Mercoledì 15 dicembre 2004, alle ore 16.00, a Trieste nel Civico Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale, Ratto della Pileria 43, si è inaugurata la mostra documentaria :: From the ashes of Sobibor ::.

La mostra, curata dal Museum of the Former Nazi Extermination Camp in Sobibor (Poland) del Museum of Leczynsko - Wlodawski Lake District - è stata presentata a Trieste nell'ambito della Sessione Plenaria dell'ITF - Task Force for International Cooperation on Holocaust Education, Remembrance and Research, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste - Civici Musei di Storia ed Arte.

All'inaugurazione ha partecipato Giorgio Franchetti Pardo - Presidente dell'ITF, Marek Bem - Direttore del Museum of the Former Nazi Extermination Camp in Sobibor e curatore della Mostra, insieme a Przemyslaw Klonowski e i delegati internazionali che, in precedenza avevano visitato la Risiera.
La Commissione e la Direzione del Civico Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale hanno accolto con grande interesse la proposta di questa collaborazione con l'auspicio di futuri rapporti di cooperazione internazionale.

La Mostra, sponsorizzata dall'ITF e da Gelderland Province in Netherlands, racconta la storia del campo di Sobibor in oltre 100 pannelli di grandi dimensioni, articolati in 11 sezioni, con fotografie, documenti storici, testimonianze e testi didattici: da un quadro generale sulla situazione degli Ebrei in Europa durante la seconda guerra mondiale, all'occupazione nazista della Polonia e alla creazione del campo di Sobibor con lo scopo dichiarato di giungere alla "soluzione finale", ai trasporti a Sobibor, dalla vita nei campi di morte alla rivolta e alle storie dei pochi sopravvissuti per finire con l'attuale situazione e le attività del campo.

Vi è uno stretto rapporto tra Sobibor e la Risiera di San Sabba: Odilo Lotario Globocnik, triestino di nascita, legato ad Himmler, organizzatore dei massacri di oltre due milioni e mezzo di ebrei in Polonia, diviene comandante delle SS in Risiera con un nutrito seguito di "professionisti" della morte - oltre 90 persone - che si erano segnalati già nelle operazioni di sterminio a Sobibor, Belzec e Treblinka.