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Direzione generale per gli ordinamenti scolastici
Area Autonomia - Ufficio X -
Prot. N.12242
Lettera Circolare n.64
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Roma, 29 luglio 2003 |
Oggetto: Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n.482 art. 5). A.S. 2003-04
Premessa
Le diversità linguistiche costituiscono per l'Italia e per l'Europa una risorsa: "la tutela e la promozione delle lingue minoritarie rappresentano un contributo importante per l'edificazione di una Europa fondata sui principi della democrazia e della diversità culturale, nel quadro della sovranità nazionale e della integrità territoriale".
In Italia la Legge n.482/1999, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 20 dicembre 1999, prevede all'art. 2 - in attuazione dell'art. 6 della Costituzione ed in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei ed internazionali: "La Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo".
La Legge introduce agli articoli 4 e 5 specifiche disposizioni in materia di promozione della lingua delle minoranze sia come strumento di svolgimento delle attività didattiche nella scuola materna e di insegnamento delle discipline nella scuola elementare e secondaria di 1° grado, sia come oggetto specifico di apprendimento nei predetti gradi di scuola.
Tali disposizioni sono, poi, integrate da quanto previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 2 maggio 2001 n.345, contenente il Regolamento di attuazione della citata Legge, e dalla legge delega n. 53/2003, che configura il nuovo sistema educativo nazionale.
In tale contesto normativo di forte innovazione per il settore scolastico, la presente lettera circolare, anche in considerazione della positiva esperienza realizzata nelle scuole negli anni scolastici 2001/2002 e 2002/2003, intende proseguire, per l'anno scolastico 2003/2004, nel sostegno a livello finanziario nazionale dei progetti elaborati dalle istituzioni scolastiche nell'ambito dei rispettivi piani dell'offerta formativa.
Anche quest'anno il Ministero intende evidenziare nel suo intervento sia a livello finanziario che di diffusione, un particolare ruolo di coordinamento nazionale, operando eventualmente a perequazione e compensazione delle specifiche iniziative che a livello territoriale le Direzioni regionali vorranno attuare, sempre in linea con i contenuti della citata Legge.
Il raccordo del piano di sostegno finanziario nazionale con le programmazioni a livello specifico territoriale sarà in ogni caso assicurato dalla presenza di alcuni Direttori Generali degli Uffici scolastici operanti in territori caratterizzati dalle presenze di minoranze linguistiche nella Commissione Tecnica, ricostituita con Decreto Ministeriale n.113 del 23 ottobre 2002, preposta anche alla valutazione dei progetti presentati dalle scuole.
In particolare, nell'esame dei progetti, la Commissione privilegerà in modo prioritario quelli relativi a significative attività didattiche per gli alunni, sempre accompagnate da coerenti e congruenti interventi di formazione per i docenti impegnati nelle esperienze in lingua minoritaria. Grande importanza sarà, inoltre, riservata alla costituzione di reti territoriali che comprendano non solo scuole che operano nell'ambito delle proprie minoranze, ma anche scuole nelle quali siano rappresentate eventualmente altre minoranze linguistiche.
Le scuole, nell'elaborazione delle proposte, dovranno rapportarsi ad uno "standard" di costi entro cui siano previste esclusivamente spese necessarie per la realizzazione delle iniziative, tenendo sempre conto dei criteri precedentemente esposti.
A tale riguardo, a consuntivo del biennio di finanziamenti erogati e con i dati desunti dal monitoraggio effettuato sulle scuole destinatarie dei finanziamenti, è emerso che:
occorre riservare un primo livello di finanziamenti a progetti consistenti in semplici percorsi educativo-didattici che curino la salvaguardia delle lingue e delle culture di minoranza;
occorre destinare un secondo livello di finanziamento a progetti più "strutturati" sullo specifico insegnamento delle lingue di minoranza, per le quali le scuole possono valutare le competenze acquisite, rilasciando opportune certificazioni, che fanno parte della registrazione e documentazione degli apprendimenti da far confluire nel Portfolio prefigurato dalla legge n. 53/2003;
è opportuno il supporto finanziario alla produzione di materiali didattici trasferibili, purché non siano connessi ad attività editoriali.
PROGETTI ELABORATI DALLE SCUOLE
Le istituzioni scolastiche presenti nell'ambito territoriale e subcomunale in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche, previste dalla Legge n. 482/99, sono invitate ad elaborare progetti che integrino il proprio Piano dell'Offerta Formativa, predisposto per l'anno scolastico 2003/2004.
In conformità con quanto previsto dalla Legge n. 482/99, i progetti potranno prevedere l'adesione alle seguenti azioni:
studio delle lingue delle minoranze da utilizzare accanto all'uso della lingua italiana come strumento per lo svolgimento delle attività educative nella scuola materna e come strumento di insegnamento delle discipline previste nel curricolo obbligatorio della scuola elementare e secondaria di 1° grado;
studio delle lingue delle minoranze come oggetto specifico di apprendimento nell'ambito della quota obbligatoria riservata a ciascuna istituzione scolastica del curricolo della scuola elementare e secondaria di 1° grado;
studio delle lingue e delle culture delle minoranze da inserire nell'ampliamento dell'offerta formativa (orario extracurricolare), da offrire anche agli adulti.
In particolare, le istituzioni scolastiche dovranno fornire nel progetto i seguenti elementi informativi:
il numero dei destinatari delle attività educative o di insegnamento e il numero di docenti della scuola impegnati nonché le modalità di concertazione dei docenti della scuola con eventuali esperti che impartiscono l'insegnamento della lingua minoritaria agli alunni;
le discipline comprese nel curricolo obbligatorio interessate dall'uso della lingua minoritaria come strumento di insegnamento o di svolgimento di attività educative (Azione A);
il numero di ore dedicato all'insegnamento delle lingue e delle culture minoritarie in rapporto alla quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche (Azione B);
il numero di ore dedicato all'insegnamento delle lingue e delle culture minoritarie in orario extracurricolare (Azione C);
la produzione di materiale didattico o l'uso di materiale esistente, in relazione ai diversi obiettivi contemplati dalla Legge;
l'utilizzo di laboratori o strumenti informatici.
Qualora l'istituzione scolastica intenda aderire all'Azione B, stabilirà anche i tempi e le metodologie, nonché i criteri di valutazione degli alunni e le modalità di impiego dei docenti coinvolti.
Gli obiettivi formativi devono prevedere a conclusione dei cicli di studio il raggiungimento delle seguenti competenze:
Per il raggiungimento degli obiettivi le istituzioni scolastiche potranno valutare l'opportunità di associarsi con altri istituti scolastici del territorio, analogamente impegnati nel campo dello studio delle lingue minoritarie e delle tradizioni culturali ad esse connesse.
Le istituzioni scolastiche già impegnate in attività di formazione a favore degli adulti potranno inserire nella propria offerta formativa complessiva iniziative di approfondimento in materia di studio delle lingue minoritarie e delle tradizioni culturali delle comunità locali.
Le scuole alle quali sono stati assegnati i finanziamenti della legge 482/99 negli anni scolastici 2001/02 e/o 2002/2003, ai sensi della lettere circolari rispettivamente n. 89 del 21 maggio 2001 e n. 90 del 31 luglio 2002, che volessero proporre progetti in continuità ed in eventuale evoluzione rispetto al piano progettuale finanziario approvato a suo tempo, sono invitate ad evidenziare i risultati ottenuti e le carenze riscontrate, specificando gli obiettivi che si intendono proseguire con il progetto presentato per l'a.s. 2003/04.
L'invio dei progetti da parte delle istituzioni scolastiche dovrà essere effettuato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, Ufficio X, V.le Trastevere 67/A - 00153 Roma, entro e non oltre il 15 settembre 2003.
Le proposte saranno prese in considerazione se corredate dai seguenti elementi:
progetto redatto in lingua italiana e in lingua minoritaria;
nuova scheda-formulario, allegata alla presente lettera circolare, debitamente compilata in tutte le sue sezioni (una scheda per ogni progetto);
delibera del Consiglio provinciale di cui all'art. 3 comma 1 della precitata Legge n. 482/99.
La Commissione tecnica ricostituita con Decreto Ministeriale n.113 del 23 ottobre 2002 con il compito di offrire indicazioni per la definizione dei criteri generali per la redazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle minoranze linguistiche storiche e incaricata di valutare i progetti, procederà alla selezione delle proposte presentate, privilegiando quelle elaborate da reti di scuole e che prevedano altri eventuali contributi da parte degli Enti locali, nel quadro di un'ampia e consapevole responsabilità del territorio e nel rispetto dei criteri stabiliti dalla Legge n.482/1999.
LE INIZIATIVE DI FORMAZIONE
Le istituzioni scolastiche, nell'esercizio dell'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo potranno prevedere nell'ambito del medesimo progetto iniziative di formazione da destinare al personale insegnante coinvolto nel progetto, da realizzare contestualmente all'attuazione del progetto didattico nel caso in cui nell'istituzione scolastica sia in servizio personale docente già in possesso di competenze specifiche nelle lingue minoritarie e che richieda ulteriori approfondimenti in materia ed un perfezionamento delle competenze già in possesso.
Analogamente ai progetti didattici saranno prescelte le proposte provenienti da reti di scuole anche appartenenti a minoranze linguistiche diverse.
Nella programmazione e realizzazione degli interventi formativi le istituzioni scolastiche potranno avvalersi della consulenza e della collaborazione delle Università e delle loro diverse articolazioni (Dipartimenti e Facoltà), destinatarie di specifici finanziamenti previsti dalla Legge, anche per la produzione di materiali didattici trasferibili.
RACCOMANDAZIONI FINALI
Nell'immediato futuro l'attuazione della legge n.482/1999 nel settore scolastico dovrà trovare tutte le opportune connessioni con le innovazioni prefigurate dalla legge n.53/2003 di riforma del sistema scolastico.
A livello nazionale, il Ministero dell'Istruzione si impegna a predisporre una sintetica presentazione dei progetti autorizzati e finanziati, da inserire nello spazio specifico del sito MIUR riservato all'attuazione della legge 482 nelle scuole.
A livello regionale o interregionale, gli Uffici scolastici regionali dei territori appartenenti alle minoranze linguistiche storiche valuteranno altresì l'opportunità di promuovere un ciclo di seminari sull'importanza della Legge n. 482/99 e del ruolo educativo e formativo delle lingue minoritarie.
L'autonomia didattica ed organizzativa e l'avvio del processo di riforma in materia di istruzione e formazione professionale consentono, infatti, di favorire l'apprendimento delle lingue e delle culture minoritarie come valorizzazione del pluralismo culturale e territoriale.
Si prega di voler dare la più ampia diffusione alla presente lettera circolare.
IL DIRETTORE GENERALE
(firmato Silvio Criscuoli)
Allegati
SCHEDA-FORMULARIO
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Destinatari
Ai Direttori Regionali per le Provincie di:
Avellino - Belluno - Cagliari - Campobasso -
Catanzaro - Cosenza - Crotone - Cuneo -
Foggia - Gorizia - Imperia - Lecce - Nuoro -
Oristano - Palermo - Pescara - Pordenone -
Potenza - Reggio Calabria - Sassari - Taranto -
Torino - Trieste - Udine - Venezia -
Verbano Cusio Ossola - Vercelli - Verona - Vicenza.
LORO SEDI
e, p.c.
Ai Direttori Regionali per le Provincie di Agrigento -
Alessandria - Ancona - Arezzo - Ascoli Piceno -
Asti - Bari - Benevento - Bergamo - Biella -
Bologna - Brescia - Brindisi - Caltanissetta -
Caserta - Catania - Chieti - Como - Cremona -
Enna - Ferrara - Firenze - Forlì - Cesena -
Frosinone - Genova - Grosseto - Isernia -
L'Aquila - La Spezia - Latina - Lecco -
Livorno - Lodi - Lucca - Macerata - Mantova -
Massa Carrara - Matera - Messina - Milano -
Modena - Napoli - Novara - Padova - Parma -
Pavia - Perugia - Pesaro - Piacenza - Pisa -
Pistoia - Prato - Ragusa - Ravenna - Reggio Emilia -
Rieti - Rimini - Roma - Rovigo - Salerno -
Savona - Siena - Siracusa - Sondrio - Teramo -
Terni - Trapani - Treviso - Varese - Vibo Valentia - Viterbo.
LORO SEDI
All'IRRE Calabria Via XX Settembre 62 - 88100
Catanzaro
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Valle d'Aosta
Aosta
Alla Sovrintendenza Scolastica per la provincia di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la scuola di lingua italiana di
Bolzano
All'Intendenza Scolastica per la scuola delle località ladine
Bolzano
All'Intendenza Scolastica per la scuola di lingua tedesca
Bolzano
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