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Interventi - Roma, 20 settembre 2005
Saluto del Ministro Letizia Moratti
alla cerimonia d'apertura dell'anno scolastico 2005-2006
Roma, Complesso del Vittoriano, 20 settembre 2005
Signor Presidente della Repubblica, autorità, insegnanti, genitori, care ragazze e cari ragazzi,
per la quinta volta ci troviamo in questo luogo simbolo dell'unità della Patria per celebrare l'inizio dell'anno scolastico. Vedo oggi qui idealmente riuniti nove milioni di bambini e di giovani provenienti da tutta Italia: pensate, siete il 15 per cento della popolazione italiana! Nelle migliaia di scuole disseminate nelle metropoli, nelle città, nei paesi, nei piccoli centri sperduti nelle montagne, incominciate in questi giorni un nuovo percorso di crescita culturale e umana. E vedo accanto a voi gli oltre ottocentomila docenti che durante questo anno scolastico vi accompagneranno con la loro esperienza, con la loro competenza e credo anche con il loro affetto, elementi fondamentali per la crescita di tutti voi.
Quella di oggi è una festa di suoni, di colori, di creatività. Con il vostro entusiasmo proprio voi, ragazzi e ragazze, lanciate al Paese intero un messaggio di speranza, in un periodo carico di tensioni internazionali nel quale a volte il male sembra avere il sopravvento sul bene. Il vostro messaggio di gioia si affianca a quello solenne del Presidente della Repubblica, il quale durante questi anni - e, ancora, oggi - ci ha richiamato ai valori più profondi, che sono il fondamento di ogni società libera, giusta, solidale. Una società che dobbiamo costruire tutti insieme giorno dopo giorno, nella consapevolezza che sui banchi di scuola si formano i cittadini di domani. E che sui banchi di scuola si decide il futuro della nostra società.
Proprio per questo abbiamo avviato, con la riforma, un processo di profondo cambiamento della scuola, orientando le nostre politiche verso una scuola del sapere, del saper fare e del saper essere, in modo da rispondere alle esigenze di una società in sempre più rapida trasformazione. Una scuola nella quale torna il primato dell'educazione, basata sui valori, sui principi e nel contempo una scuola più moderna che vi fornisca gli strumenti necessari per realizzarvi nel vostro futuro.
La scuola che stiamo costruendo è attenta alle grandi tematiche del mondo contemporaneo, che vanno dal progresso creato dalla tecnologia e dalle scoperte scientifiche alle nuove sfide quali il multiculturalismo e la globalizzazione fino alle emergenze come il disagio giovanile, la guerra e la fame.
Vi è la necessità di approfondire queste tematiche all'interno della scuola, che, accanto al compito di trasmettere adeguate conoscenze in grado di preparare buoni professionisti, ha quello di formare persone capaci di vivere nel quotidiano i valori umani e civili e capaci di affrontare responsabilmente e positivamente i piccoli e grandi problemi che il mondo ci pone.
Negli anni scorsi abbiamo parlato della nostra memoria storica e delle nostre "radici"; abbiamo parlato della missione del docente, che ha il compito di custodire il bene più prezioso del mondo rappresentato dai giovani; abbiamo parlato della scuola italiana e di quella europea, dalle quali dipende lo sviluppo di una comunità solidale e forte; e ancora abbiamo parlato di solidarietà, e della scuola come luogo dove i valori del dialogo e dell'accoglienza devono germogliare, attecchire e crescere.
Quest'anno voglio proporvi il tema della legalità, ossia di quel valore fondamentale che è alla base della convivenza civile e di ogni democrazia e che è uno strumento per dare forza a chi è più debole, per garantire la giustizia sociale, per migliorare la qualità della vita di tutti.
I nostri punti di riferimento sono la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che nel 1948 sancì che "tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti", e che "essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in dignità e fratellanza"; sono la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la Costituzione repubblicana, cioè la nostra "legge delle leggi" che sancisce che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
Questi principi ispirano la nostra azione di rinnovamento della scuola perché proprio nella scuola voi ragazzi possiate imparare a passare dal concetto astratto dei valori e dei riferimenti alle regole ai comportamenti nella vita quotidiana.
La legge 53/2003 di riforma della scuola prevede infatti all'articolo 2, tra i principi fondanti, lo sviluppo delle capacità e delle competenze adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro; l'educazione ai principi fondamentali della convivenza civile; l'esercizio della responsabiltà personale e sociale; la valorizzazione delle capacità relazionali; il rafforzamento delle attitudini alla interazione sociale.
Bisogna quindi operare con coerenza all'interno del contesto normativo e per questo mi rivolgo a tutti voi, insegnanti, studenti, genitori, per annunciarvi una iniziativa di carattere simbolico che mi sta molto a cuore: una giornata dedicata alla legalità.
Una giornata che sia da stimolo a vivere nei nostri comportamenti quell'insieme di regole condivise che nascono dal rispetto degli altri e che diventano un "contratto sociale" per realizzare la migliore convivenza civile possibile. Ricordando che la legalità si realizza anche nei comportamenti e nei piccoli gesti quotidiani, nel rispetto dei propri compagni, nel rispetto delle strutture scolastiche che sono patrimonio di tutti, nel rispetto degli adulti, nel rispetto dell'ambiente. In questa giornata nelle scuole di tutta Italia, con una serie di eventi e di incontri, rifletteremo tutti insieme su questo valore profondo, chiamando a portare la loro testimonianza quanti ogni giorno operano per il rispetto della legalità e i parenti di coloro che nel nostro Paese hanno pagato con la vita la fedeltà alle istituzioni e alle leggi. L'appuntamento per questa prima Giornata della legalità è il 21 marzo 2006, inizio di Primavera...