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Nasce la rete telematica della ricerca e dell'istruzione italiana del futuro

La nuova Rete Garr: uno strumento al servizio della comunità scientifica e accademica italiana


(Roma, 13 novembre 2002) E' stato firmato oggi al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca l'atto costitutivo dell'Associazione Consortium Garr. Il Consortium ha come scopo l'attuazione e la gestione della rete telematica ad alta velocità necessaria alla comunità scientifica e accademica italiana per consentire un utilizzo molto più ampio e versatile delle risorse telematiche.

A sottoscrivere l'atto costitutivo, alla presenza del viceministro Guido Possa, sono stati Lucio Bianco, presidente del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), Piero Tosi, presidente della Fondazione Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), Giovanni Lelli, direttore generale dell'Enea (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente) ed Enzo Iarocci, presidente dell'Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare). Alla presidenza del Consortium Garr è stato nominato il prof. Angelo Scribano, attuale vicepresidente dell'Infn.

"Il mondo della ricerca ha assoluta necessità di scambiare dati con efficienza e rapidità al proprio interno, come pure di permettere ai ricercatori di accedere a servizi e programmi sparsi in tutto il mondo", ha spiegato il viceministro Guido Possa. "Per questa ragione gli enti scientifici sono sempre stati all'avanguardia sia nella progettazione sia nell'utilizzo delle reti telematiche: già alla fine degli anni '70", ha aggiunto l'on. Possa "i computer dei ricercatori di molti Paesi erano connessi fra loro, anche se la nascita del vero e proprio Internet risale agli inizi degli anni '80. Da allora Internet si è enormemente sviluppato ed è diventato una risorsa tanto fondamentale e diffusa che ben pochi si ricordano come esso sia nato per rispondere alle esigenze dei ricercatori".

Nata nel 1989 su iniziativa dell'allora Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, la rete Garr (Gruppo per l'armonizzazione delle reti di ricerca), interconnette attualmente tutte le Università (statali e non), tutte le sedi degli enti di ricerca scientifica (Cnr, Enea, Infn, eccetera), nonché istituzioni culturali o di ricerca a carattere accademico, scientifico o tecnologico per un totale di circa 300 siti.

Oggi la comunità scientifica manifesta la necessità di disporre di una rete unitaria per la trasmissione dei dati con potenzialità sempre maggiori, la quale consenta ad esempio di trasmettere velocemente una grande mole di informazioni o di accedere contemporaneamente a diverse fonti di risorse. Per questo è in atto il passaggio graduale dalla rete Garr-B (velocità di trasmissione 155 Megabit/s) alla rete Garr-G (2.5 Gigabit/s), inserita nel contesto delle analoghe reti europee e con collegamenti in tutto il mondo.

Dal 1998 la gestione e l'ampliamento di Garr-B è affidato dal Ministero all'Istituto nazionale di fisica nucleare. Il Consortium Garr da oggi sarà l'organismo autonomo che porterà avanti questo strumento di comunicazione della comunità scientifica e accademica italiana, importantissimo non solo per l'attività di ricerca ma anche per la didattica, la teledidattica e la diffusione della conoscenza.

Le reti scientifiche hanno e continuano ad avere un importante ruolo nel riequilibrare la qualità dei servizi telematici offerti nel Paese. In effetti questi servizi non sono ancora distribuiti su tutto il territorio nazionale in modo soddisfacente. I gestori commerciali non hanno interesse ad investire là dove la domanda è troppo modesta, in particolare in gran parte del Mezzogiorno. Di conseguenza i migliori collegamenti rischiano di concentrarsi nelle aree più sviluppate, rendendo ancora più ardua la crescita delle altre.

Nella costruzione delle reti Garr, al contrario, l'obiettivo è offrire identici servizi a tutti i ricercatori, indipendentemente dalla loro collocazione geografica. Per raggiungere i centri più isolati dal punto di vista telematico, in particolare nel Mezzogiorno, è stato necessario costruire infrastrutture che poi hanno reso possibile anche una migliore connessione a Internet da parte di tutti. Per questo, nonostante la rete Garr sia stata concepita per svolgere operazioni necessarie principalmente ai grandi enti di ricerca, la sua creazione, in quanto ha stimolato investimenti in connettività in aree depresse, ha determinato importanti vantaggi anche alle piccole imprese e in generale ai cittadini.