IL RUOLO DELLE VARIE COMPONENTI SCOLASTICHE
Il dirigente scolastico
Nel processo di costruzione del Piano dell'offerta formativa si afferma
il nuovo ruolo del dirigente scolastico. Titolare dei rapporti con le
istituzioni che operano sul territorio, garante del sistema di regole
negoziali e del confronto tra le diverse componenti della scuola, nonché
con i soggetti esterni, il dirigente scolastico è responsabile del raggiungimento
degli obiettivi stabiliti nel Piano. Assume perciò un ruolo di grande
delicatezza nella rete di rapporti che si stabiliscono dentro e fuori
la scuola: in questa rete svolge una funzione di regia e di coordinamento
in cui possono esplicarsi le sue competenze professionali.
Gli insegnanti
La progettazione dell'offerta formativa apre nuovi spazi di creatività
e di sviluppo professionale per i docenti. Lavorare con creatività significa
affrancare la didattica da una programmazione routinaria.
Gli insegnanti diventano così protagonisti e responsabili di alcune scelte
fondamentali:
- definiscono il modo di organizzarsi più adeguato per la realizzazione
degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica
- finalizzano a questi obiettivi la gestione del tempo, gli adattamenti
del calendario scolastico e l'articolazione dei gruppi di studenti
- progettano la ricerca e la sperimentazione
- attivano accordi di rete e potranno realizzare (dopo il primo settembre
2000) eventuali scambi con i colleghi di altre scuole.
Il Regolamento affida al Collegio dei Docenti il ruolo di sintesi del
lavoro di progettazione. Sono naturalmente i docenti a trovare le forme
e i criteri più funzionali per organizzarsi per un verso secondo le modalità
e gli obiettivi della progettazione e, per un altro, secondo le loro stesse
tendenze e consuetudini. Non vi è dubbio tuttavia che una organizzazione
per gruppi di progetto o per dipartimenti tematici (assai diversi dai
più consueti dipartimenti disciplinari) deve tenere conto delle categorie
in base alle quali viene strutturato il Piano dell'offerta formativa.
Personale ausiliario, tecnico e amministrativo
Nel lavoro di progettazione assume maggiori responsabilità anche il personale
ausiliario, tecnico e amministrativo.
Decisiva risulta infatti la sua partecipazione
- nella definizione delle risorse umane necessarie per lo svolgimento
delle attività progettate
- nel collegamento
- tra progetti e voci di bilancio
- tra Piano e bilancio
- tra spese impegnate e spese effettuate nella valutazione degli
esiti.
Anche il personale ATA deve dunque trovare nuove forme di organizzazione
interna e di espressione della propria volontà in una positiva interazione
con le altre componenti per la realizzazione dei vari progetti.
I genitori e gli studenti
Nella elaborazione del Piano assume una funzione decisiva l'apporto delle
componenti scolastiche fino a oggi considerate "esterne", o comunque estranee
alle scelte progettuali, didattiche e organizzative della scuola. Infatti
anche per gli studenti e i genitori è prevista una partecipazione consapevole
al progetto della scuola e quindi una maggiore responsabilità. Essi esprimono
aspettative ed esigenze (delle quali, secondo quanto prescrive il Regolamento,
il Piano deve tenere conto), partecipano al monitoraggio e alla valutazione
dei percorsi formativi attivati dalla scuola e costituiscono quindi il
necessario raccordo tra realtà "interna" della scuola e territorio.
La loro partecipazione alla elaborazione del Piano dell'offerta formativa
è libera nelle forme, in quanto può esprimersi attraverso organismi e
associazioni anche di fatto - e ciò consentirà a genitori e studenti di
organizzarsi come meglio credono -, ma necessaria nella sostanza ed espressamente
richiesta dalle norme.
Il "clima" e l'armonia di ogni istituzione scolastica dipendono dal modo
in cui queste componenti si collocano all'interno dei processi che portano
alle decisioni. Nella comunicazione del Piano dell'offerta formativa è
previsto un preciso obbligo di informazione da parte delle scuole nei
confronti delle famiglie e degli alunni. Questo significa che il Piano
diventa l'oggetto contrattuale del patto formativo tra scuola e studenti.
L'istituto deve farlo conoscere all'atto delle iscrizioni, ma è bene che
sia diffuso già prima, nella fase in cui gli alunni scelgono la scuola
che dovranno frequentare.
Il Consiglio di Istituto
Il compito della approvazione finale del Piano è affidato al Consiglio
di Circolo o di Istituto. Come si è visto, infatti, la progettazione dell'offerta
formativa contiene in sé gli elementi relativi all'uso delle risorse umane
e finanziarie. È chiaro quindi che la sua definitiva adozione da parte
della scuola deve vedere il formale intervento dell'organo che ne approva
il bilancio. Da questo punto di vista, l'effettivo impiego di tutte le
risorse costituisce un prezioso e significativo indicatore di qualità
del processo di realizzazione del Piano dell'offerta formativa.
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