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Le retribuzioni del personale insegnante anni 1993-2001

Il presente lavoro contiene un’analisi sulla dinamica delle retribuzioni degli insegnanti, sviluppata secondo due diverse chiavi di lettura.
Nella prima parte si esamina l’evoluzione delle retribuzioni contrattuali negli anni 1993-2001.
Nella seconda si effettua una comparazione delle retribuzioni nazionali con quelle degli altri Paesi.
I punti di riferimento per l’analisi temporale sono rappresentati dai principi sulla struttura contrattuale e i criteri di determinazione delle retribuzioni definiti nel “Protocollo sulla politica dei redditi e dell’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo”, sottoscritto nel luglio 1993 dalle organizzazioni imprenditoriali, sindacali e dal governo.
Alla contrattazione nazionale di primo livello è affidato il compito di garantire il potere d’acquisto delle retribuzioni. I rinnovi contrattuali devono tenere conto dell'inflazione programmata, fissata dal governo nel Documento di Programmazione Economico Finanziario (D.P.E.F.).
Il secondo livello di contrattazione ha, invece, il compito di definire le erogazioni salariali oltre l’inflazione, legando gli incrementi ai risultati d’impresa in termini di produttività o redditività. A distanza oramai di oltre 8 anni dall’avvio del nuovo assetto retributivo, che per il comparto scuola copre l’arco di due intere stagioni contrattuali, è possibile tracciare un quadro riepilogativo ad ampio spettro sulla dinamica retributiva che ha caratterizzato l’importante segmento del pubblico impiego, rappresentato dagli insegnanti.
Una seconda direttrice d’analisi, come detto, è costituita dalla comparazione delle retribuzioni nazionali con quelle degli altri Paesi. Le informazioni sull’argomento sono desunte dal volume “Education At A Glance” pubblicato recentemente dall’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (O.C.S.E.).