Cos'è la scuola |
Luogo di formazione e di educazione
mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze, delle competenze
e della coscienza critica |
1/c.1 |
Le Istituzioni scolastiche provvedono
alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa |
1/c.1 |
Sostituire la cultura del nozionismo:
diviene centrale la didattica e il sapere apprendere |
Tradurre questi principi nel POF
e formare i docenti e gli studenti per renderne effettiva l'applicazione |
|
COMUNITÀ di dialogo, di ricerca,
di esperienza sociale, informata ai valori democratici |
1/c.2 |
Condivisione delle scelte, partecipazione
di tutte le componenti, rapporti con le realtà operanti sul territorio |
3/ c.
1-2-4 |
Adottare un metodo di lavoro cooperativo
e riconoscere pari dignità a tutti |
Tutte le scelte devono essere condivise
da tutte le componenti della comunità scolastica |
Missione della scuola |
Crescita della persona in tutte
le sue dimensioni: formazione alla cittadinanza, realizzazione del
diritto allo studio, sviluppo delle potenzialità di ciascuno, della
personalità dei giovani, del loro senso di responsabilità, della loro
autonomia individuale |
1/c.2-3 2/c.8a |
Sviluppo della persona umana e
delle potenzialità individuali al fine di garantire il successo formativo |
1/c.
1-2 4/c.1 |
Lo studente è un soggetto non più
un mero destinatario: la scuola mira non solo all'acquisizione di
conoscenze, ma anche di competenze e metodi |
Questi devono essere gli obiettivi
di ogni progetto delle scuole, occorre in particolare soddisfare i
bisogni di ciascuno studente attivando percorsi adeguati |
Scuola e territorio |
La comunità scolastica deve interagire
con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte in armonia
con i principi generali dell'ordinamento italiano |
1/c.2-3 |
Coerenza con gli obiettivi generali
determinati a livello nazionale: riflette le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale; comprende e riconosce
le diverse opzioni metodologiche Il dirigente scolastico attiva i
necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche |
3/c.
2-4 |
La scuola non è più un isola senza
contatti con l'esterno: le scuole devono rapportarsi tra di loro,
rispondere ai bisogni della società di cui sono parte. La scuola deve
essere una risorsa per il territorio e il territorio deve essere una
risorsa per la scuola che pertanto deve poter essere aperta all'esterno
|
Considerare gli spazi della scuola
come utilizzabili da tutto il territorio circostante. Stipulare accordi,
intese, convenzioni per creare una rete di collaborazioni. Sfruttare
la risorsa rappresentata dalla Consulta Provinciale degli Studenti |
Doveri della scuola |
Servizio didattico di qualità;
offerte formative aggiuntive recupero di situazioni di ritardo e di
svantaggio; recupero della dispersione scolastica; sicurezza degli
ambienti; adeguatezza delle strutture tecnologiche; servizi di sostegno
e promozione della salute |
2/c.8 |
Assicurare iniziative di recupero
e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale,
coordinandosi eventualmente con le attività assunte dagli enti locali;
promuovere l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative.
Le scuole provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera
scolastica degli alunni. |
4/c.
4-5 14/c.2 |
La scuola deve fornire un servizio
di qualità: tutte le componenti della comunità devono concorrere al
raggiungimento di tale obiettivo, assumendosi i rispettivi obblighi.
La ricerca dell'innovazione è indicatore di qualità |
Attivare i percorsi, realizzare
le attività e i progetti necessari: rispetto dei paletti determinati
a livello nazionale |
Organizzazione della scuola |
Diritto dello studente ad esprimere
la propria opinione anche mediante una consultazione |
2/c.5 |
La modalità organizzativa scelta
deve curare la promozione e il sostegno dei processi innovativi e
il miglioramento dell'offerta formativa |
5/c.1 |
L'organizzazione è un elemento
determinate per assicurare l'utilizzo di processi innovativi e il
miglioramento dell'offerta formativa |
Condividere le scelte in materia
di organizzazione |
Diritto alla partecipazione attiva
e responsabile |
In particolare sulle scelte di
programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione
della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e di
materiale didattico |
2/c.4 |
La scelta per l'adozione e l'utilizzazione
delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri
di testo, sono coerenti con il POF e sono attuate con criteri di trasparenza
e tempestività |
4/c.5 |
Se la scuola è una comunità dove
tutti hanno pari dignità è ovvio che le scelte devono essere condivise.
La partecipazione consente di rafforzare il senso di comunità |
Coinvolgere gli studenti in tutti
le fasi dei processi decisionali, con il fine di educare alla democrazia.
Inserire nel Regolamento d'istituto le modalità di partecipazione
|
Diritto di assemblea e di associazione
|
La scuola disciplina il diritto
di riunione e di assemblea degli studenti a tutti i livelli. Le associazioni
studentesche possono operare e svolgere iniziative. È previsto l'utilizzo
di locali da parte degli studenti e delle loro associazioni |
2/c.9 2/c.10 |
Il POF tiene conto delle indicazioni
formulate dalle associazioni, anche di fatto, degli studenti |
3/c.3 |
La scuola come luogo di formazione
alla cittadinanza si informa ai valori democratici: deve prevedere
forme di rappresentanza e riconoscere la valenza formativa di esperienze
di reale partecipazione democratica |
Scrivere il Regolamento dell'assemblea
d'Istituto e disciplinare le forme di partecipazione alla vita della
scuola. Attivare percorsi di formazione per i rappresentanti e fornire
le competenze necessarie alla partecipazione |
Diritto ad essere informato |
Su tutte le decisioni e sulle norme
che regolano la vita della scuola. Lo Statuto e ogni altro documento
fondamentale vengono consegnati agli studenti all'atto dell'iscrizione |
2/c.3 6/c.2 |
Gli obiettivi dell'autonomia si
attuano con criteri di trasparenza e tempestività. Il POF è reso pubblico
e consegnato agli studenti e alle famiglie all'atto dell'iscrizione |
4/c.5 3/c.5 |
L'informazione è fondamentale per
consentire la partecipazioni e l'attuazione dei diritti. Ovviamente
implica un obbligo ad informare |
Individuare le modalità per una
corretta informazione: la bacheca o la consegna di una normativa non
sono le uniche soluzioni |
Intercultura |
Rispetto della vita culturale e
religiosa degli studenti stranieri anche mediante attività di accoglienza
e tutelando la loro lingua e cultura |
2/c.7 |
Si possono programmare percorsi
formativi che coinvolgono più discipline e attività nonché insegnamenti
in lingua straniera |
4/c.3 |
Comprendere le altre culture e
considerare le differenze una risorsa. Tutelare i diritti delle minoranze |
Attivare percorsi interdisciplinari
ed esperienze dirette, valorizzando anche l'esistente nella scuola.
|
Cittadinanza di tutti |
Libertà di espressione, di coscienza
e di religione: ripudio di ogni barriera sociale, ideologica e culturale |
1/c.2-4 |
Occorre considerare anche le esigenze
di gruppi minoritari |
3/c.2 |
Nella comunità scolastica le differenze
non solo sono rispettate ma valorizzate |
Non si possono sanzionare questi
comportamenti |
Diritto alla privacy |
Tutela del diritto dello studente
alla riservatezza |
2/c.2 |
Adozione di tutte le iniziative
utili al successo formativo |
4/c.1 |
Garantire questo diritto in ogni
aspetto: perché non applicarlo anche per la valutazione? |
Individuare nel Regolamento le
modalità di tutela della riservatezza |
Diritto alla formazione e valorizzazione
delle inclinazioni personali |
Formazione culturale e professionale
qualificata che rispetti e valorizzi l'identità di ciascuno e sia
aperta alla pluralità di idee grazie ad un'adeguata informazione,
alla possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente
scelti e di realizzare iniziative autonome |
2/c.1 |
Le scuole riconoscono e valorizzano
le diversità e promuovono le potenzialità di ciascuno anche attraverso
l'individuazione di criteri per il riconoscimento dei crediti e il
recupero dei debiti scolastici di ciascun alunno e dei crediti formativi
relativi alle attività aggiuntive o liberamente effettuate dagli alunni
e debitamente accertate o certificate |
4/c.
1-6 |
Rispondere ai bisogni formativi:
dalla scuola di tutti alla scuola di ciascuno. Lo studente non è più
considerato un apprendista che impara in modo standard, ma un soggetto
con sue inclinazioni personali e capace di contribuire a determinare
il proprio percorso formativo |
Adottare il criterio di flessibilità:
articolazione modulare del monte ore, utilizzo di unità d'insegnamento
non corrispondenti ad unità orarie, attivazione di percorsi didattici
individualizzati, gruppo classe, aggregazione delle discipline in
aree e ambiti. Coerenza con la normativa degli esami di stato |
Sstudenti-docenti |
Fondare il Servizio educativo-didattico
sulla qualità delle relazioni studente-insegnante: occorre anche attivare
un dialogo costruttivo e perseguire la continuità dell'apprendimento |
1/c.32/c.
1-4-8a |
Migliorare l'efficacia del processo
di insegnamento e di apprendimento |
1/c.2 |
Passare dalla scuola dell'insegnamento
a quella dell'apprendimento |
Inserire nel POF e nel Regolamento
d'Istituto il diritto dello studente di partecipare alla definizione
del suo percorso formativo |
Diritto all'apprendimento |
È riconosciuta la libertà di apprendimento:
diritto di scelta delle attività curricolari integrative e delle attività
facoltative. I tempi di queste e delle attività didattiche tengono
conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti |
2/c.6 |
Nel rispetto della libertà d'insegnamento
e delle finalità generali del sistema si persegue il diritto ad apprendere.
I tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline
e attività sono adeguati ai ritmi di apprendimento degli alunni |
4/c.
1-2 |
Solo in situazione attiva, che
mobiliti le risorse individuali e la motivazione ad apprendere, lo
studente è partecipe al processo di insegnamento/ apprendimento |
Utilizzare anche metodologie didattiche
attive e adeguare i tempi dell'insegnamento ai ritmi di apprendimento
degli studenti |
Definizione dei curricoli |
La scuola persegue la continuità
dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti |
2/c.1 |
Attenzione alle diverse esigenze
formative e alle attese degli alunni concretamente rilevate, alle
necessita di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento.
Agli studenti sono offerte possibilità d'opzione |
8/c.
4-6 |
Che lo studente deve poter condividere
e concorrere alla determinazione delle scelte formative nel rispetto
dei ruoli di ogni componente |
Valorizzare gli spazi esistenti
(assemblee di classe…) e prevedere nel patto formativo le modalità
d'attuazione |
Elaborazione del POF |
Lo studente ha diritto alla partecipazione
attiva e responsabile alla vita della scuola (su didattica, curricoli
e organizzazione), esercita il diritto di scelta tra le attività |
2/c.4-5 |
Sulla base di indicazioni fornite
dal Consiglio d'istituto, tenuto conto dei pareri e delle proposte
degli studenti e dei genitori, è elaborato dal collegio docenti e
adottato dal Consiglio d'Istituto. |
3/c.3 |
Il percorso che porta alla stesura
del POF, in un'ottica di condivisione delle scelte e di processo,
è altrettanto importante quanto i suoi contenuti |
Individuare degli strumenti concreti
di rilevazione dei bisogni del territorio e degli studenti (questionari,
commissioni miste…). Gli studenti concorrono alla determinazione del
mandato sociale della scuola |
Regolamento d'Istituto |
I regolamenti delle scuole sono
adottati o modificati previa consultazione degli studenti e individuano
anche i comportamento che configurano mancanze disciplinari, le relative
sanzioni, il corretto svolgimento dei rapporti, gli organi competenti
ad irrogarle e il relativo procedimento, l'organo di garanzia interno |
4/c.16/c.1 |
Il regolamento d'Istituto è adottato
dalle scuole a norma dell'art. 4 D.P.R. 249/1998 e deve anche disciplinare
le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione,
la valutazione dei crediti e dei debiti formativi, la partecipazione
a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi
culturali internazionali |
14/c.2 |
Il regolamento d'Istituto diventa
lo strumento fondamentale per disciplinare i percorsi che rendono
effettivi i diritti riconosciuti. Inoltre disciplinare con questo
strumento significa poter garantire il rispetto delle norme grazie
alla presenza dell'organo di garanzia |
Istituire una commissione paritetica
per la stesura del regolamento che deve essere coerente soprattutto
con il regolamento dell'autonomia, lo Statuto delle studentesse e
degli studenti e il POF dell'Istituto |
Valutazione |
Diritto ad una valutazione tempestiva
e trasparente, volta ad attivare un processo di autovalutazione; nessuna
infrazione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto |
2/c.44/c.3 |
Le scuole individuano modalità
e criteri di valutazione degli alunni ed i criteri per la valutazione
periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto
agli obiettivi prefissati |
4/c.4 |
La valutazione non è uno strumento
punitivo: serve, in un'ottica di autovalutazione, a far capire gli
errori e ad individuare i percorsi di recupero e sostegno |
Un patto formativo per stabilire
i criteri della valutazione. Ci si può appellare all'Organo di garanzia
scolastico se la valutazione diviene punitiva di sanzioni disciplinari |
Successo formativo |
La scuola garantisce la crescita
della persona umana in tutte le sue dimensioni, contribuisce allo
sviluppo della personalità dei giovani, riconosce il diritto ad una
formazione culturale e professionale qualificata |
1/c.2-32/c.1 |
La scuola ha l'obiettivo di raggiungere
il successo formativo di tutti e di ciascuno |
1/c.2 |
Gli interventi di riforma del sistema
scolastico si prefiggono come scopo di innalzare la qualità del percorso
formativo e di rendere effettivo il diritto al sapere degli studenti |
Il processo che le scuole e il
territorio scelgono di attivare diviene un elemento essenziale per
raggiungere il successo formativo: il metodo di lavoro deve essere
coerente con i principi fondanti le nuove normative |