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Popolazione scolastica:verso la stabilizzazione. L'incremento della leva scolastica, una maggiore iscrizione nelle scuole materne statali, l'innalzamento dell'obbligo d'istruzione e l'ingresso a scuola degli alunni stranieri, hanno permesso di azzerare il calo costante che si è registrato negli anni precedenti. Calo che negli ultimi 11 anni ammonta a circa un milione di alunni e studenti, pari al 12% dell'intera popolazione scolastica. Rispetto ai periodi precedenti si nota un'inversione di tendenza dello scenario che vedeva una maggiore crescita della popolazione scolastica nel Sud d'Italia e un sempre maggior decremento nel Nord. Tale fenomeno è dovuto solo in parte alla maggiore presenza di bambini e ragazzi stranieri nelle scuole del Centro - Nord (il 90% e il 10% al Sud). Nelle scuole elementari del Nord il maggior numero di presenze degli ultimi tre anni è dovuto anche a un rallentamento del calo demografico più consistente rispetto al Sud. Nella scuola secondaria superiore la popolazione scolastica subisce un leggero incremento da 2.350.575 alunni dell'anno scolastico 1998/99 a 2.357.665. La nuova legge sull'obbligo scolastico ha permesso il recupero di 30mila ragazzi, compensando il calo demografico che perdura nelle medie inferiori e superiori. Questi si sono orientati prevalentemente verso gli istituti professionali di stato, come si deduce chiaramente dai valori percentuali rappresentati nel prospetto sulla distribuzione degli alunni del primo anno di corso, in particolare si notano valori più alti nel Nord - Ovest e nelle Isole.
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