LO STATUTO E L'AUTONOMIA

TEMA NELLO STATUTO D.P.R. 249/1998 Art NEL REGOLAMENTO DELL'AUTONOMIA D.P.R. 275/1999 Art COSA SIGNIFICA COSA FARE
Cos'è la scuola Luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze, delle competenze e della coscienza critica 1/c.1 Le Istituzioni scolastiche provvedono alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa 1/c.1 Sostituire la cultura del nozionismo: diviene centrale la didattica e il sapere apprendere Tradurre questi principi nel POF e formare i docenti e gli studenti per renderne effettiva l'applicazione
COMUNITÀ di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici 1/c.2 Condivisione delle scelte, partecipazione di tutte le componenti, rapporti con le realtà operanti sul territorio 3/ c.
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Adottare un metodo di lavoro cooperativo e riconoscere pari dignità a tutti Tutte le scelte devono essere condivise da tutte le componenti della comunità scolastica
Missione della scuola Crescita della persona in tutte le sue dimensioni: formazione alla cittadinanza, realizzazione del diritto allo studio, sviluppo delle potenzialità di ciascuno, della personalità dei giovani, del loro senso di responsabilità, della loro autonomia individuale 1/c.2-3 2/c.8a Sviluppo della persona umana e delle potenzialità individuali al fine di garantire il successo formativo 1/c.
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Lo studente è un soggetto non più un mero destinatario: la scuola mira non solo all'acquisizione di conoscenze, ma anche di competenze e metodi Questi devono essere gli obiettivi di ogni progetto delle scuole, occorre in particolare soddisfare i bisogni di ciascuno studente attivando percorsi adeguati
Scuola e territorio La comunità scolastica deve interagire con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte in armonia con i principi generali dell'ordinamento italiano 1/c.2-3 Coerenza con gli obiettivi generali determinati a livello nazionale: riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale; comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche Il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche 3/c.
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La scuola non è più un isola senza contatti con l'esterno: le scuole devono rapportarsi tra di loro, rispondere ai bisogni della società di cui sono parte. La scuola deve essere una risorsa per il territorio e il territorio deve essere una risorsa per la scuola che pertanto deve poter essere aperta all'esterno Considerare gli spazi della scuola come utilizzabili da tutto il territorio circostante. Stipulare accordi, intese, convenzioni per creare una rete di collaborazioni. Sfruttare la risorsa rappresentata dalla Consulta Provinciale degli Studenti
Doveri della scuola Servizio didattico di qualità; offerte formative aggiuntive recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio; recupero della dispersione scolastica; sicurezza degli ambienti; adeguatezza delle strutture tecnologiche; servizi di sostegno e promozione della salute 2/c.8 Assicurare iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi eventualmente con le attività assunte dagli enti locali; promuovere l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative. Le scuole provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni. 4/c.
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La scuola deve fornire un servizio di qualità: tutte le componenti della comunità devono concorrere al raggiungimento di tale obiettivo, assumendosi i rispettivi obblighi. La ricerca dell'innovazione è indicatore di qualità Attivare i percorsi, realizzare le attività e i progetti necessari: rispetto dei paletti determinati a livello nazionale
Organizzazione della scuola Diritto dello studente ad esprimere la propria opinione anche mediante una consultazione 2/c.5 La modalità organizzativa scelta deve curare la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa 5/c.1 L'organizzazione è un elemento determinate per assicurare l'utilizzo di processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa Condividere le scelte in materia di organizzazione
Diritto alla partecipazione attiva e responsabile In particolare sulle scelte di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e di materiale didattico 2/c.4 La scelta per l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il POF e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività 4/c.5 Se la scuola è una comunità dove tutti hanno pari dignità è ovvio che le scelte devono essere condivise. La partecipazione consente di rafforzare il senso di comunità Coinvolgere gli studenti in tutti le fasi dei processi decisionali, con il fine di educare alla democrazia. Inserire nel Regolamento d'istituto le modalità di partecipazione
Diritto di assemblea e di associazione La scuola disciplina il diritto di riunione e di assemblea degli studenti a tutti i livelli. Le associazioni studentesche possono operare e svolgere iniziative. È previsto l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle loro associazioni 2/c.9 2/c.10 Il POF tiene conto delle indicazioni formulate dalle associazioni, anche di fatto, degli studenti 3/c.3 La scuola come luogo di formazione alla cittadinanza si informa ai valori democratici: deve prevedere forme di rappresentanza e riconoscere la valenza formativa di esperienze di reale partecipazione democratica Scrivere il Regolamento dell'assemblea d'Istituto e disciplinare le forme di partecipazione alla vita della scuola. Attivare percorsi di formazione per i rappresentanti e fornire le competenze necessarie alla partecipazione
Diritto ad essere informato Su tutte le decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. Lo Statuto e ogni altro documento fondamentale vengono consegnati agli studenti all'atto dell'iscrizione 2/c.3 6/c.2 Gli obiettivi dell'autonomia si attuano con criteri di trasparenza e tempestività. Il POF è reso pubblico e consegnato agli studenti e alle famiglie all'atto dell'iscrizione 4/c.5 3/c.5 L'informazione è fondamentale per consentire la partecipazioni e l'attuazione dei diritti. Ovviamente implica un obbligo ad informare Individuare le modalità per una corretta informazione: la bacheca o la consegna di una normativa non sono le uniche soluzioni
Intercultura Rispetto della vita culturale e religiosa degli studenti stranieri anche mediante attività di accoglienza e tutelando la loro lingua e cultura 2/c.7 Si possono programmare percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività nonché insegnamenti in lingua straniera 4/c.3 Comprendere le altre culture e considerare le differenze una risorsa. Tutelare i diritti delle minoranze Attivare percorsi interdisciplinari ed esperienze dirette, valorizzando anche l'esistente nella scuola.
Cittadinanza di tutti Libertà di espressione, di coscienza e di religione: ripudio di ogni barriera sociale, ideologica e culturale 1/c.2-4 Occorre considerare anche le esigenze di gruppi minoritari 3/c.2 Nella comunità scolastica le differenze non solo sono rispettate ma valorizzate Non si possono sanzionare questi comportamenti
Diritto alla privacy Tutela del diritto dello studente alla riservatezza 2/c.2 Adozione di tutte le iniziative utili al successo formativo 4/c.1 Garantire questo diritto in ogni aspetto: perché non applicarlo anche per la valutazione? Individuare nel Regolamento le modalità di tutela della riservatezza
Diritto alla formazione e valorizzazione delle inclinazioni personali Formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità di idee grazie ad un'adeguata informazione, alla possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome 2/c.1 Le scuole riconoscono e valorizzano le diversità e promuovono le potenzialità di ciascuno anche attraverso l'individuazione di criteri per il riconoscimento dei crediti e il recupero dei debiti scolastici di ciascun alunno e dei crediti formativi relativi alle attività aggiuntive o liberamente effettuate dagli alunni e debitamente accertate o certificate 4/c.
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Rispondere ai bisogni formativi: dalla scuola di tutti alla scuola di ciascuno. Lo studente non è più considerato un apprendista che impara in modo standard, ma un soggetto con sue inclinazioni personali e capace di contribuire a determinare il proprio percorso formativo Adottare il criterio di flessibilità: articolazione modulare del monte ore, utilizzo di unità d'insegnamento non corrispondenti ad unità orarie, attivazione di percorsi didattici individualizzati, gruppo classe, aggregazione delle discipline in aree e ambiti. Coerenza con la normativa degli esami di stato
Sstudenti-docenti Fondare il Servizio educativo-didattico sulla qualità delle relazioni studente-insegnante: occorre anche attivare un dialogo costruttivo e perseguire la continuità dell'apprendimento 1/c.32/c.
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Migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento 1/c.2 Passare dalla scuola dell'insegnamento a quella dell'apprendimento Inserire nel POF e nel Regolamento d'Istituto il diritto dello studente di partecipare alla definizione del suo percorso formativo
Diritto all'apprendimento È riconosciuta la libertà di apprendimento: diritto di scelta delle attività curricolari integrative e delle attività facoltative. I tempi di queste e delle attività didattiche tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti 2/c.6 Nel rispetto della libertà d'insegnamento e delle finalità generali del sistema si persegue il diritto ad apprendere. I tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività sono adeguati ai ritmi di apprendimento degli alunni 4/c.
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Solo in situazione attiva, che mobiliti le risorse individuali e la motivazione ad apprendere, lo studente è partecipe al processo di insegnamento/ apprendimento Utilizzare anche metodologie didattiche attive e adeguare i tempi dell'insegnamento ai ritmi di apprendimento degli studenti
Definizione dei curricoli La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti 2/c.1 Attenzione alle diverse esigenze formative e alle attese degli alunni concretamente rilevate, alle necessita di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento. Agli studenti sono offerte possibilità d'opzione 8/c.
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Che lo studente deve poter condividere e concorrere alla determinazione delle scelte formative nel rispetto dei ruoli di ogni componente Valorizzare gli spazi esistenti (assemblee di classe…) e prevedere nel patto formativo le modalità d'attuazione
Elaborazione del POF Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola (su didattica, curricoli e organizzazione), esercita il diritto di scelta tra le attività 2/c.4-5 Sulla base di indicazioni fornite dal Consiglio d'istituto, tenuto conto dei pareri e delle proposte degli studenti e dei genitori, è elaborato dal collegio docenti e adottato dal Consiglio d'Istituto. 3/c.3 Il percorso che porta alla stesura del POF, in un'ottica di condivisione delle scelte e di processo, è altrettanto importante quanto i suoi contenuti Individuare degli strumenti concreti di rilevazione dei bisogni del territorio e degli studenti (questionari, commissioni miste…). Gli studenti concorrono alla determinazione del mandato sociale della scuola
Regolamento d'Istituto I regolamenti delle scuole sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti e individuano anche i comportamento che configurano mancanze disciplinari, le relative sanzioni, il corretto svolgimento dei rapporti, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, l'organo di garanzia interno 4/c.16/c.1 Il regolamento d'Istituto è adottato dalle scuole a norma dell'art. 4 D.P.R. 249/1998 e deve anche disciplinare le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione dei crediti e dei debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi culturali internazionali 14/c.2 Il regolamento d'Istituto diventa lo strumento fondamentale per disciplinare i percorsi che rendono effettivi i diritti riconosciuti. Inoltre disciplinare con questo strumento significa poter garantire il rispetto delle norme grazie alla presenza dell'organo di garanzia Istituire una commissione paritetica per la stesura del regolamento che deve essere coerente soprattutto con il regolamento dell'autonomia, lo Statuto delle studentesse e degli studenti e il POF dell'Istituto
Valutazione Diritto ad una valutazione tempestiva e trasparente, volta ad attivare un processo di autovalutazione; nessuna infrazione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto 2/c.44/c.3 Le scuole individuano modalità e criteri di valutazione degli alunni ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati 4/c.4 La valutazione non è uno strumento punitivo: serve, in un'ottica di autovalutazione, a far capire gli errori e ad individuare i percorsi di recupero e sostegno Un patto formativo per stabilire i criteri della valutazione. Ci si può appellare all'Organo di garanzia scolastico se la valutazione diviene punitiva di sanzioni disciplinari
Successo formativo La scuola garantisce la crescita della persona umana in tutte le sue dimensioni, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, riconosce il diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata 1/c.2-32/c.1 La scuola ha l'obiettivo di raggiungere il successo formativo di tutti e di ciascuno 1/c.2 Gli interventi di riforma del sistema scolastico si prefiggono come scopo di innalzare la qualità del percorso formativo e di rendere effettivo il diritto al sapere degli studenti Il processo che le scuole e il territorio scelgono di attivare diviene un elemento essenziale per raggiungere il successo formativo: il metodo di lavoro deve essere coerente con i principi fondanti le nuove normative