Il Piano dell'Offerta Formativa
accresce la responsabilità di chi vive e opera nella scuola

Il Piano dell'offerta formativa (POF) è "il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia".
Il POF rende visibili le scelte educative ed organizzative della scuola e costituisce un impegno per l'intera comunità scolastica. Integrato dal regolamento d'istituto, definisce, in modo razionale e produttivo, il piano didattico e organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della scuola.
Per gli insegnanti è lo strumento per definire le proprie attività, per gli studenti e per i genitori lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare. Non è una dichiarazione di principi astratti ma di azioni concrete.

L'esigenza di progettare un più articolato Piano dell'offerta formativa che prenda atto dei bisogni formativi del territorio e tenga conto delle condizioni di erogazione del servizio e delle risorse disponibili deriva dalle nuove funzioni che l'autonomia scolastica ha attribuito alle scuole. Le istituzioni scolastiche adesso possono scegliere come utilizzare alcune "quote" del curricolo e gestire con una più ampia flessibilità tutte le "quote" del medesimo curricolo.
Si tratta, come è evidente, di un compito molto più complesso per il quale, non a caso, è prevista la partecipazione di tutte le componenti.

Per la scuola si apre anche la possibilità di realizzare compensazioni tra discipline e attività previste dalla quota nazionale del curricolo (entro limiti che per ora sono fissati al 15% del monte ore annuale), e la responsabilità di decidere (quando sarà pienamente attuato l'articolo 8 del Regolamento) le discipline e le attività di una parte del piano di studio obbligatorio (curricolo locale).