nuove strutture periferiche, inoltre, completatosi il non breve iter di
conferimento degli incarichi, si è reso opportuno concertare con le autonomie
regionali e locali, in sede di conferenza unificata, il livello minimo di
omogeneità che può assicurarsi all'organizzazione delle direzioni regionali,
ferma restandone la flessibilità di articolazione sul territorio, voluta dalla
legge in funzione delle diversificate realtà locali. Ciò comporta che
l'emanazione degli atti non regolamentari relativi alla articolazione delle
direzioni regionali avrà data dai primi di maggio.
A.2 - Nel quadro di mutamenti appena rappresentato, si è proceduto
preliminarmente a redistribuire le risorse umane, logistiche e finanziarie
assegnate alle precedenti direzioni generali tra i nuovi centri di
responsabilità dell'amministrazione centrale (dipartimenti e servizi centrali),
demandando ai dipartimenti le ulteriori assegnazioni e operando con prevalente
riguardo alla nuova collocazione di ciascuna unità organizzativa (divisione)
del precedente ordinamento. Tale preliminare operazione, volta a ricomporre il
quadro di base, sul quale potranno poi incidere, eventualmente, gli atti di
indirizzo, è stata condotta di comune accordo con i dirigenti designati quali
responsabili dei dipartimenti e servizi centrali e nell'intesa esplicita che gli
andamenti e i risultati del 2001 potranno far emergere la necessità o
l'opportunità di correzioni, anche importanti, alle determinazioni così
assunte.
Se tale metodo, essenzialmente consensuale, si è dimostrato insostituibile
nella delicata fase di primo impianto del nuovo assetto organizzativo, è però
evidente che, nel futuro, non appena si siano consolidati la linea distintiva
delle attribuzioni ed il piano delle risorse, il coordinamento tra i due
dipartimenti, assolutamente indispensabile per il buon funzionamento complessivo
dell'amministrazione, dovrà essere soprattutto curato e garantito dall'azione
del ministro e dei suoi uffici di diretta collaborazione. Potrà eventualmente
essere utile, a tale fine, affiancare alla conferenza dei direttori generali,
prevista dal decreto n. 347/2000, una più ristretta ed agile sede collegiale,
analoga alla conferenza dei capi dipartimento prevista nella bozza, per ora
rimasta tale, di regolamento di riunificazione tra ministero della pubblica
istruzione e ministero dell'università e ricerca scientifica e tecnologica.
Tale organismo, presieduto dal Capo di Gabinetto e con la partecipazione dei
direttori generali di volta in volta interessati, dovrà essere attivato per
assicurare una tempestiva programmazione degli adempimenti preliminari
all'attuazione della riforma dei cicli scolastici (organico funzionale, edilizia
scolastica, infrastrutture tecnologiche, ecc.)
Va ancora rilevato che, nella fase di prima attuazione, in una situazione nella
quale è tra l'altro intervenuto in ritardo il conferimento degli incarichi di
dirigente generale, il ruolo dei capi dipartimento ha inevitabilmente
travalicato i compiti di impulso, indirizzo, coordinamento e monitoraggio che, a
regime, ne costituiscono il contenuto, sconfinando in attribuzioni sostitutive,
quale l'adozione di scelte gestionali. E' ovvio che sarà in futuro necessario
ripristinare la distinzione tra funzioni di indirizzo amministrativo e funzioni
gestorie, in coerenza con le previsioni di cui al decreto legislativo n. 300 del
1999.
Va infine tenuto presente quale criterio informatore generale idoneo,
eventualmente, anche ad interpretare i contenuti del presente atto, che questa
direttiva e, ancora più quelle che ad essa seguiranno, è destinata ad operare
in uno schema organizzativo che vede ormai radicate negli uffici centrali le
funzioni di indirizzo e negli uffici periferici quelle di attuazione.
A. 3 - Tutto ciò premesso, va chiarito che la presente direttiva intende
preliminarmente identificare un ambito di missioni prioritarie
dell'amministrazione nel suo complesso, per poi passare alla individuazione
degli obiettivi propri di ciascun centro di responsabilità dell'amministrazione
centrale.
B) PERIODO DI VIGENZA E DESTINATARI
B.1 - La presente direttiva ha effetto per l'anno 2001 limitatamente al
periodo non coperto dall'efficacia della precedente direttiva n. 7522 del 15
gennaio 2001, registrata dalla Corte dei Conti in data 7 febbraio 2001, registro
n. 1, foglio n. 74. I destinatari della direttiva sono i capi dei due
Dipartimenti e i capi dei tre Servizi in cui si articola il ministero.
Unitamente alle linee di indirizzo che - ai sensi degli artt. 3 -comma 3- 4
-comma 3- e 5 - comma 1- del D.P.R. n. 347/2000 - saranno impartite per le
materie di rispettiva competenza, dai due citati Dipartimenti, la presente
direttiva contribuisce a creare il quadro generale di indirizzo politico nel cui
ambito operano le direzioni scolastiche regionali.
B.2 - I destinatari della presente direttiva sono tenuti ad assicurare la
realizzazione dei programmi e degli obiettivi indicati anche attraverso
l'assegnazione ai direttori generali, o ai dirigenti di secondo livello, degli
obiettivi di rispettiva competenza. Detti obiettivi, ai fini della
comprensibilità da parte dell'utenza e dell'effettiva verifica dei risultati
raggiunti, dovranno presentare le caratteristiche indicate dalla direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2000 (in G.U - s.g. - n.
21 del 26 gennaio 2001). L'assegnazione ai dirigenti generali e di secondo
livello degli obiettivi deve essere finalizzata a garantire, anche e soprattutto
nell'attuale delicata fase di messa a regime del riordino dell'amministrazione
centrale e periferica della Pubblica Istruzione e dell'autonomia amministrativa
e didattica delle scuole, la continuità dell'azione amministrativa e la piena
operatività dei centri di responsabilità.
C) MISSIONI ISTITUZIONALI PRIORITARIE
Fatti salvi gli ambiti delle competenze istituzionali previsti dalla
normativa vigente e, in particolare dal D.P.R. n. 347/2000, per i quali vanno
comunque assicurate le attività di ordinaria gestione, vengono di seguito
identificate le missioni prioritarie derivanti dall'insieme delle normative di
tipo primario e secondario che hanno riorganizzato l'amministrazione scolastica
centrale e periferica, riordinato i cicli dell'istruzione e conferito alle
istituzioni scolastiche ed educative l'autonomia amministrativa e didattica. A
tali missioni va finalizzata anche, in linea di massima, la utilizzazione degli
strumenti finanziari (come la legge n. 440 del 1997) ai quali, per previsione
legislativa, si riferiscono distinti atti di indirizzo:
- porre in essere, anche assicurando continuità al flusso delle reciproche
informazioni, le condizioni di un effettivo coordinamento tra i due
dipartimenti e i tre servizi centrali, affinché si realizzino forme di
sinergia indispensabili ad un approccio interdisciplinare ai programmi da
realizzare e agli obiettivi da raggiungere. Sarà a tale fine necessario,
tra l'altro, potenziare ed estendere la collaborazione di tutti i centri di
responsabilità alla predisposizione della "Agenda dei lavori in
corso", fin qui assicurata dal Gabinetto, affinché sia per tutti
periodicamente disponibile un aggiornato scadenzario degli adempimenti
normativi ed amministrativi da porre in essere, arricchito dalla
identificazione delle strutture responsabili;
- portare a compimento e conferire effettività alle riforme che hanno
interessato il mondo della scuola e l'amministrazione centrale e periferica,
attraverso una decisa azione di formazione e riqualificazione del personale
della scuola, nonché del personale amministrativo e tecnico
dell'amministrazione;
- procedere nella ridefinizione degli ordinamenti scolastici anche sulla
base delle indicazioni che emergono dal contesto internazionale, fatte
proprie dalle risoluzioni parlamentari in materia di riforma dei cicli
scolastici;
- dare impulso alla celere predisposizione di un sistema di valutazione
scolastica idoneo a misurare i livelli di apprendimento e la qualità delle
istituzioni scolastiche, al fine di ancorare le scelte dell'amministrazione
e delle istituzioni scolastiche ad un quadro attendibile di valutazioni
comparative, attinenti anche al contesto internazionale;
- sviluppare un sistema di offerta di servizi, di consulenza e di supporto
alle scuole al fine di metterle in grado di realizzare la piena autonomia
scolastica (anche attraverso il proficuo utilizzo delle risorse previste dal
fondo istituito con legge n. 440/1997), tra l'altro favorendo la creazione
di reti tra scuole e consorzi di servizi;
- perseguire, anche attraverso la politica delle assunzioni, una
distribuzione delle risorse umane tra centro e periferia più coerente al
ruolo che le direzioni regionali sono chiamate a svolgere in un contesto
istituzionale improntato alla collaborazione tra Stato e autonomie regionali
e locali;
- portare a compimento l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n. 62,
recante norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo
studio e all'istruzione, in funzione della creazione di un sistema integrato
di istruzione;
- contribuire alla riduzione del fenomeno della dispersione scolastica,
mediante azioni finalizzate ad individuare i fattori prevalenti che generano
situazioni di marginalità linguistica, sociale, produttiva e diffuso
disagio esistenziale. Allo scopo di progettare e realizzare, in materia,
un'articolazione e una varietà di interventi anche trasversali all'interno
e all'esterno del sistema istruzione, sarà necessario istituire un'apposita
sede di coordinamento operativo permanente (gruppo di lavoro, o altro) tra
strutture che esercitano competenze nel settore;
- approntare una pianificazione delle infrastrutture informatiche e un piano
di automazione delle procedure amministrative e dei servizi con riferimento
alle applicazioni e allo sviluppo del sistema informativo; continuare a
sostenere l'innovazione didattica ed organizzativa mediante l'utilizzo delle
tecnologie informatiche, dando attuazione al piano nazionale per
l'innovazione tecnologica nel sistema scolastico;
- coordinare l'attività di informazione e di comunicazione dei vari
soggetti istituzionali per realizzare all'interno dell'amministrazione e al
suo esterno, nei confronti della collettività, una piena conoscenza dei
servizi resi, garantendo la trasparenza degli scopi e dei percorsi
dell'azione amministrativa;
- sostenere la realizzazione del sistema formativo integrato di istruzione e
formazione con l'attuazione dell'obbligo formativo e del sistema di
istruzione e formazione tecnico superiore (IFTS), nonché dell'educazione
permanente degli adulti;
- valorizzare il ruolo della componente studentesca nel contesto dei
processi di riforma dell'ordinamento scolastico, garantendo la piena
attuazione dello statuto delle studentesse e degli studenti;
- portare a compimento gli adempimenti conseguenziali al trasferimento al
MURST delle competenze in materia di istituti di alta cultura e procedere,
una volta perfezionato il passaggio delle consegne, alla soppressione
dell'apposito ufficio stralcio.
D) OBIETTIVI DEL DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO DELL'ISTRUZIONE
Nell'espletamento delle missioni di cui al precedente punto C) e nel limite
delle attribuzioni ad esso assegnate dal D.P.R. 347/2000 e dal D.M. 30 gennaio
2001, il Dipartimento dovrà perseguire i seguenti obiettivi:
D.1 - Area degli ordinamenti e dei curricoli:
Ai sensi della legge 10.02.2000, n. 30 ed in conformità alle risoluzioni
della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica in ordine al programma
quinquennale di attuazione della predetta legge:
- portare a compimento, con priorità e nel rispetto della tempistica
stabilita dalle risoluzioni parlamentari, il regolamento per i curricoli
della scuola di base e coordinare il tempestivo approntamento degli
strumenti e mezzi necessari per la sua prima attuazione;
- elaborare le linee direttrici e i programmi di monitoraggio e verifica
dello stato di progressiva attuazione dei curricoli della scuola di base;
- individuare le linee di ricerca e di innovazione dei modelli di
insegnamento delle discipline afferenti la quota nazionale obbligatoria del
curricolo, avvalendosi della collaborazione dell'INDIRE (ex BDP) e d'intesa
con Enti e associazioni specializzati nel settore disciplinare di
riferimento;
- dare inizio ai lavori di predisposizione dei curricoli degli indirizzi
relativi alle quattro aree della scuola secondaria superiore
(classico-umanistica, scientifica, tecnica e tecnologica, artistica e
musicale) sulla base delle indicazioni della Commissione di studio,
istituita con i DD.MM. 15 giugno e 15 luglio 2000 e successive modifiche e
integrazioni;
D.2 - Area della valutazione, degli esami e della certificazione
- Proseguire e completare l'attuazione della disciplina degli esami di Stato
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore anche
sulla base delle indicazioni problematiche emerse negli anni precedenti,
tenendo altresì conto dell'esigenza di pervenire, con la scadenza del primo
triennio, ad evidenziarne i risultati con apposita relazione sull'andamento
degli esami.
D.3 - Area dell'autonomia scolastica
- Proseguire nella diffusione ed attuazione dell'autonomia scolastica in
relazione ai nuovi curricoli. In merito vanno conseguiti i seguenti
obiettivi e relative attività tenendo presente che nel processo innovativo
in atto esse devono tendere tutte al successo formativo degli alunni:
- monitorare l'autonomia delle scuole come strumento di lettura dei processi
innovativi in atto per individuare tempestivamente strumenti di supporto
alle scuole per l'autoanalisi e l'autovalutazione nonchè linee-guida per
l'amministrazione;
- promuovere, tramite gli organi collegiali delle scuole e gli organismi
rappresentativi, una responsabilità più diffusa nelle scelte decisionali
che impegnano la scuola rispetto a modelli organizzativi curricolari e
didattici;
- promuovere sul territorio iniziative e azioni di ricerca educativa in
partenariato tra enti, associazioni e istituzioni scolastiche aderenti a
protocolli d'intesa stipulati o da stipulare sia a livello centrale che
regionale;
- curare l'emanazione degli atti normativi e organizzativi per le elezioni
dei componenti gli organi collegiali a livello centrale, regionale, locale e
di istituzione scolastica;
- emanare una specifica direttiva per individuare le priorità strategiche
delle quali l'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di
Istruzione e l'Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la
Ricerca Educativa dovranno tener conto per la programmazione della propria
attività.
D.4 - Area della formazione e aggiornamento del personale della scuola
Gli obiettivi concernenti la formazione e l'aggiornamento del personale della
scuola, sono:
- definire indirizzi generali che assicurino l'applicazione degli standard
minimi di coerenza e di omogeneità dell'attività formativa e determinare i
criteri per l'organizzazione, gestione, monitoraggio, valutazione e qualità
della formazione realizzata;
- predisporre un articolato piano di formazione, anche a distanza (per
questo aspetto avvalendosi del Servizio per la Comunicazione), del personale
docente, con particolare riferimento a quello, che, dal prossimo anno
scolastico, sarà impegnato nei primi due anni nella scuola di base;
- progettare corsi di formazione intensiva, in ordine alle problematiche
relative agli esami di Stato e all'apprendimento, rivolti in particolare a
docenti universitari, dirigenti scolastici di scuola media, docenti in
pensione, docenti precari mediante un apposito programma di assistenza
tecnica da gestire a cura dei nuclei di supporto operanti presso gli Uffici
scolastici periferici;
- coordinare le attività di formazione inerenti alle competenze
informatiche e tecnologiche del personale docente della scuola, con le linee
del Progetto approvato dal Consiglio dei Ministri e il cui finanziamento
proviene dall'assegnazione di una quota degli introiti derivanti dalla
concessione delle licenze UMTS, così come previsto dalla legge finanziaria
2001;
- tenere adeguatamente conto, nell'ambito del piano di formazione, anche
delle esigenze formative del personale ATA impegnato nell'applicazione dei
nuovi strumenti di autonomia e nell'uso delle tecnologie;
D.5 - Area delle relazioni internazionali:
L'azione amministrativa, da svolgere in collaborazione con gli altri uffici
centrali interessati ed avvalendosi dell'INVALSI, dell'INDIRE e degli IRRE, deve
tendere alla realizzazione dei seguenti obiettivi prioritari:
- analizzare i processi di convergenza delle politiche educative dei paesi
membri dell' U.E.;
- integrare e supportare la riforma del sistema scolastico e formativo
nazionale, anche attraverso l'attuazione della programmazione 2000/2006 (PON
- Scuola) dei fondi strutturali e dei connessi adempimenti previsti dalla
normativa europea;
- promuovere e sostenere, in tali ambiti:
- la partecipazione delle scuole italiane alle varie azioni e misure
previste dai programmi europei;
- la prosecuzione della attività già avviate in sede multilaterale e
bilaterale con più specifico riguardo all'area dei Paesi del Mediterraneo e
all'area dei Paesi dell'Europa centro orientale;
- la partecipazione in sede internazionale a progetti ed iniziative dell'OCSE,
dell'UNESCO e del Consiglio d'Europa che siano considerati funzionali alle
finalità sopra evidenziate.
E) OBIETTIVI DEL DIPARTIMENTO PER I SERVIZI SUL TERRITORIO
Nell'espletamento delle missioni di cui al precedente punto C) e nel limite
delle attribuzioni ad esso assegnate dal D.P.R. 347/2000 e dal D.M. 30 gennaio
2001, il Dipartimento persegue i seguenti obiettivi:
E.1 - Area dell'istruzione post secondaria e degli adulti e per i percorsi
integrati:
- proseguire le attività di promozione del sistema formativo integrato di
istruzione, formazione e lavoro;
- consolidare, avvalendosi della collaborazione dell'INVALSI, dell'INDIRE e
dell'ISFOL, i processi avviati per la messa a regime del sistema di
istruzione e formazione tecnica superiore;
- sviluppare i percorsi integrati per l'assolvimento dell'obbligo formativo
di intesa con le Regioni e gli Enti locali e nel confronto con le parti
sociali;
- riorganizzare e potenziare l'educazione permanente degli adulti e
promuovere l'offerta formativa integrata di istruzione, formazione
professionale ed educazione non formale;
- potenziare i rapporti di collaborazione istituzionale nell'ambito della
conferenza Stato, Regioni ed autonomie locali;
- definire progetti, con particolare riferimento alle aree depresse, ai fini
del raccordo con gli interventi finalizzati a contrastare la dispersione
formativa.
E.2 - Area dell'organizzazione e dei servizi nel territorio:
- promuovere azioni di coordinamento e monitoraggio volte ad ottenere un
livello minimo di omogeneità nella organizzazione delle direzioni
regionali, pur nel rispetto della flessibilità prevista dalla legge, in
coerenza con le linee guida concordate in sede di Conferenza Stato, regioni
ed autonomie locali e nel rispetto degli impegni in via generale assunti con
le parti sociali;
- predisporre servizi a supporto della organizzazione degli uffici
scolastici regionali;
- individuare metodologie, sistemi di misurazione ed analisi per il
monitoraggio e l'autovalutazione delle attività degli uffici scolastici
regionali;
- promuovere ogni iniziativa idonea a realizzare sul territorio la più
efficace integrazione delle competenze statali con quelle attribuite alle
regioni e agli enti locali;
- definire, nel rispetto delle competenze degli enti territoriali, linee di
indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la distribuzione
territoriale delle scuole, anche con riferimento ai nuovi scenari aperti
dalla riforma dei cicli scolastici e per favorire la corretta ed esaustiva
attuazione della legge quadro sull'edilizia scolastica;
- concorrere, attraverso le analisi relative all'edilizia scolastica,
all'attivazione dei presupposti necessari all'attuazione della riforma dei
cicli scolastici, seguendo, altresì, l'attività degli enti locali per la
messa a norma, ai sensi della legge 626/94, degli edifici interessati;
- proseguire le attività di potenziamento e qualificazione dell'offerta di
integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap e di quelli
che vivono in contesti familiari ed ambientali a grave rischio ed elaborare
progetti di prima accoglienza e di integrazione degli alunni immigrati.
E.3 - Area della parità scolastica:
- proseguire le azioni già intraprese per la piena attuazione della legge
n. 62/2000, continuando l'opera di orientamento nei confronti delle scuole
non statali alle quali è stato concesso il riconoscimento della parità;
- individuare e fissare i criteri per la ripartizione delle risorse
finalizzate all'erogazione dei sussidi e dei contributi previsti dalla
richiamata legge 62/2000.
E.4 - Area del contenzioso:
- definire le competenze degli uffici centrali e regionali nella concreta
gestione delle procedure contenziose e le linee di indirizzo organizzativo
per il decentramento del contenzioso civile, amministrativo e contabile agli
organi periferici;
progettare la costituzione di una banca dati del contenzioso.
E.5 - Area dell'acquisizione e gestione delle risorse umane della scuola e
dell'amministrazione centrale e periferica:
- potenziare adeguatamente, anche in comparazione con le risorse degli
uffici centrali e attraverso una politica delle assunzioni, la dotazione di
personale delle direzioni regionali;
- concorrere, attraverso azioni ed analisi inerenti gli organici del
personale docente ed A.T.A. della scuola all'attuazione della riforma dei
cicli scolastici, tenendo anche presente la prioritaria necessità di un
corretto e tempestivo avvio del prossimo anno scolastico;
- finalizzare la gestione delle risorse umane alle esigenze dell'innovazione
mediante la loro equilibrata ridistribuzione, qualitativa e quantitativa
nelle nuove strutture;
- avviare al più presto la contrattazione integrativa per definire le
posizioni dirigenziali in modo coerente con i nuovi assetti organizzativi;
- avviare, non appena possibile, le procedure di reclutamento per la
copertura dei posti di dirigente scolastico vacanti e prevedere adeguate
azioni formative di supporto per coloro che saranno immessi nelle relative
funzioni.
E.6 - Area dello status dello studente delle politiche giovanili e per le
attività motorie:
- diffondere, la cultura dell'orientamento come ordinaria attività
istituzionale con valenza prevalentemente formativa, costituente parte
integrante del curricolo;
- valorizzare le funzioni di informazione e consulenza sui temi
dell'educazione alla salute e prevenzione delle tossicodipendenze.
- promuovere e sviluppare le attività progettuali dirette a stimolare la
creatività studentesca (musica, arte , cinema, teatro, ecc..);
- sviluppare iniziative e promuovere il ruolo significativo che l'educazione
motoria, fisica e sportiva riveste nell'educazione dei giovani;
- sviluppare il "Programma Giovani" nella prospettiva di rendere
gli alunni centrali ed effettivi protagonisti rispetto alla vita della
scuola;
- valorizzare e promuovere il protagonismo dei giovani e la partecipazione
delle famiglie.
F) OBIETTIVI DEL SERVIZIO PER L'AUTOMAZIONE INFORMATICA E L'INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
Nell'ambito dei suoi compiti istituzionali di coordinamento e di gestione dei
servizi di automazione informatica dell'amministrazione, delle tecnologie
didattiche e innovazione tecnologica nelle scuole ed in coerenza con quanto
previsto dal D.P.R. 347/2000 e dal D.M. 30 gennaio 2001, il Servizio attua i
seguenti obiettivi:
F.1 - Area dell'infrastruttura informatica e automazione delle procedure
amministrative e dei servizi:
- seguire, in coerenza con le indicazioni che proverranno dall'Aipa, l'iter
della procedura concorsuale per l'assegnazione di un nuovo contratto per lo
sviluppo e la gestione del sistema informativo della pubblica istruzione.
Nel caso in cui i tempi di espletamento di detta procedura concorsuale si
rivelino tali da non consentire un subentro alla data di scadenza
dell'attuale contratto di gestione, attuare tutte le iniziative necessarie a
prorogare il contratto in essere per il tempo necessario per garantire la
piena continuità di esercizio del sistema informativo;
- promuovere le iniziative necessarie per gestire, sulla base delle
disponibilità offerte dai contratti di affidamento vigenti e predisponendo,
ove necessario, nuovi specifici contratti, la fase di transizione
determinata sia dalla ristrutturazione dell'amministrazione sia da nuove
urgenti applicazioni, tra le quali anche quella attinente all'esigenza sul
territorio di disporre di qualificate consulenze sulle modalità di prima
applicazione della riforma.
F.2 - Area delle tecnologie didattiche e innovazione tecnologica nelle
scuole:
- proseguire nell'attuazione del piano nazionale per l'innovazione
tecnologica nel sistema scolastico, provvedendo alla assegnazione alle
scuole di risorse per l'incremento delle loro infrastrutture tecnologiche,
in coerenza con gli obbiettivi delineati dal Piano di azione Europeo per la
società dell'informazione (e-learning), e assunti dal Piano di Azione
Italiano per la Società dell'Informazione e dal Programma di Attuazione del
riordino dei cicli scolastici, fornendo criteri di ripartizione delle
risorse e standard tecnici per le realizzazioni delle infrastrutture
scolastiche;
- proseguire nelle azioni di monitoraggio e nella creazione di servizi in
rete a carattere trasversale e nazionale per la scuole, nella
sperimentazione di soluzioni tecnologiche e organizzative di tipo
innovativo, nella divulgazione dei risultati dell'innovazione;
- proseguire nella conduzione del progetto per l'Educazione Scientifica e
Tecnologica (SET), sulla base delle indicazioni emanate dalla Direzione
Generale per gli Ordinamenti Scolastici;
- promuovere, d'intesa con gli altri uffici centrali interessati, le
iniziative necessarie alla gestione delle attività assegnate
all'amministrazione dal "Progetto licenze UMTS";
- proseguire nella fornitura di servizi multimediali all'amministrazione
centrale.
F.3 - Area dei servizi statistici
Gli uffici statistici del servizio, negli ambiti dei compiti istituzionali ad
essi assegnati, perseguono i seguenti obiettivi:
- espletare le attività derivanti dalle competenze assunte a seguito del
D.M. del 25.5.1992, quale ufficio di statistica facente parte del sistema
statistico nazionale;
- attuare l'ampliamento e il maggior utilizzo del patrimonio informativo per
quanto attiene alle attività di natura statistica, anche al fine di
corrispondere alle esigenze conoscitive degli uffici del ministero e degli
enti ed istituti esterni e organismi internazionali (OCSE, EUROSTAT, UNESCO)
G) OBIETTIVI DEL SERVIZIO PER LA COMUNICAZIONE
In relazione ai compiti istituzionali assegnati di cui al D.P.R. 347/2000 e al
D.M. 30 gennaio 2001 e in linea con gli interventi già realizzati, il Servizio
persegue i seguenti obiettivi:
- promuovere la socializzazione dei processi educativi e la promozione di
opinioni e atteggiamenti coerenti nei confronti del sistema educativo;
- coordinare la comunicazione istituzionale, anche con riguardo agli
strumenti multimediali e alla rete Intranet, ed attraverso la gestione del
sito Web dell'amministrazione, in un'ottica di trasparenza che consenta ai
soggetti interessati di essere al corrente in tempi reali delle decisioni
assunte dall'amministrazione;
- promuovere attività e convenzioni editoriali, pubblicitarie e campagne di
comunicazione volte a diffondere la conoscenza, da parte delle istituzioni
scolastiche, di opportunità, servizi o supporti offerti da enti o soggetti
sottoscrittori;
- seguire, in particolare, le azioni di informazione relative al passaggio
dalla lira all'euro;
- coordinare l'attuazione della convenzione stipulata con la RAI,
privilegiando, in tale ambito, per quanto possibile la formazione a
distanza, da programmare di intesa con la competente Direzione Generale per
la Formazione e l'Aggiornamento del Personale della Scuola;
- promuovere monitoraggi e indagini demoscopiche a domanda dei servizi
interessati e coordinare l'attività dell'ufficio relazioni col pubblico a
livello centrale con quella degli uffici relazioni col pubblico a livello
periferico;
- curare il processo di trasferimento alle istituzioni scolastiche delle
scelte e delle risorse inerenti la sottoscrizione degli abbonamenti a
riviste e pubblicazioni, d'intesa con la competente Direzione Generale per
la Formazione e l'Aggiornamento del Personale della Scuola;
H) OBIETTIVI DEL SERVIZIO PER GLI AFFARI ECONOMICO-FINANZIARI
Il Servizio per gli affari economico-finanziari, in relazione ai compiti
istituzionali assegnati di cui al D.P.R. 347/2000 e al D.M. 30 gennaio 2001 e in
linea con gli interventi già realizzati, attende, in particolare, al
perseguimento dei seguenti obiettivi prioritari:
- predisporre gli atti occorrenti per l'applicazione, sotto il profilo
finanziario, contabile e gestionale, del Regolamento di organizzazione di
cui al D.P.R. 347/2000 e, in particolare, per l'individuazione dei nuovi
centri di responsabilità, come stabilito dall'art.75 del D. Leg.vo
300/1997;
- attendere all'applicazione della variazione di bilancio che dovrà
recepire il nuovo assetto organizzativo del ministero ed avviare, già in
fase di assestamento del bilancio 2001, la rimodulazione dello stato di
previsione della spesa in relazione alla nuova articolazione
dell'amministrazione centrale e periferica;
- proseguire nell'attività di consulenza e assistenza tecnica nelle materie
giuridico-contabili;
- curare, in collaborazione con il Servizio per l'automazione informatica e
l'innovazione tecnologica, la predisposizione delle procedure informatiche
per la gestione delle risorse finanziarie da parte degli uffici scolastici
regionali, quali centri di responsabilità amministrativa, cooperando,
altresì, negli interventi specifici di formazione e aggiornamento del
personale;
- portare a completamento, per tutti gli uffici dell'Amministrazione che
gestiscono risorse finanziarie, le procedure relative all'estensione del
mandato informatico, curando, altresì, in collaborazione con i Servizi per
l'Automazione e per la Comunicazione, il passaggio dalla lira all'euro sia
per gli uffici centrali e periferici che per le istituzioni scolastiche;
- adottare le adeguate iniziative per l'applicazione del nuovo regolamento
sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche di cui
al D.M. 1° febbraio 2001, n.44 e, in particolare, definire, d'intesa con il
Ministero del Tesoro, la relativa modulistica diretta ad assicurare
l'omogeneità dei documenti contabili;
- dare attuazione al dispositivo di cui all'art.66, comma 4, della legge 23
dicembre 2000, n.388, e monitorare i flussi di cassa delle istituzioni
scolastiche;
- avviare il coordinamento degli uffici centrali e periferici in ordine alle
attività relative al controllo di regolarità amministrativo-contabile per
l'applicazione di quanto disposto dal D. Leg.vo n.286/99;
- curare gli adempimenti connessi con il disposto dell'art.57, comma 5, del
D.M. n.44/2001, relativo al controllo di regolarità
amministrativo-contabile sulle istituzioni scolastiche;
- rendere operativo il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti
pubblici del ministero (NUV), istituito con decreto ministeriale n.10452/DM
del 23 aprile 2001.
I) INDIRIZZI RELATIVI ALLA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
Assegnare ai centri di responsabilità del Ministero della Pubblica Istruzione
le risorse finanziarie previste dalla legge 23 dicembre 2000, n. 389, iscritte
nelle unità previsionali di base a ciascuno di essi pertinenti e ripartite in
capitoli, ai fini della gestione e rendicontazione.
Verificare che i centri di responsabilità interessati alla gestione delle
risorse stanziate per il "finanziamento amministrativo e didattico" e
per le "aree depresse" provvedano ad accantonare la quota da destinare
allo sviluppo del programma delle tecnologie didattiche, prevista dalla
precedente direttiva per il 2001.
L) INDIRIZZI RELATIVI ALL'ATTIVITÀ DI CONTROLLO, DI VERIFICA E DI
MONITORAGGIO
Fermo restando quanto disposto dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 e
dal decreto ministeriale 30 gennaio 2001, in materia di controlli di regolarità
amministrativa e contabile, di controllo di gestione e valutazione della
dirigenza, il Servizio di Controllo Interno prosegue nell'attività di analisi
delle politiche e dei programmi dell'Amministrazione, con particolare riguardo
ai processi di riforma del ministero e dell'ordinamento scolastico.
M) ADEMPIMENTI FINALI
Ciascuno dei Capi dipartimento e dei Servizi centrali, destinatari della
presente direttiva, dovrà trasmettere al Gabinetto del Ministro ed all'Ufficio
di Controllo Interno, unitamente alle proposte inerenti alla direttiva
sull'azione amministrativa per il 2002, una relazione sull'attività svolta nel
corrente anno. Detta relazione dovrà contenere informazioni essenziali sugli
obiettivi conseguiti e sulle iniziative attuate.
La presente direttiva è inviata Corte dei Conti per il tramite dell'Ufficio
Centrale del Bilancio.
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