Premessa
Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affidano alle istituzioni preposte all’educazione delle nuove generazioni due funzioni principali in ordine all'educazione alla salute e alla prevenzione delle dipendenze patologiche: quella informativa e quella formativa, da esplicare in modo continuativo e strutturale, attraverso programmi che si avvalgano degli strumenti ordinari dell'attività scolastica e mediante un’azione concertata e condivisa con le agenzie socio-sanitarie del territorio. Nella società odierna emerge fortemente la necessità di rendere visibile e verificabile la promozione della salute nella scuola, sotto forma di programmi di intervento che, benché sviluppati autonomamente nelle sedi locali, siano in grado di rispondere ad una azione concertata e coerente sul piano nazionale e di cui sia possibile misurare il conseguimento. E’ stata del tutto condivisa, a questo riguardo, l’elaborazione proposta in sede internazionale che individua la salute come progressiva integrazione nella crescita personale dei livelli di organizzazione bio-psico-sociali. L’attuale concetto di salute comporta il superamento della sola prospettiva preventiva in favore di un’ottica che enfatizza la promozione della salute e la valorizzazione della persona: cultura, scuola e persona sono inscindibili. Come afferma Edgar Morin “bisogna insegnare a vivere”: insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato.
In questi anni le scuole hanno prodotto un ricco patrimonio di esperienze, percorsi progettuali, interventi formativi, curricoli multidisciplinari in cui la promozione della salute:
- ha esplicitato la valenza preventiva sottesa ai processi formativi;
- ha contribuito alla traduzione della conoscenza in stili di vita valorizzando le valenze disciplinari in termini di progettualità, autostima, scambio, dialogo, regolazione dei conflitti, condivisione costruttiva delle norme, consapevolezza, senso di appartenenza, spirito di accoglienza;
- ha offerto strumenti di rilevazione e di lettura delle forme di sofferenza personale suscettibili di strutturarsi (in assenza di risposte adeguate) in abbandoni e insuccessi formativi;
- ha fornito ai processi della comunicazione complessa elementi di valorizzazione della persona, includendola in una relazione di scambio efficace e partecipato.
La scuola, di conseguenza, rappresenta il luogo in cui gli studenti quotidianamente sperimentano i processi di apprendimento vivendo straordinarie opportunità di crescita intellettuale, di maturazione, di acquisizione di consapevolezza critica e di responsabilità ma, al tempo stesso, in cui si misurano anche con le difficoltà, la fatica, gli errori ed i momentanei insuccessi. Ne consegue che la qualità delle relazioni, il clima scolastico e le diverse modalità con cui si vive la scuola influenzano, più o meno direttamente, la qualità della vita, nonché la percezione del benessere e della salute. Il benessere fisico, come noto, non è determinato solo dall’assenza di malattia o di comportamenti a rischio, ma dipende, anche, da variabili soggettive quali l’autostima, la visione che l’individuo ha di sé, la soddisfazione per la propria vita, le relazioni sociali, soprattutto con i coetanei con i quali gli studenti condividono la maggior parte delle esperienze che fanno a scuola.
Il Ministero della Pubblica Istruzione promuove, in collaborazione con gli altri dicasteri competenti e in sinergia con i diversi soggetti presenti sul territorio, un piano nazionale per la prevenzione del disagio fisico, psichico e sociale a scuola. L’impegno comune è quello di realizzare percorsi sperimentali, ricerche e programmi operativi per diffondere la cultura della salute, del benessere e migliorare la qualità della vita all’interno del sistema scolastico.
In tale prospettiva, si intendono fornire obiettivi generali e linee di azione per realizzare, durante il prossimo anno scolastico e in sinergia con quanto le istituzioni scolastiche autonome stanno già realizzando al proprio interno e in rete fra loro, il piano nazionale del benessere dello studente consultabile collegandosi al sito www.pubblica.istruzione.it
Obiettivi e aree di intervento:
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia e nel rispetto delle libertà di insegnamento e delle finalità generali del sistema scolastico, hanno la responsabilità educativa di tradurre e declinare nel singolo contesto territoriale gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita culturale di tutti gli studenti, valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.
All’interno di questo quadro di funzioni e di compiti che riempiono di significati l’autonomia trovano piena cittadinanza i percorsi formativi che mirano a promuovere nella scuola situazioni di benessere, di agio e di motivazione che si traducono in comportamenti consapevoli e responsabili nell’ambito delle seguenti aree di intervento:
- promuovere stili di vita positivi, contrastare le patologie più comuni, prevenire le dipendenze e le patologie comportamentali ad esse correlate;
- prevenire obesità e disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia);
- rispettare e vivere l’ambiente per una migliore qualità della vita;
- promuovere e potenziare l’attività motoria e sportiva a scuola per essere sportivi consapevoli e non violenti;
- promuovere il volontariato a scuola;
- sostenere la diversità di genere come valore (sessualità, identità, comunicazione e relazione);
- accogliere e sostenere gli studenti con famiglie straniere, adottive e affidatarie;
- promuovere la cultura della legalità ed educare alla cittadinanza attiva in Italia e in Europa anche attraverso lo studio della nostra Costituzione. Prevenire e contrastare il bullismo e la violenza dentro e fuori la scuola;
- prevenire gli incidenti stradali attraverso la conoscenza delle regole di guida e il potenziamento dell’educazione stradale;
- promuovere il corretto utilizzo delle nuove tecnologie.
Le azioni a livello nazionale
L’educazione alla salute nella scuola dell’autonomia assume una dimensione trasversale rispetto allo svolgimento delle attività didattiche, dando luogo all’esigenza di adottare specifiche iniziative e linee di indirizzo-azione a livello nazionale, di seguito illustrate.
In primo luogo, occorre porre una specifica attenzione sulla necessità di promuovere, nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, la realizzazione di percorsi multidisciplinari di educazione alla salute, favorendo l’utilizzo di una quota del curricolo opzionale per porre in essere, d’intesa con le Asl e gli altri soggetti competenti presenti sul territorio, strategie di prevenzione e lotta al disagio trasversali alle discipline curricolari.
Ulteriori azioni prioritarie che hanno l’obiettivo di potenziare lo studio delle discipline e la realizzazione delle attività integrative e complementari sono:
- Scuole aperte al pomeriggio (D.p.r. 567/96 e successive modifiche)
L’apertura pomeridiana delle scuole rappresenta lo strumento privilegiato per la lotta al disagio giovanile e alla dispersione scolastica. Il Ministero della pubblica istruzione sta provvedendo a stanziare ulteriori fondi e ad adottare opportune misure di carattere amministrativo/normativo al fine di agevolare, a partire dal prossimo anno scolastico, l’apertura degli edifici scolastici al pomeriggio e di consentire il pieno svolgimento delle attività integrative e complementari previste dalle singole istituzioni scolastiche, promuovendo maggiormente l’associazionismo sportivo e il recupero didattico.
- Incentivi all’eccellenza
A partire dall’anno scolastico 2007/2008 sarà stanziato un apposito fondo per incentivare l’eccellenza a scuola. Entro il 30 luglio c.a sarà presentato il provvedimento che permetterà di assegnare degli appositi sussidi economici agli studenti che raggiungeranno i massimi livelli nell’ambito delle diverse aree disciplinari.
Al fine di perseguire il raggiungimento di livelli di eccellenza sono in corso di realizzazione, inoltre, percorsi progettuali e strumenti didattici innovativi, da mettere a disposizione di tutte le scuole, con particolare riferimento allo studio della Divina Commedia, della Storia dell’Arte, della Storia del ’900, della musica e delle discipline scientifiche.
- Comunicazione
Si intende porre in essere delle campagne di comunicazione interistituzionale per la promozione di comportamenti salutari tra i giovani (portale con blog dedicati e consulenza on-line; radio, tv…), ideate e/o realizzate con il coinvolgimento attivo degli studenti. Dal 20 al 27 aprile c.a. si terrà la settimana nazionale del Benessere dello Studente (www.benesserestudente.it). Fra le varie attività previste sono stati anche banditi due concorsi (la documentazione è consultabile collegandosi al sito www.pubblica.istruzione.it/studenti):
- “Viviti Bene”: realizzazione di campagne informative sull’educazione alla salute (manifesti, depliant, adesivi, campagne stampa, spot radiofonici e televisivi). I migliori elaborati saranno utilizzati nel corso delle attività di comunicazione del 2008;
- “Noi siamo così” rivolto agli Istituti professionali per tecnico dell’abbigliamento e della moda al fine di ideare e realizzare una collezione di abbigliamento per taglie oltre la 42. La migliore verrà presentata in occasione di un evento di rilevanza nazionale nel campo della moda.
- Monitoraggio e buone pratiche
Realizzazione di un sistema nazionale di monitoraggio degli interventi e dei risultati conseguiti per individuare le migliori pratiche.
In particolare, nell’ambito di quanto previsto dal piano nazionale promosso dal Ministero della Salute “Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari” sono in fase di realizzazione le seguenti attività:
- presentazione linee guida nazionali congiunte rivolte agli operatori della scuola e della salute per:
- prevenire l’obesità e i disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia)
- prevenire i fenomeni di dipendenza (droghe, alcool, tabacco, farmaci, doping, internet) in collaborazione con il Ministero della Solidarietà Sociale
- prevenire i disturbi psicologici
- intesa per rafforzare la collaborazione attiva fra Uffici Scolastici Provinciali e ASL su tutto il territorio nazionale valorizzando la rete dei referenti regionali e provinciali di educazione alla salute.
- costituzione di task force individuate congiuntamente con esperti di riferimento che, a livello territoriale e di singola istituzione scolastica, siano strutture di supporto per studenti, famiglie e docenti lavorando:
- in collaborazione con i docenti referenti alla salute provinciali e regionali anche al fine di attivare degli sportelli di consulenza all’interno delle scuole di carattere inter -istituzionale rivolti a docenti, genitori e studenti che utilizzino metodologie innovative;
- in collaborazione con gli osservatori regionali per la prevenzione e la lotta al bullismo e il numero verde nazionale previsti dalla direttiva del 5 febbraio 2007;
- in collaborazione con le consulte provinciali degli studenti e la rete dei referenti provinciali;
- in collaborazione con la rete dei docenti referenti provinciali per le diverse aree del benessere;
- in collaborazione con le associazioni nazionali dei genitori per contribuire al supporto di quanto sarà previsto nei patti di corresponsabilità tra scuola e famiglia previsti dalla direttiva del 12 febbraio 2007;
- in collaborazione con le associazioni professionali e i sindacati di categoria per supportare nel modo più opportuno i docenti all’interno delle istituzioni scolastiche
- realizzazione di un percorso di formazione congiunta per operatori della salute e docenti referenti alla salute su tematiche di interesse comune con contenuti differenziati per le diverse professionalità coinvolte.
Risorse
Per la realizzazione di tali iniziative in data 5 gennaio 2007 è stato siglato un apposito Protocollo d’Intesa con il Ministero della Salute che prevede appositi finanziamenti. Il Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito del piano nazionale del benessere ha promosso azioni mirate per cui ha già stanziato apposite risorse.
Giuseppe Fioroni
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