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 Prot. 495/A0
 

Dipartimento per l'Istruzione
Direzione generale per lo studente
Destinatari
Roma, 30 gennaio 2007
Oggetto: Attività motorie e sportive nelle scuole primarie delle città a rischio di devianza giovanile - Linee Guida per progetti sperimentali di attività motorie e sportive ai sensi della nota 5090/06.
Il disagio scolastico è un aspetto del disagio giovanile che può manifestarsi con varie modalità e a diversi livelli, a partire da comportamenti di disturbo in classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento e di attenzione fino ad arrivare alle difficoltà di inserimento nel gruppo, al basso rendimento scolastico, all'abbandono, alla dispersione, nonché, nei casi più estremi, alla devianza sociale e a comportamenti trasgressivi verso sé e gli altri.

Il fenomeno del bullismo, in particolare, costituisce un nuovo "avversario" che si situa ai confini dell'istituzione. Il Ministero, a tal proposito, ha attivato un tavolo di lavoro sul "bullismo a scuola", all'interno del più ampio quadro dell'educazione alla legalità, dal quale scaturiranno indicazioni utili alla progettazione scolastica.

La sperimentazione proposta rappresenta un mezzo privilegiato per combattere la dispersione e il disagio scolastico attraverso l'educazione motoria e sportiva.

Le attività progettuali, da collocare anche oltre il tempo scuola obbligatorio, in modo da creare una opportunità per tenere aperte in quelle aree le scuole anche di pomeriggio, vanno realizzate in collaborazione con le strutture esistenti nel territorio, con associazioni e società sportive, oratori parrocchiali, Consulte studentesche provinciali e con le scuole individuate quali Centri di aggregazione sociale e culturale per gli studenti.

I progetti dovranno fare riferimento a figure positive che possano rappresentare modelli educativi significativi per bambini e adolescenti. A tal fine le scuole prescelte potranno avvalersi delle risorse professionali interne e/o esterne più idonee allo svolgimento del compito, in particolare di insegnanti di educazione fisica o docenti di scuola primaria in servizio presso gli stessi istituti comprensivi o presso altra scuola, o laureati in scienze motorie o diplomati ISEF che risultino in possesso di specifiche esperienze professionali secondo i percorsi delineati nel disegno progettuale.

L'adulto di riferimento dovrà essere capace di un ascolto attento e partecipe, di non fare diagnosi per curare, ma di collaborare con le altre figure significative della vita degli alunni (genitori, insegnanti) per aiutarli a trovare possibili soluzioni, per cambiare un modo di guardare se stessi spesso riduttivo e stereotipato.

Accompagnare l'adolescente nel suo percorso di crescita significa aiutarlo a sviluppare un'immagine positiva di sé per accrescere l'autostima e acquisire la capacità di assumere comportamenti responsabili e significativi rispetto al proprio progetto di vita.

Ai fini della rilevazione dei dati della sperimentazione e del monitoraggio della stessa, le schede progettuali presentate dalle scuole dovranno contenere i dati relativi al tasso di: ripetenza, dispersione, immigrazione.

Saranno inviate agli Uffici Scolastici Regionali le schede per il monitoraggio della progettazione attivata a livello provinciale, da restituire alla Direzione Generale per lo studente entro il 20 febbraio 2007.

In allegato saranno anche consegnate le schede per la verifica conclusiva dei progetti da compilare a cura delle istituzioni coinvolte. Le stesse saranno inviate direttamente alle scuole interessate tramite il servizio informatizzato del Ministero della Pubblica Istruzione a cui dovranno ritornare compilate al termine del progetto, non oltre il 30 giugno 2007.

I criteri per l'individuazione degli Istituti comprensivi, in cui poter sperimentare percorsi progettuali, con curriculum formativo fra ordini di scuole diverse, saranno definiti dalla contrattazione a livello regionale.

Seguono alcune indicazioni per l'individuazione delle caratteristiche dei progetti da finanziare:
  • PROGETTI in cui lo sport è utilizzato come strumento per coinvolgere bambini/adolescenti ad alto rischio sociale;
  • PROGETTI dedicati ad affrontare il fenomeni del bullismo nel gruppo dei pari a scuola;
  • PROGETTI che promuovano l'acquisizione di corretti stili di vita;
  • PROGETTI volti ad educare alla sana competizione nel rispetto del compagno/avversario e delle regole;
  • PROGETTI che promuovano pari opportunità per gli studenti e le studentesse stranieri;
  • PROGETTI in cui lo sport rappresenta elemento di supporto all'incontro e alla conoscenza tra le comunità straniere del territorio e la comunità locale;
  • PROGETTI che coinvolgano tutti gli studenti valorizzando il gioco come momento educativo di apprendimento di socializzazione e di integrazione;
  • PROGETTI che favoriscano il raggiungimento del successo scolastico e rendano l'ambiente scolastico attraente perché emozionalmente significativo;
  • PROGETTI che rispondano al bisogno di protagonismo del giovane, e quindi ai suoi problemi, ai suoi interessi e al suo modo di comunicare, finalizzati alla proposta di modelli valoriali positivi;
  • PROGETTI che, in una dimensione interdisciplinare, sappiano coniugare le attività motorie e sportive agli altri contenuti dell'insegnamento, alla musica, alla danza, al cinema, al teatro;
  • PROGETTI che vadano oltre il tempo scuola obbligatorio, in modo da creare una opportunità per tenere aperte in quelle aree le scuole anche di pomeriggio.
Nella presentazione del progetto la singola istituzione scolastica avrà cura di esplicitare, tra l'altro, le modalità di attuazione e di verifica dell'efficacia, dell'efficienza nonché dell'impatto, come sotto riportati, sempre ad esclusivo titolo esemplificativo:
  • Verifica dell'efficacia
    • Rilevazione della coerenza obiettivi/risultati
    • Controllo/confronto tra risultati attesi e quelli ottenuti
    • Individuazione livelli di accettabilità risultati (standard)
    • Es. Indicatori efficacia
    • n. allievi che concludono il percorso come programmato
    • n. presenti alle riunioni di progettazione;
    • rispetto scansioni temporali (diagramma Gantt)
    • validità misure accoglienza e accompagnamento
    • miglioramento livelli di apprendimento
    • incremento autostima (osservazione e colloqui)
    • incremento frequenza scolastica (prima/dopo)
    • sviluppo atteggiamento cooperativo con il gruppo,
    • miglioramento esiti formativi

  • Verifica efficienza
    • Quantità e qualità del gradimento dell'attività svolta (questionari anonimi)
    • Quantità e qualità risorse impegnate;
    • difficoltà incontrate in itinere (attraverso esame sistematico, fase per fase, dei punti di forza e dei punti di debolezza del progetto).

  • Verifica impatto (rispetto allievi)
    • Analisi della ricaduta del progetto sia rispetto al miglioramento del servizio, sia per l'innalzamento del successo scolastico e formativo.
    • Indicatori di impatto (rispetto allievi)
    • Riduzione delle difficoltà inserimento;
    • miglioramento degli esiti scolastici (confronto situazione in ingresso/in uscita);
    • sviluppo capacità di autovalutarsi;
    • aumento delle richieste di partecipazione al progetto;
    • aumento delle proposte rispetto alla progettazione dell'offerta formativa.



IL DIRETTORE GENERALE
f.to Mario G. DUTTO




Destinatari

AI Direttori Generali capi degli Uffici Scolastici
Regionali Loro Sedi

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di
Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di
Trento

All'Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca
Bolzano

All'Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine
Bolzano

Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle D'Aosta
Aosta
aggiornato: 02/03/2010
 
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