Le componenti scolastiche

Il consenso si costruisce mediante procedure trasparenti di coinvolgimento di tutte le componenti interessate, di positivo confronto in caso di contrasti e, infine, di decisione. Il contributo dell'intera comunità scolastica è determinante per rendere il Piano dell'offerta formativa un effettivo strumento di crescita qualitativa dell'istituto. Ciascuna componente svolge una funzione che deve trovare un terreno favorevole di promozione e di valorizzazione.

Il quadro delle azioni


Chi fa Che cosa Con il supporto di
Collegio dei docenti Verifica i bisogni formativi
  • Enti locali
  • Associazioni di industriali, commercianti, artigiani
  • Centri di ricerca sul sociale
  • Genitori, studenti
Consiglio d'istituto Indica gli indirizzi generali
  • Associazioni di industriali, commercianti, artigiani
  • Centri di ricerca sul sociale
  • Tutte le componenti scolastiche
Genitori e studenti Esprimono proposte e pareri
  • Associazioni e organizzazioni di studenti e di genitori
  • Consulta provinciale degli studenti
Collegio dei docenti Elabora e formula Il Piano dell'offerta formativa INTERNO:
  • Personale ATA attraverso le sue articolazioni
ESTERNO:
  • Nuclei di supporto anche attraverso il coordinamento con
    • Associazioni professionali e disciplinari
    • Agenzie formative ecc.
Consiglio d'istituto Approva il POF  

IL RUOLO DELLE VARIE COMPONENTI SCOLASTICHE

Il dirigente scolastico
Nel processo di costruzione del Piano dell'offerta formativa si afferma il nuovo ruolo del dirigente scolastico. Titolare dei rapporti con le istituzioni che operano sul territorio, garante del sistema di regole negoziali e del confronto tra le diverse componenti della scuola, nonché con i soggetti esterni, il dirigente scolastico è responsabile del raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano. Assume perciò un ruolo di grande delicatezza nella rete di rapporti che si stabiliscono dentro e fuori la scuola: in questa rete svolge una funzione di regia e di coordinamento in cui possono esplicarsi le sue competenze professionali.

Gli insegnanti
La progettazione dell'offerta formativa apre nuovi spazi di creatività e di sviluppo professionale per i docenti. Lavorare con creatività significa affrancare la didattica da una programmazione routinaria.
Gli insegnanti diventano così protagonisti e responsabili di alcune scelte fondamentali:

  • definiscono il modo di organizzarsi più adeguato per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica
  • finalizzano a questi obiettivi la gestione del tempo, gli adattamenti del calendario scolastico e l'articolazione dei gruppi di studenti
  • progettano la ricerca e la sperimentazione
  • attivano accordi di rete e potranno realizzare (dopo il primo settembre 2000) eventuali scambi con i colleghi di altre scuole.

Il Regolamento affida al Collegio dei Docenti il ruolo di sintesi del lavoro di progettazione. Sono naturalmente i docenti a trovare le forme e i criteri più funzionali per organizzarsi per un verso secondo le modalità e gli obiettivi della progettazione e, per un altro, secondo le loro stesse tendenze e consuetudini. Non vi è dubbio tuttavia che una organizzazione per gruppi di progetto o per dipartimenti tematici (assai diversi dai più consueti dipartimenti disciplinari) deve tenere conto delle categorie in base alle quali viene strutturato il Piano dell'offerta formativa.

Personale ausiliario, tecnico e amministrativo
Nel lavoro di progettazione assume maggiori responsabilità anche il personale ausiliario, tecnico e amministrativo.
Decisiva risulta infatti la sua partecipazione

  • nella definizione delle risorse umane necessarie per lo svolgimento delle attività progettate
  • nel collegamento
    • tra progetti e voci di bilancio
    • tra Piano e bilancio
    • tra spese impegnate e spese effettuate nella valutazione degli esiti.

Anche il personale ATA deve dunque trovare nuove forme di organizzazione interna e di espressione della propria volontà in una positiva interazione con le altre componenti per la realizzazione dei vari progetti.

I genitori e gli studenti
Nella elaborazione del Piano assume una funzione decisiva l'apporto delle componenti scolastiche fino a oggi considerate "esterne", o comunque estranee alle scelte progettuali, didattiche e organizzative della scuola. Infatti anche per gli studenti e i genitori è prevista una partecipazione consapevole al progetto della scuola e quindi una maggiore responsabilità. Essi esprimono aspettative ed esigenze (delle quali, secondo quanto prescrive il Regolamento, il Piano deve tenere conto), partecipano al monitoraggio e alla valutazione dei percorsi formativi attivati dalla scuola e costituiscono quindi il necessario raccordo tra realtà "interna" della scuola e territorio.

La loro partecipazione alla elaborazione del Piano dell'offerta formativa è libera nelle forme, in quanto può esprimersi attraverso organismi e associazioni anche di fatto - e ciò consentirà a genitori e studenti di organizzarsi come meglio credono -, ma necessaria nella sostanza ed espressamente richiesta dalle norme.
Il "clima" e l'armonia di ogni istituzione scolastica dipendono dal modo in cui queste componenti si collocano all'interno dei processi che portano alle decisioni. Nella comunicazione del Piano dell'offerta formativa è previsto un preciso obbligo di informazione da parte delle scuole nei confronti delle famiglie e degli alunni. Questo significa che il Piano diventa l'oggetto contrattuale del patto formativo tra scuola e studenti.
L'istituto deve farlo conoscere all'atto delle iscrizioni, ma è bene che sia diffuso già prima, nella fase in cui gli alunni scelgono la scuola che dovranno frequentare.

Il Consiglio di Istituto
Il compito della approvazione finale del Piano è affidato al Consiglio di Circolo o di Istituto. Come si è visto, infatti, la progettazione dell'offerta formativa contiene in sé gli elementi relativi all'uso delle risorse umane e finanziarie. È chiaro quindi che la sua definitiva adozione da parte della scuola deve vedere il formale intervento dell'organo che ne approva il bilancio. Da questo punto di vista, l'effettivo impiego di tutte le risorse costituisce un prezioso e significativo indicatore di qualità del processo di realizzazione del Piano dell'offerta formativa.