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 Prot. n. 7325 DI/ORD/VIII
 


Il Ministro della Pubblica Istruzione

Registrato alla Corte dei Conti il 9 agosto 2007- reg. 6, foglio 105


Roma, lì 10 luglio 2007
Atto di indirizzo
Prot. n. 7325 DI/ORD/VIII



VISTO l'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, concernente delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della P.A. e per la semplificazione amministrativa;

VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della predetta legge n. 59 del 1997;

VISTA la legge 28 marzo 2003 n. 53 di delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;

VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004 n. 59 emanato in attuazione dell'articolo 1 della legge n. 53 del 2003, per la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione;

VISTO il decreto legislativo 15 aprile 2005 n. 76 con il quale sono state definite le norme generali sul diritto-dovere all'istruzione ed alla formazione;

VISTO il decreto legislativo 15 aprile 2005 n. 77 concernente la definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro;

VISTO il decreto legislativo del 17 ottobre 2005 n. 226 emanato per la definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003 n. 53 e successive modificazioni ed integrazioni che prevedono, altresì, la proroga dell'avvio dei relativi percorsi liceali e di istruzione e formazione professionale dall'anno scolastico formativo 2009-2010;

VISTA la direttiva ministeriale n. 38 del 13 aprile 2006 con la quale sono state individuate le priorità strategiche per consentite all'INDIRE di programmare la propria attività per l'anno 2006;

VISTO l'articolo 1, comma 610, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) che istituisce presso il Ministero della pubblica istruzione l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, di seguito denominata Agenzia, definendone le funzioni;

CONSIDERATO che il comma 611 del predetto articolo di legge stabilisce l'emanazione di un apposito regolamento per la definizione dell'organizzazione dell'Agenzia, demandando ad essa anche i compiti e le funzioni svolti dall'ex Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa (INDIRE) e dagli Istituti regionali di ricerca educativa (IRRE) e prevedendo, in attesa della costituzione dei relativi organi, la nomina di uno o più Commissari straordinari;

VISTI i commi 622, 631 e 632 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 che prevedono, rispettivamente, norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione e per prevenire e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, fatta salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche, di riorganizzazione del sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) e di riordino dei Centri Territoriali per l'istruzione degli adulti;

VISTI i DD.P.C.M. 10 gennaio 2007 e 11 giugno 2007 relativi alla nomina dei Commissari straordinari, al fine di assicurare l'avvio dell'attività dell'Agenzia;

RILEVATO che, ai sensi del comma 4 del D.P.C.M. 10 gennaio 2007, il Ministro individua le strategie e gli indirizzi cui devono uniformarsi i predetti Commissari Straordinari nell'esercizio delle loro funzioni;

TENUTO CONTO delle dichiarazioni programmatiche del Ministro della Pubblica Istruzione al Parlamento che configurano obiettivi e missioni dell'Amministrazione scolastica, sulla base del nuovo quadro politico ed istituzionale;

CONSIDERATO che con la circolare n. 76 del 28 dicembre 2006 sono state fornite prime indicazioni operative, ed in particolare è stata disposta una ricognizione dell'attività in corso presso l'ex INDIRE e presso gli ex IRRE al fine di consentire ai Commissari Straordinari di valutare quali progetti potevano essere portati a conclusione in relazione alla funzioni assegnate dalla legge all'Agenzia;

VISTA la legge 2 aprile 2007, n. 40, di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante, fra l'altro, misure urgenti per la valorizzazione dell'istruzione tecnico-professionale, per il potenziamento dell'orientamento agli studi universitari e al sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore;

CONSIDERATO che con l'atto d'intesa del 20 luglio 2004, e le successive modifiche e integrazioni, il Ministero e le OO.SS. hanno definito il sistema della formazione continua del personale ATA in servizio;

CONSIDERATO che il regolamento di attuazione dell'art. 69 della legge 17 maggio 1999 n. 144, adottato con decreto interministeriale 31 ottobre 2000 n. 436, prevede l'istituzione della banca dati nazionale relativa al sistema dell'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS);

TENUTO conto, altresì, delle indicazioni e delle proposte manifestate dagli stessi Commissari straordinari e dalle Direzioni generali del Ministero, appositamente interpellati nella fase preliminare all'adozione del presente atto;

RILEVATA, pertanto, la necessità di dover definire le linee di azione per orientare l'attività dell'Agenzia;



EMANA
il seguente atto di indirizzo




per l'individuazione delle priorità necessarie ad orientare la fase di avvio dell'attività dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, quale nuovo soggetto promotore di ricerca educativa e di innovazione didattica nell'ambito del sistema scolastico.

Finalità e obiettivi generali

Obiettivi prioritari dell'Agenzia sono lo sviluppo e il sostegno dell'autonomia scolastica delle scuole statali e paritarie, di ogni ordine e grado, con particolare riferimento all'attuazione dell'autonomia didattica e di ricerca ed alla loro capacità di innovazione per innalzare i livelli culturali della popolazione scolastica, nonché al consolidamento dell'autonomia di gestione ed amministrativa. Il sostegno all'autonomia viene realizzato mediante attività di ricerca, indirizzata all'attuale situazione della scuola e alle sue problematiche, attività di formazione, per il personale dirigente, docente ed ATA e attività di documentazione, in una visione nazionale ed europea dei sistemi educativi e formativi.
A partire dall'anno 2007 e sino alla messa a regime dell'obbligo di istruzione, l'Agenzia sviluppa, in collaborazione con il Dipartimento per l'istruzione, un piano di intervento negli ambiti della ricerca educativa e della consulenza pedagogico-didattica nonché della formazione e dell'aggiornamento per sostenere e assistere, a livello territoriale attraverso i nuclei ( ex-IRRE), le istituzioni scolastiche impegnate nella fase di prima attuazione dell'obbligo di istruzione. Tali attività, coerentemente orientate al raggiungimento degli obiettivi concordati a livello europeo, potranno rappresentare un fattore indicativo della crescita del paese nella valorizzazione del capitale umano.



1. Ricerca educativa e consulenza pedagogico-didattica.

1.1 La ricerca in campo educativo è articolata nei seguenti ambiti tematici:

a) innovazione del sistema educativo e metodologie di insegnamento/apprendimento, con particolare riferimento alle più recenti ICT e alla loro sperimentazione in campo didattico;

b) individuazione ed elaborazione di contenuti didattici, in rapporto alla definizione degli ordinamenti scolastici, alle Indicazioni nazionali in corso di revisione, al complesso normativo relativo all'obbligo di istruzione e agli ambiti disciplinari;

c) consulenza con riferimento ai fondamenti epistemologici delle discipline e individuazione dei nuclei essenziali per l'organizzazione dei curricoli secondo il più recente indirizzo dell'Unione Europea;

d) organizzazione di convegni scientifici, anche in collaborazione con le Regioni, gli enti locali, nazionali e internazionali, sulle principale tematiche dell'istruzione e della formazione, nonché della storia della scuola e dell'istruzione in Italia e in Europa.

1.2 Nell'ambito della ricerca nazionale e internazionale, con specifica attenzione all'innovazione educativa nelle sue varie componenti, tecnologica, didattica, organizzativa, dovrà essere avviata una "Ricerca sull'innovazione scolastica", che permetta di mettere in evidenza l'innovazione promossa dalla scuole e di valorizzare quanto le scuole italiane stiano realizzando nell'ambito dell'innovazione, della metodologia didattica, dei contenuti e degli apprendimenti. La ricerca documentale dovrà tener conto anche dell'analisi dei piani dell'offerta formativa, delle esperienze condotte nel settore dell'handicap e dello sviluppo delle competenze di base. La ricerca potrà offrire documentazione utile alla realizzazione di iniziative tese a evidenziare le esperienze positive e propositive della scuola italiana e potrà confluire in un "Rapporto annuale sull'innovazione scolastica".

1.3 Per una ricerca educativa più qualificata, si dovrà, inoltre, curare:

a) lo sviluppo di servizi e materiali a sostegno dell'autonomia didattica, con particolare riferimento agli ambienti di apprendimento on line e alla verifica della loro efficacia;

b) il potenziamento della ricerca didattica a favore degli adulti anche attraverso lo sviluppo di materiali formativi dedicati;

c) la creazione di collaborazioni e intese con Regioni ed enti locali, Università, gli Enti di ricerca e Istituti storici e culturali, Società di studi disciplinari, nonché istituzioni artistiche e musicali, quali Musei, Teatri stabili, Accademie artistiche e musicali.



2. Formazione e aggiornamento

Per una progressiva valorizzazione dell'autonomia scolastica, l'attività di formazione riguarderà in primo luogo i dirigenti scolastici, sia in vista del reclutamento dei nuovi dirigenti sia per lo sviluppo professionale di quelli in servizio e dei loro collaboratori. Si dovrà avviare un programma pluriennale di formazione e ricerca, caratterizzato dall'integrazione di diverse metodologie di formazione, finalizzato:
- all'individuazione dei processi innovativi e di cambiamento della dirigenza scolastica, alla conoscenza dei nuovi strumenti di gestione, organizzazione, monitoraggio e valutazione di cui il management scolastico avrà bisogno per fronteggiare in modo dinamico il cambiamento;
- alla promozione di corsi di formazione "mirati" sulle problematiche chiave dell'autonomia, anche con riferimento allo sviluppo dei rapporti con il territorio, il sistema della formazione professionale e il mondo del lavoro;
- alla promozione e alla gestione dell'innovazione nei percorsi per l'istruzione degli adulti. Questo ambito riguarda, in particolare, i dirigenti degli istituti ove funzionano i centri territoriali permanenti e i corsi serali;
- alla valorizzazione della ricerca-azione e dell'apprendimento cooperativo tra i docenti come metodologia di formazione e aggiornamento;
- all'utilizzo dei percorsi di formazione/sperimentazione di personale in grado di svolgere funzioni di tutor.

2.1 In collaborazione con la Direzione generale del personale della scuola, si dovrà sviluppare un sistema nazionale di documentazione e di diffusione dei materiali di formazione finalizzato ai seguenti ambiti di intervento:

a) formazione iniziale, in ingresso e in servizio dei dirigenti scolastici;

b) valorizzazione delle attività, degli oggetti d'apprendimento, dei materiali di studio già realizzati nell'ambito dell'attività di formazione attraverso la creazione di un ambiente di formazione permanente - denominato FOR - aperto a tutti i dirigenti scolastici. L'ambiente dovrebbe in particolare valorizzare la banca dati sul contenzioso,che nasce dalla collaborazione dell'U.S.R. dell'Emilia Romagna con l'Avvocatura distrettuale dello Stato di Bologna, oltre a promuovere attività e funzioni anche attraverso i nuclei territoriali (ex-IRRE), in collaborazione con Università e Associazioni professionali;

c) formazione in ingresso e in servizio del personale docente della scuola, impegnato anche all'estero, sugli aspetti metodologico-didattici, approfonditi in collaborazione con associazioni professionali e disciplinari, anche in attuazione di protocolli di intesa, per il sostegno all'attività didattica e al processo di autonomia e di ricerca delle istituzioni scolastiche;

d) formazione permanente del personale docente sulle competenze linguistiche e sugli aspetti della didattica della lingua inglese nei primi anni della scuola primaria, nell'ambito delle convenzioni in atto con Rai Educational;

e) promozione e gestione dell'innovazione nei percorsi per l'istruzione degli adulti. Questo ambito riguarda, in particolare, i docenti degli istituti ove funzionano i centri territoriali permanenti e i corsi serali;

f) valorizzazione delle attività, degli oggetti d'apprendimento, dei materiali di studio già realizzati nell'ambito dell'attività di formazione attraverso la creazione di un ambiente di formazione permanente, denominato FOR - aperto a tutti i docenti italiani, anche attraverso la verifica della possibilità di avviare sinergie con la mediateca digitale MEDITA di RAI Educational. Le diverse attività e funzioni presenti nell'ambiente dovrebbero essere sviluppate, anche attraverso i nuclei territoriali (ex-IRRE), in collaborazione con Università, reti di scuole e Associazioni disciplinari e professionali;

g) formazione permanente del personale docente sui temi della cittadinanza e dello sviluppo sostenibile, al fine di promuovere comportamenti individuali e collettivi più consapevoli e responsabili nei consumi e negli stili di vita, declinati nella dimensione regionale, nazionale ed europea, in collaborazione con i soggetti istituzionali nazionali di rappresentanza europea.

h) qualificazione e formazione del personale ATA, in attuazione dell'intesa del 20 luglio 2004 e successive modifiche ed integrazioni, anche in relazione alla procedura prevista dall'art. 7 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto scuola, sottoscritto il 7 dicembre 2005, per l'attribuzione di una specifica posizione economica finalizzata alla valorizzazione professionale;

i) valorizzazione delle attività, degli oggetti d'apprendimento, dei materiali di studio già realizzati nell'ambito dell'attività di formazione attraverso la creazione di un ambiente di formazione permanente - denominato FOR - aperto a tutto il personale ATA. L'ambiente dovrebbe in particolare promuovere attività e funzioni anche attraverso i nuclei territoriali (ex-IRRE), in collaborazione con Università e Associazioni professionali;

j) interventi sulla cultura della qualità, dell'autovalutazione e della valutazione.

2.2 In collaborazione con la Direzione Generale per gli affari internazionali dell'istruzione scolastica, dovrà essere avviata un'attività di formazione del personale della Scuola in funzione dell'attuazione di programmi e progetti comunitari finanziati con i fondi europei.

2.3 Si avrà, altresì, cura di supportare l'orientamento scolastico, anche in relazione al raccordo fra Università e istituzioni scolastiche, con iniziative specifiche e mirate ai bisogni del territorio.



3. Servizi di documentazione

L'attività di documentazione dovrà essere orientata alla conservazione, all'aggiornamento e allo sviluppo delle banche dati esistenti,in coerenza con le funzioni dell'Agenzia, ed all'integrazione sistemica con altre banche dati di soggetti ed organismi operanti in campo regionale, nazionale ed internazionale. Ciò consentirà di offrire strumenti conoscitivi per la diffusione delle buone pratiche, l'integrazione con i sistemi formativi delle Regioni e degli Enti locali e l'orientamento dei giovani e delle loro famiglie.
In particolare, si dovrà operare per:

3.1 il consolidamento e l'aggiornamento della banca dati per il sistema dell'istruzione e della formazione tecnica superiore ( IFTS), con riferimento ai compiti affidati all'ex-Indire con decreto interministeriale n. 436 del 2000 e successivi accordi raggiunti in sede di Conferenza unificata. La banca dati dovrà essere aggiornata sulla base dell'attuazione degli interventi di riforma del sistema IFTS previsti dal comma 631 dell'art. 1 della legge n. 296 del 2006 e dall'art. 13 della legge n. 40 del 2007;

3.2 la gestione ed il consolidamento della banca dati per l'istruzione degli adulti, comprendente il monitoraggio on line della attività dei Centri Territoriali e dei corsi serali. La banca dati dovrà tenere conto degli interventi di riforma dei Centri Territoriali prevista dal comma 632 dell'art. 1 della legge n. 296 del 2006;

3.3 lo sviluppo di un sistema di banca dati documentale per la gestione ed attuazione di progetti finanziati con fondi strutturali;

3.4 la trasformazione in banca dati dell'attuale servizio di documentazione dei progetti relativi all'alternanza scuola-lavoro, comprendente anche le attività dell'area di "professionalizzazione degli istituti professionali ( c.d. "3^ area");

3.5 la conservazione e la catalogazione del patrimonio librario e documentario dell'ex Indire e degli ex Irre, anche mediante la creazione di un catalogo unitario e la collaborazione, per quanto riguarda il materiale d'archivio, con l'Archivio di Stato;

3.6 la realizzazione di progetti collegati alla gestione delle biblioteche scolastiche e dei centri di documentazione nelle scuole, ai sensi dell'articolo 15, comma 4, del D.P.R. 21 novembre 2000 n. 415.



4. Iniziative internazionali

4.1 Si dovrà partecipare alla realizzazione delle iniziative e programmi comunitari e internazionali, d'intesa con la Direzione generale per gli affari internazionali dell'istruzione scolastica.

4.2 Il sostegno all'autonomia delle istituzioni scolastiche, nell'ambito delle azioni di promozione e sviluppo della dimensione europea dell'educazione, sarà finalizzato:

a) allo sviluppo e alla diffusione della documentazione europea, con particolare riguardo ai prodotti elaborati nell'ambito di progetti finanziati con i fondi strutturali e ai risultati di programmi comunitari e internazionali;

b) alla definizione e realizzazione di banche dati per la diffusione di buone pratiche e materiale didattico a supporto di programmi e iniziative europee e internazionali;

c) al supporto delle scuole nella progettazione di iniziative finanziate con i fondi europei;

d) allo sviluppo delle tematiche inerenti la "Cittadinanza europea".

4.3 Si dovrà dare attuazione al nuovo Programma europeo Lifelong Learning (LLP), in affidamento da parte del Ministero della pubblica istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca.

5. Istruzione per gli adulti e istruzione e formazione tecnica superiore Le relative attività dovranno mirare alla:

5.1 prosecuzione dell'attività di sostegno alla realizzazione del programma per l'alfabetizzazione degli adulti, comprendente il supporto tecnico-scientifico ai laboratori per la produzione di materiali didattici, fruibili on line;

5.2 valorizzazione delle opportunità educative non formali ed informali grazie al rafforzamento del sistema delle certificazioni e dei crediti;

5.3 promozione dello sviluppo dei Poli Formativi IFTS sul territorio nazionale.



6. Collaborazione con le regioni e gli enti locali

6.1 Si avrà cura di promuovere azioni a sostegno dell'autonomia delle istituzioni scolastiche per individuare fattori d'integrazione con i bisogni del territorio, in sinergia con gli enti locali, con il mondo del lavoro e con gli altri soggetti che operano nell'ambito sociale, con particolare riferimento all'istruzione tecnica e professionale.

6.2 In una visione di sistema formativo integrato con le Regioni e gli Enti locali, occorrerà individuare forme innovative d'intesa e comunicazione, al fine di contribuire al progressivo innalzamento dei livelli qualitativi dei processi formativi, di condividere metodologie e sperimentazioni didattiche e di analizzare gli esiti delle attività formative in termini di motivazione e percezione dell'utenza coinvolta.

6.3 Sarà, inoltre, necessario favorire il confronto delle esperienze tra quanti operano con gli adulti, sia all'interno dei Centri Territoriali sia con il sistema della formazione professionale.



7. Realizzazione progetti

7.1 Si dovrà procedere al completamento ed alla realizzazione dei progetti già programmati dall'ex INDIRE, in attuazione della direttiva ministeriale n. 38 del 16 aprile 2006, e dagli ex IRRE su propria iniziativa, tenendo conto della loro coerenza con le funzioni assegnate all'Agenzia;

7.2 Saranno, altresì sviluppate le altre azioni affidate dalle Direzioni generali del Ministero, oltre quelle strettamente connesse gli obiettivi generali individuati col presente atto di indirizzo. In tal caso le Direzioni generali interessate dovranno motivare adeguatamente le iniziative commissionate provvedendo ad assegnare le relative risorse finanziarie.

Gli esiti delle attività realizzate per perseguire gli obiettivi prioritari indicati nel presente atto di indirizzo dovranno essere oggetto di apposita relazione.
La relazione dovrà, altresì, evidenziare le azioni che restano da porre in essere alla fine del periodo di riferimento, rispetto a quelle programmate, ed i motivi della loro parziale realizzazione.
Ai fini della predetta programmazione sono assegnate le risorse finanziarie stabilite in sede di ripartizione del capitolo 1260 dello stato di previsione del bilancio di questo Ministero, relativo alla contribuzione ordinaria agli enti, e quelle eventuali derivanti dalla ripartizione del fondo di cui alla legge 18 dicembre 1997 n. 440, per quegli interventi prioritari fissati nella relativa direttiva ministeriale coincidenti con i compiti istituzionali dell'Agenzia. L'Agenzia utilizzerà, altresì, le economie derivanti dai progetti in affidamento agli ex IRRE già realizzati e i finanziamenti dei progetti di ricerca già commissionati agli stessi ex IRRE, ma non più attuati, previa autorizzazione del competente Centro di responsabilità amministrativa del Ministero.
Il presente atto di indirizzo è soggetto ai controlli di legge.


IL MINISTRO
Giuseppe Fioroni


aggiornato: 02/03/2010
 
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