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DIPARTIMENTO PER L'ISTRUZIONE
Con l'entrata in vigore del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, a decorrere dal prossimo anno scolastico 2004/2005 l'intera scuola primaria e la prima classe della scuola secondaria di I grado sono chiamate a dare attuazione, sul piano organizzativo e didattico, al nuovo impianto ordinamentale, i cui punti di forza sono rappresentati dall'arricchimento dell'offerta formativa, dalla flessibilità e personalizzazione dei piani di studio, dalla valorizzazione, accanto agli insegnamenti più tradizionali, di nuovi contenuti culturali.
Le nuove adozioni per le classi I, II e III della scuola primaria saranno effettuate tenendo conto della continuità didattica, così come delineata dall'art. 3, comma 1 della legge n. 53/2003 e dall'art. 7 comma 6 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59. Limitatamente all'anno 2004/2005, per le classi IV e V della scuola primaria saranno utilizzati i testi già adottati per tali classi nell'anno scolastico 2003/2004; le case editrici provvederanno ad integrare, in tempo utile rispetto all'inizio delle lezioni, i testi predetti con fascicoli riguardanti la storia e la geografia, il cui studio si pone in continuità con la scuola secondaria di primo grado. Relativamente all'insegnamento della religione cattolica, per l'anno scolastico 2004/2005 continuano ad essere adottati, con la stessa ciclicità, gli attuali testi, in attesa del perfezionamento dei decreti del Presidente della Repubblica, con i quali, a norma del punto 1 del D.P.R. n. 751/1985, saranno recepiti i nuovi obiettivi specifici di apprendimento per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria statale e paritaria, sottoscritti d'intesa il 23 ottobre 2003 tra il Ministro dell'istruzione e il Presidente della Conferenza episcopale italiana e approvati il 25 marzo 2004 dal Consiglio dei Ministri. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, per i corsi a carattere pluriennale (storia, geografia, ecc.) gli editori hanno facoltà di presentare solo il primo volume, fermo restando che l'adozione dei testi riguarda anche gli anni successivi. Nulla è innovato circa la scelta dei testi scolastici per le classi seconda e terza della scuola secondaria di primo grado e per l'intero corso dell'istruzione secondaria di secondo grado. In relazione alle innovazioni ordinamentali nonché all'introduzione delle Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati, si ritiene opportuno che, nella fase preliminare delle adozioni, vengano previste modalità specifiche di valutazione dei contenuti dei testi proposti all'attenzione delle scuole, anche mediante la costituzione di comitati misti (docenti, genitori ed eventualmente alunni) o di altri momenti collegiali di confronto, esame e valutazione. Si richiama l'attenzione sull'opportunità di adottare ogni utile iniziativa per consentire, da parte dei rappresentanti delle Case editrici, il ritiro entro il mese di settembre dei testi scolastici della scuola primaria consegnati in visione. Come per il passato anno scolastico, per consentire una migliore informazione editoriale da parte delle associazioni abilitate è opportuno che le adozioni dei testi scolastici vengano deliberate, rispettivamente, nella seconda decade del mese di maggio per la scuola secondaria superiore e nella terza decade del medesimo mese di maggio per la scuola primaria e secondaria di primo grado. Successivamente all'adozione e, comunque, entro la prima metà del mese di giugno, l'elenco dei testi adottati dovrà essere affisso all'albo della scuola e trasmesso al sito ministeriale www.istruzione.it, predisposto per operare in connessione con il sito AIE. Una apposita nota operativa fornirà le istruzioni per la trasmissione telematica dei dati. Come già avvenuto nei decorsi anni, l'AIE metterà a disposizione delle scuole uno strumento di lavoro on-line, protetto da password, che consentirà, via Internet, di acquisire i modelli e le istruzioni per la compilazione degli elenchi delle adozioni, nonché di accedere alle informazioni relative al catalogo aggiornato dei testi scolastici con il prezzo di listino comunicato dagli editori. L'invio degli elenchi delle adozioni sarà consentito solo per via telematica e non anche per via postale, come per il passato. Senza l'assunzione di oneri a proprio carico, le scuole avranno altresì cura di corrispondere ad eventuali richieste di invio di copia degli elenchi dei testi adottati, avanzate dall'ANARPE, da associazioni di categoria, associazioni sindacali ovvero organizzazioni di settore. In applicazione di quanto previsto dall'art. 2 comma 1 del D.M. 7.12.1999, n. 547, in via transitoria e in attesa di verificare le scelte dei docenti per i nuovi strumenti didattici, ivi compresi i nuovi insegnamenti (seconda lingua comunitaria, informatica, ecc.), per l'anno scolastico 2004/2005 resta confermato il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria per ciascun anno di corso della scuola secondaria di primo grado, già stabilito per il corrente anno 2003/2004. Ad ogni buon conto, si allega copia del decreto ministeriale 13.02.2002 che stabilisce il prezzo massimo complessivo della predetta dotazione libraria per l'anno scolastico 2002/2003, da assumere anche per l'anno scolastico 2004/2005. Nella scelta dei nuovi strumenti didattici, si segnala l'inderogabile esigenza di porre la massima attenzione al contenimento della spesa per le famiglie. Non è consentito alcun incremento del predetto prezzo massimo complessivo della dotazione libraria della scuola secondaria di 1° grado, se non limitatamente, per la classi 2^ e 3^, all'ipotesi in cui per il precedente anno scolastico 2003/2004 siano state effettuate adozioni che abbiano comportato il superamento del tetto massimo di spesa e che per il prossimo anno scolastico 2004/2005 risulti necessario confermare, ovviamente senza alcun ulteriore incremento di spesa, al fine di garantire continuità didattiche ed educative. I Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali sono invitati ad esercitare una attenta opera di vigilanza per verificare l'effettivo rispetto del succitato tetto massimo di spesa, richiamando comunque la personale responsabilità dei dirigenti scolastici ai fini della puntuale osservanza delle disposizioni che precedono. IL DIRETTORE GENERALE
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