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Chiarimenti sulla fase di attuazione dei progetti - Ricorso alla legge 109/91 - Misura 2.1g

Dipartimento per l'Istruzione
Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'Istruzione Scolastica
Ufficio V

Prot. n. INT / 8897 / 5

Roma, 13 luglio 2005

Oggetto: Programma Operativo Nazionale "La Scuola per lo Sviluppo" - 1999 IT 05 1 PO 013. Comunicazioni relative alla realizzazione della misura/azione 2.1g "infrastrutture tecnologiche nella scuola del I ciclo di istruzione" - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

Questo ufficio, a seguito di numerose richieste di chiarimenti, ha la necessità di ribadire alcune indicazioni rilasciate in merito alle procedure per la gestione delle forniture di beni e servizi da parte delle istituzioni scolastiche coinvolte nella realizzazione dei progetti afferenti all'azione del Programma Operativo in oggetto; in particolare si vuole chiarire il ricorso a ditte in possesso dell'autorizzazione rilasciata dal Min. delle Comunicazioni per l'allacciamento, installazione, collaudo e manutenzione di apparecchiature terminali alla rete telefonica del servizio pubblico come previsto dall'art.1 Legge n.109/91 e D.M. 314/92.
Rimane valido quanto contenuto nel documento "linee guida e norme per la realizzazione degli interventi nelle annualità 2005-2006" e qui di seguito riportato:

"...In merito alla necessità di ricorrere a ditte "certificate" per la realizzazione di cablaggi strutturati all'interno delle Istituzioni scolastiche così come previsto dalla Legge 109/91 e il seguente Decreto 314/92, si specifica quanto segue:

  • la normativa in oggetto (L.109/91 e D.M. 314/92) si riferisce agli impianti telefonici interni, anche se, non essendoci più stati interventi legislativi in merito, tale normativa và considerata ancora valida per tutte le apparecchiature che si collegano alla rete pubblica di telecomunicazioni;
  • La normativa in questione stabilisce regole per "l'installazione, il collaudo, l'allacciamento e la manutenzione delle apparecchiature terminali" collegate con la rete pubblica. La legge nasce per regolamentare le centraline telefoniche private;
  • Nei casi di cablaggio di scuole, laboratori multimediali o quant'altro finanziato attraverso il P.O.N. scuola, può nascere la necessità (per l'istituto) di allacciarsi alla rete pubblica per realizzare collegamenti a reti locali, metropolitane o geografiche. Solo in questi casi l'istituto è tenuto ad applicare le norme della 109/91, nella misura in cui dovrà assicurarsi di utilizzare apparecchiature terminali omologate. Tutto questo, peraltro, è già previsto nelle circolari che mettono a bando gli interventi (richiamo alla legge nazionale e comunitaria in materia di acquisti). Si precisa che l'allaccio alla rete pubblica di telecomunicazioni non è mai espressamente indicato nelle circolari emanate da questo ufficio in quanto le spese telefoniche o altro: abbonamenti Internet; ADSL; etc. non sono considerate ammissibili dal fondo (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) con cui vengono finanziati tali interventi;
  • Nel caso che interessa le istituzioni scolastiche, sono da considerare apparecchiature terminali i modem e/o i routers; tali apparecchiature permettono di trasferire e/o ricevere dati da una rete interna all'esterno e/o viceversa , attraverso la rete pubblica di telecomunicazioni;
  • Nei casi di allaccio alla rete pubblica di telecomunicazioni, normalmente viene predisposto un collegamento veloce (ISDN, ADSL o altro); in questi casi l'adattamento del "punto terminale di rete" è affidata al gestore del servizio (pubblico o privato) che normalmente fornisce in comodato d'uso anche l'apparecchiatura terminale (modem o router)..."

In merito al collegamento alla rete telefonica pubblica si ricorda che questo Ministero ha provveduto in prima persona, negli ultimi anni, ad appaltare direttamente questo servizio permettendo così alle istituzioni scolastiche di beneficiare di allacci di tipo ADSL, di borchia e di apparato terminale. In alcune scuole è stato fornito un router ADSL dotato di quattro porte hub/switch, in altre è stato fornito un router ADSL più uno switch da 8 porte, nelle scuole non ancora servite da servizi ADSL è stata lasciata ancora attiva la connessione alla rete telefonica pubblica di tipo ISDN.

Tutto ciò premesso e fermo restante il principio dell'autonomia scolastica, si ritiene che le istituzioni scolastiche debbano avvalersi dei servizi sopra descritti solo nel caso di cablaggi di istituto convergenti su punti terminali alla rete telefonica pubblica di nuova attivazione (peraltro non finanziabili dall'azione 2.1g del PON), in tutti gli altri casi non si ritiene indispensabile ricorrere ad aziende in possesso di tali requisiti.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Antonio Giunta La Spada

Destinatari:
AGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
DELLE REGIONI
BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA E SICILIA
LORO SEDI

AI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLE SCUOLE
DEL I CICLO DI ISTRUZIONE DELLE REGIONI
BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, PUGLIA, SARDEGNA E SICILIA
LORO SEDI

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