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Obiettivi di Lisbona

Nel Consiglio Europeo di Lisbona (primavera 2000) vengono fissati gli obiettivi europei per i sistemi di istruzione e formazione e gli obiettivi di coesione sociale che contraddistinguono fortemente le politiche sociali europee.
Per quanto riguarda l'ambito educativo e formativo essi mirano a :

  • migliorare la qualità e l'efficacia dei servizi e dell'offerta di istruzione e formazione;
  • agevolare l'accesso a tutti ai sistemi di istruzione e formazione;
  • aprire al mondo esterno i sistemi di istruzione e formazione.

Il Programma Operativo Nazionale "La Scuola per lo sviluppo",pertanto è stato fortemente improntato al conseguimento degli obiettivi europei sopracitati.
In particolare il piano di interventi contribuisce in maniera specifica a promuovere:

  • l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita attiva;
  • opportunità di formazione permanente;
  • il passaggio dalla scuola alla vita attiva attraverso
    • il miglioramento della qualità del sistema scolastico con "particolare attenzione ai giovani che hanno maggiori difficoltà di apprendimento" in modo da ridurre sostanzialmente il numero di giovani che abbandonano il sistema scolastico;
    • il conseguimento di maggiori capacità di adattamento ai cambiamenti tecnologici ed economici nonché di qualifiche adeguate alle necessità del mercato del lavoro, realizzando e sviluppando sistemi di alternanza e tirocinio.
  • la formazione all'imprenditorialità.

Una linea specifica di intervento riguarda, nell'ambito dei nuovi obiettivi fissati per lo sviluppo dei sistemi di istruzione e formazione, lo sviluppo dei centri di apprendimento, la promozione delle nuove competenze di base, in particolare, nelle tecnologie dell'informazione.
Tutte le azioni, infine sono orientate a creare le migliori condizioni ed opportunità per l'attuazione dell'autonomia scolastica.

Gli obiettivi specifici degli interventi richiamano,in particolare, quelli europei che riguardano:

  • la riduzione consistente dei giovani che abbandonano la formazione in maniera prematura rispetto ai fabbisogni del mercato del lavoro;
  • lo sviluppo della società dell'informazione mediante dotazioni informatiche, collegamento ad internet, centri di apprendimento polifunzionali, alfabetizzazione informatica, ecc..;
  • lo sviluppo di competenze trasversali di base in materia di lingue straniere, cultura scientifica e tecnologica, imprenditorialità, ecc.;
  • la mobilità dei giovani e sviluppo degli strumenti per promuovere e garantire tale mobilità (certificazione, valutazione, accreditamento di competenze ecc..).
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