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Direzione Generale dell'Istruzione Secondaria di I Grado
Circolare Ministeriale n. 13
Prot. n. 412
Roma, 17 gennaio 2000
Oggetto: Iniziative di formazione E.F. '99 - Azioni a supporto del personale direttivo e docente degli istituti comprensivi
Con la C.M. n. 227 del 30 settembre 1999, reperibile anche sul sito www.istruzione.it, questa Direzione Generale ha diffuso il documento "Le condizioni di successo dell'istituto comprensivo" che contiene alcune linee di orientamento per una migliore funzionalità di tali istituti.
La circolare si colloca sulla scia di precedenti azioni, anche di carattere amministrativo, che il Ministero ha posto in essere in questi anni per fornire agli istituti comprensivi quel sostegno che l'atipicità dei medesimi richiede.
In particolare essa rappresenta una prima divulgazione degli esiti del Progetto di ricerca-azione: "L'Istituto comprensivo sperimentale: laboratorio per l'innovazione" che ha coinvolto i 22 istituti comprensivi sperimentali e si è concluso nel giugno di quest'anno, il cui rapporto di ricerca è di imminente pubblicazione. Tale rapporto potrà costituire un ulteriore strumento per mettere a fuoco, sul piano pedagogico, didattico, organizzativo e dell'interazione con il contesto territoriale, le varie problematiche afferenti all'istituto comprensivo.
Quanto prima verrà inviato alle scuole anche un CD-Rom, prodotto nell'ambito della predetta iniziativa, che conterrà materiali utili per l'autoformazione di dirigenti e docenti.
Con la C.M. n.720 del 19.11.1997, sono state promosse anche iniziative di formazione a livello regionale, al fine di offrire il necessario supporto a tutti gli istituti comprensivi presenti sul territorio nazionale.
In un'ottica di continuità con le precedenti azioni, questa Direzione Generale intende ora dare avvio ad un nuovo ciclo del processo di formazione destinato al personale scolastico degli istituti comprensivi.
Nel quadro delle azioni previste si inserisce l'iniziativa predisposta dal D.D.G. del 10 novembre 1999, che, per meglio rispondere alle esigenze diversificate delle varie realtà territoriali, assegna i fondi necessari per la realizzazione dell'intervento formativo alle Sovrintendenze Scolastiche Regionali.
I destinatari
La formazione coinvolgerà:
- i dirigenti scolastici a capo degli istituti comprensivi, prioritariamente di quelli funzionanti a partire dal 1° Settembre 1999
- i docenti in servizio negli istituti comprensivi ( 3 per istituto).
Per quanto riguarda questi ultimi, il dirigente e il Collegio unitario vorranno privilegiare la partecipazione di quegli insegnanti che sono in grado di assicurare una continuità di servizio nella scuola, al fine di favorire una più ampia ricaduta dell'azione di formazione su tutto il personale dell'istituto.
Gli obiettivi
La formazione che si intende attivare si propone per i soggetti coinvolti i seguenti obiettivi:
Dirigenti scolastici
- Acquisire un quadro dettagliato degli elementi caratterizzanti l'istituto comprensivo e un'approfondita conoscenza degli aspetti organizzativi, pedagogici, curricolari, propri dei tre segmenti che attualmente lo compongono, premessa indispensabile per l'individuazione di processi organizzativi unitari.
- Elaborare strategie operative di direzione dell'istituto che si muovano nell'ottica di integrare le diverse professionalità in esso presenti (vedasi il punto "comunicazione interprofessionale" del citato documento "Le condizioni di successo dell'istituto comprensivo") e di instaurare rapporti costruttivi con gli EE.LL. e con altri soggetti, istituzionali e privati, operanti sul territorio.
Docenti
- Individuare strategie di intervento (e materiali applicativi) per migliorare i livelli di comunicazione tra i diversi gradi scolastici, condizione prioritaria per stabilire un clima organizzativo che esalti l'interazione positiva fra le varie componenti scolastiche e valorizzi tutte le competenze presenti all'interno dell'istituto.
- Creare un quadro di coerenze pedagogiche sul piano metodologico e valutativo in un'ottica di integrazione tra i vari segmenti dell'istituto comprensivo.
- Individuare forme flessibili di organizzazione dell'orario scolastico e di aggregazione degli alunni, funzionali all'attivazione di percorsi didattici personalizzati e all'ampliamento dell'offerta formativa.
- Produrre una prima ipotesi di progetto per l'autovalutazione d'istituto.
Le modalità organizzative
L'iniziativa, come previsto dalla direttiva n. 210 del 3 settembre 1999, potrà essere impostata secondo modalità organizzative diversificate e prevedere perciò non solo momenti seminariali, ma anche l'attivazione di sportelli informativi e di consulenza, la prestazione di assistenza tecnica, la creazione di reti di scuole per facilitare la comunicazione e lo scambio di esperienze, l'organizzazione di laboratori territoriali finalizzati, l'utilizzo di mezzi informatici per la raccolta e la diffusione delle migliori pratiche e altre modalità che risulteranno più rispondenti alle esigenze del territorio.
L'insieme delle azioni promosse dovrà comunque essere funzionale:
- al raggiungimento degli obiettivi sopra delineati;
- alla creazione di un sistema coerente di formazione-informazione in grado di assicurare, a livello regionale, un supporto continuativo agli istituti comprensivi;
- a dare impulso alla ricerca nelle aree di maggiore problematicità;
- ad aprire canali che consentano agli operatori scolastici di individuare e seguire personali percorsi di crescita professionale.
Si confermano inoltre le indicazioni fornite con la C.M. n. 496 dell'8.8.1997, in particolare per quanto attiene:
1. alle conferenze di servizio, alla loro articolazione e funzionalità;
2. alle funzioni e competenze dei Nuclei Operativi Regionali (NOR) degli Ispettori;
3. alle collaborazioni con altri enti o istituzioni culturali.
Disposizioni finali
Per la realizzazione dell'iniziativa ogni Sovrintendente scolastico regionale costituirà una struttura tecnica snella che si avvarrà della collaborazione degli ispettori del N.O.R., dell'Università, degli EE.LL., dell'IRRSAE e di altri soggetti operanti a livello regionale, ed individuerà un istituto comprensivo al quale affidare la gestione dei fondi di cui alla tabella allegata.
Alla struttura tecnica è attribuito il compito di predisporre un articolato progetto di formazione, per la cui attuazione saranno utilizzate:
- le competenze professionali dei docenti e dirigenti degli Istituti Comprensivi sperimentali che hanno partecipato al progetto nazionale di ricerca-azione: "L'Istituto Comprensivo sperimentale: laboratorio per l'innovazione";
- le esperienze significative maturate sul campo di docenti e dirigenti di istituti comprensivi da tempo presenti sul territorio.
Data l'importanza che una rilevazione sistematica di dati quantitativi e qualitativi concernenti le attività realizzate assume ai fini di una buona riuscita dell'intera iniziativa, il progetto di formazione dovrà contenere anche il piano delle azioni da attivare per il monitoraggio del percorso di formazione e la verifica e valutazione degli esiti.
Allo scopo di garantire a questo Ministero un flusso continuo di informazioni, si ravvisa l'opportunità che gli uffici competenti attuino tempestivamente le azioni specifiche previste per il monitoraggio e che i Nuclei Operativi Regionali degli Ispettori tecnici redigano:
- un rapporto intermedio, secondo schemi che saranno tempestivamente comunicati agli uffici competenti;
- un rapporto finale orientato anche alla rilevazione delle "pratiche migliori" che questo Ministero porterà a conoscenza di tutte le istituzioni scolastiche comprensive.
Questo consentirà di creare un circuito comunicativo virtuoso in grado di sostenere il processo innovativo di cui la presenza dell'Istituto comprensivo sul territorio è un esempio qualificato.
Gli uffici competenti, inoltre, invieranno il progetto di formazione ai Provveditori interessati e alla scrivente Direzione Generale-Div.1.
IL DIRETTORE GENERALE
- Alfonso Rubinacci -
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