lingue straniere.
Le azioni sono caratterizzate da scelte culturali che postulano la formazione in servizio come opportunità di un "apprendimento professionale per l'intero arco della vita".
In un'ottica di continuità con il modello organizzativo e metodologico positivamente sperimentato, le azioni di formazione prevedono:
- la localizzazione territoriale delle iniziative;
- la valorizzazione delle esperienze di formazione già realizzate dalle scuole nell'ambito di progetti nazionali specifici;
- la logica di rete, intesa come stile di lavoro dei gruppi sul territorio che si collocano come elementi moltiplicatori delle iniziative di formazione e come diffusori dei materiali prodotti;
- il ruolo attivo di docenti e di dirigenti scolastici nell'ideazione, progettazione, organizzazione, gestione e valutazione delle attività formative;
- l'interazione con esperti relatori, esperti consulenti, esperti nella conduzione dei gruppi di lavoro, esperti nella produzione di materiali multimediali;
- il monitoraggio dei processi e dei risultati
- la produzione di documenti e/o di altro materiale didattico da utilizzare nella prassi professionale;
- la diffusione dei "prodotti" ottenuti e la valorizzazione delle esperienze realizzate e delle competenze acquisite (uso di internet, distribuzione alle scuole dei materiali didattici).
I Progetti
I progetti promossi sono:
1."Formazione del personale docente e dirigente degli Istituti Comprensivi funzionanti dal 1° settembre 2000"
2. "L'organico funzionale nel processo di costruzione dell'autonomia scolastica"
3. "Poli di Documentazione regionali"
4. "Formazione per gli insegnanti di lingua straniera"
5. "Orientare nella scuola di base, una nuova prospettiva per la formazione orientativa"
Nelle schede che seguono vengono illustrate le linee progettuali, gli ambiti d'intervento e i destinatari di ciascuna azione. Si fa riserva di far pervenire successivamente più puntuali indicazioni operative.
1. Progetto "Formazione del personale docente e dirigente degli Istituti Comprensivi funzionanti dal 1° settembre 2000"
1.1 Motivazioni della proposta
-l'esigenza di rispondere ai bisogni di formazione del personale dirigente e docente che per la prima volta si trova ad agire in un istituto comprensivo:
-la valorizzazione degli esiti raggiunti nell'ambito di precedenti iniziative di formazione e del Progetto nazionale di Ricerca-azione "L'Istituto Comprensivo sperimentale: laboratorio per l'innovazione", i cui risultati sono stati diffusi con la CM n. 186 del 21/7/2000.
1.2 Ambiti di intervento e destinatari
L'azione di formazione e produzione di materiali su 3 aree tematiche (articolazione istituzionale, organizzazione didattica, organizzazione e gestione delle risorse) nei circa 2230 istituti Comprensivi di nuova istituzione coinvolgerà:
- i dirigenti scolastici, con attività finalizzate all'individuazione di soluzioni pedagogiche, organizzative e di gestione dei rapporti con il territorio, in un'ottica di continuità orizzontale e verticale;
- i docenti (uno per segmento scolastico), in attività finalizzate a sviluppare la loro professionalità di docenti di istituti comprensivi attraverso l'acquisizione di competenze (relazionali, specifiche, trasversali) funzionali alla progettazione e alla realizzazione di interventi educativo-didattici con forte carattere di continuità e di flessibilità.
1.3 Obiettivi
- acquisire competenze per elaborare strategie operative di direzione dell'istituto idonee a facilitare l'integrazione delle diverse professionalità e favorire l'attivazione di rapporti positivi con gli Enti Locali e altri organismi pubblici o privati del territorio;
- individuare strategie di intervento per migliorare i livelli di comunicazione tra i diversi gradi scolastici e stabilire un clima organizzativo che faciliti e valorizzi l'interazione costruttiva;
- aiutare a creare un quadro di coerenze pedagogiche sul piano metodologico e valutativo in un'ottica di integrazione e di continuità tra i vari segmenti dell'Istituto Comprensivo;
- individuare forme flessibili di organizzazione dell'orario scolastico e di aggregazione degli allievi, funzionali all'attivazione di percorsi didattici individualizzati e all'ampliamento dell'offerta formativa.
- elaborare strumenti per l'autoanalisi di istituto e l'autovalutazione allo scopo di procedere a eventuali azioni di miglioramento del servizio scolastico.
1.4 Risultati attesi
I soggetti coinvolti dovranno essere in grado di mettere a fuoco gli snodi fondamentali del funzionamento di un istituto comprensivo, considerato come un sistema unitario in grado di garantire continuità, coerenza e efficacia all'azione formativa.
In particolare i partecipanti dovranno aver acquisito competenze per:
- migliorare i livelli di comunicazione, all'interno e all'esterno della istituzione scolastica, per facilitare una progettualità condivisa e integrata;
- individuare forme di cooperazione del personale che configurino l'istituto comprensivo come sistema formativo, organizzato in funzione di obiettivi comuni (POF);
- riconoscere e/o elaborare modalità per la definizione condivisa degli obiettivi e di un percorso continuo di apprendimento calibrato sulle condizioni di partenza e le potenzialità degli allievi e per la scelta di criteri e modalità comuni di valutazione;
- progettare articolazioni del tempo scuola e aggregazioni degli allievi che consentano percorsi formativi individualizzati;
- attuare forme di autovalutazione di istituto.
1.5 Modalità organizzative
Il livello centrale:
- definisce le linee di indirizzo per gli interventi formativi;
- svolge un'azione di raccolta, valutazione e diffusione dei dati del monitoraggio sulla base dei rapporti redatti dai N.O.R (Nuclei Operativi Regionali).
Il livello regionale:
elabora, avvalendosi dei NOR, il piano regionale di formazione sulla base delle linee di indirizzo fornite a livello centrale, tenendo conto sia delle risorse presenti sul territorio (anche in termini di personale scolastico già formato in precedenti iniziative, in particolare dirigenti e docenti referenti del progetto di ricerca-azione "L'istituto Comprensivo Sperimentale: laboratorio per l'innovazione"), sia degli esiti di pregresse azioni di formazione realizzate a livello regionale e nazionale.
Gli esiti delle iniziative dovranno essere raccolti anche in pubblicazioni o materiali da mettere a disposizione dei poli di documentazione che verranno attivati sul territorio con uno specifico progetto ( vedi progetto 3).
1.6 Durata ed articolazione temporale
Il progetto ha durata annuale. Il percorso dovrà prevedere la realizzazione di tappe progressive significative per lo sviluppo e il consolidamento delle competenze.
1.7 Risorse finanziarie
I fondi stanziati per il progetto ammontano a £. 2.605.000.000, e sono stati affidati agli Uffici Scolastici Regionali secondo la ripartizione di cui alla tabella allegata (vedi allegato 1).
2. Progetto "L'organico funzionale nel processo di costruzione dell'autonomia scolastica"
2.1 Motivazione della proposta
Lo sviluppo delle competenze professionali dei dirigenti scolastici e dei docenti in riferimento alle opportunità che l'organico funzionale offre alla piena realizzazione dell'autonomia scolastica.
2.2 Ambiti di intervento e destinatari
Il progetto prevede attività di formazione rivolte a 1600 istituzioni scolastiche (scuole medie e/o istituti comprensivi), che rappresentano circa un terzo della totalità degli istituti di istruzione secondaria di 1° grado, in continuità con l'esperienza condotta nelle 68 scuole che nell'anno scolastico 1999/2000 hanno applicato un modello di organico funzionale (D.M. 71/99, D.M. 105/2000).
La formazione assume particolare rilevanza nel contesto degli istituti comprensivi nei quali l'organico funzionale della scuola media deve trovare le opportune forme di raccordo con quello già in atto per la scuola materna ed elementare.
L'iniziativa di formazione, volta ad affrontare le problematiche relative all'applicazione del nuovo modello organizzativo e alla sua ricaduta sul piano didattico, è indirizzata al dirigente scolastico e a due docenti per ciascuna scuola coinvolta.
2.3 Obiettivi
L'attività di formazione si prefigge di:
- focalizzare e approfondire i punti di criticità emersi durante l'esperienza precedentemente condotta da sessantotto istituzioni scolastiche;
- progettare linee di sviluppo per la creazione di nuovi modelli organizzativi che si avvalgano delle potenzialità offerte dall'organico funzionale per il pieno esercizio dell'autonomia;
- sostenere processi di innovazione per la costruzione di percorsi didattici anche a carattere modulare;
- produrre materiali e strumenti per la successiva diffusione delle esperienze, anche avvalendosi dei poli per la documentazione costituiti a livello regionale con uno specifico progetto( vedi progetto 3).
2.4 Risultati attesi
Al termine del percorso formativo si prevede che:
- sia acquisita piena consapevolezza del quadro normativo di riferimento e dei processi da attivare per l'attuazione dell'autonomia supportata dalla dotazione di un organico funzionale;
- siano individuati percorsi didattici utili allo sviluppo di strategie flessibili di apprendimento;
- siano prodotti materiali strutturati per la diffusione delle esperienze.
2.5 Modalità organizzative
Il Progetto viene attuato sul territorio nazionale con la collaborazione di 40 scuole polo (da una a cinque in ogni regione in rapporto al numero delle istituzioni scolastiche). Ad ognuna delle scuole polo faranno capo 40 istituzioni scolastiche (scuole medie e/o istituti comprensivi) che svilupperanno le loro attività in incontri seminariali (almeno tre, per complessive 28 ore di formazione)
Per il supporto dell'iniziativa sono previste due strutture:
- un Gruppo di Coordinamento Nazionale con compiti di elaborazione delle linee guida, assistenza ai gruppi di coordinamento regionale, raccolta, valutazione e diffusione dei dati del monitoraggio;
- un Gruppo di Coordinamento Regionale con compiti di: organizzazione delle attività di formazione a livello locale, secondo i criteri che saranno indicati dalle linee guida; monitoraggio e facilitazione della comunicazione tra le scuole coordinate e diffusione delle esperienze, con il ricorso ai Poli di Documentazione (vedi progetto 3).
2.6 Durata e articolazione temporale
Il progetto, di durata annuale, potrà essere seguito da una progressiva estensione di attività di formazione rivolte alle rimanenti istituzioni scolastiche anche in sede di applicazione e verifica delle ipotesi progettuali individuate.
2.7 Risorse finanziarie
Sono stati disposti stanziamenti:
- per gli Uffici Scolastici Regionali per le attività delle scuole polo e per il monitoraggio, per complessivi L. 3.180.000.000 (vedi allegato 2);
- per la "Scuola media di Piazza San Ponziano" di Lucca per le attività seminariali nazionali e per il funzionamento del Gruppo di Coordinamento Nazionale per complessivi L.120.000.000
Stanziamento complessivo L. 3.300.000.000
3. Progetto "Poli di Documentazione regionali"
3.1 Motivazione della proposta
La piena attuazione dell'autonomia scolastica, la crescita quantitativa e qualitativa degli istituti comprensivi e l'introduzione dell'organico funzionale in un numero limitato di scuole hanno fatto emergere bisogni di formazione cui è necessario rispondere in maniera diffusa, sia intervenendo con specifiche iniziative sia mettendo in comune gli esiti di esperienze realizzate sul territorio con la creazione di un servizio organizzato.
Il sistema di documentazione e comunicazione, una volta strutturato sul territorio, consentirà alle scuole e ai dirigenti scolastici e docenti di confrontare esperienze e realizzare forme di scambio e supporto per la soluzione di problemi ricorrenti. Inoltre il sistema favorirà l'individuazione di strategie atte a migliorare progressivamente la qualità del servizio, anche in un'ottica di gestione autonoma da parte dei singoli soggetti della propria formazione professionale.
3.2 Ambiti d'intervento e destinatari
Le esperienze maturate hanno messo in luce che alcune aree tematiche sono particolarmente rilevanti per il funzionamento degli istituti comprensivi e delle scuole medie coinvolte nel processo di rinnovamento determinato dalla progressiva attuazione dell'autonomia.
L'articolazione istituzionale, l'organizzazione didattica, la strutturazione curricolare, l'organizzazione e la gestione delle risorse (con attenzione anche agli ambiti di lavoro del direttore amministrativo), l'organico funzionale, costituiscono pertanto le aree su cui appare opportuno focalizzare l'attività di documentazione.
I destinatari dell'azione di formazione tesa a fornire le competenze necessarie alla strutturazione e alla gestione dei poli di documentazione sono i dirigenti scolastici e i docenti referenti degli istituti comprensivi che costituiscono la rete dei 18 poli regionali.
Destinatario finale del progetto, in quanto fruitore del sistema che si andrà ad attivare è, in via prioritaria, il personale della scuola di base, ma il servizio, previe opportune intese, si offre a chiunque sia coinvolto nella definizione delle politiche formative del territorio.
3.3 Obiettivi
Creare poli regionali di documentazione, con l'istituzione di siti web dedicati, attraverso un'attività di ricerca, analisi, valutazione, selezione e classificazione di esperienze svolte sul territorio (anche nell'ambito dei progetti regionali a sostegno degli Istituti Comprensivi, attuati a seguito delle CM 720/97 e 13/99, e del progetto di ricerca-azione "L'istituto comprensivo sperimentale: laboratorio per l'innovazione"), da realizzare all'interno di un percorso formativo, che preveda anche lo sviluppo delle competenze necessarie per aprire e per gestire un sito.
3.4 Modalità organizzative
Le linee generali d'intervento saranno definite a livello centrale da un Gruppo di lavoro.
Ogni Ufficio Scolastico Regionale identificherà, con la collaborazione del NOR, gli istituti comprensivi che costituiranno il polo regionale di documentazione, nel numero indicato nella tabella allegata (allegato 3), scegliendoli prioritariamente tra quelli sperimentali.
Nell'ambito del polo regionale è individuato un istituto capofila al quale sono affidati i fondi per la realizzazione dell'iniziativa.
Il polo è incaricato della raccolta della documentazione relativamente alle 5 aree tematiche indicate al precedente punto 3.2.
L'Ufficio Scolastico Regionale, avvalendosi della collaborazione del NOR e del dirigente scolastico della scuola capofila, redigerà un progetto di formazione finalizzato a sviluppare le competenze necessarie per l'attivazione e la gestione di un polo regionale di documentazione, in accordo con le linee di indirizzo che verranno fornite da questa Direzione Generale.
3.5 Risultati attesi
Il lavoro di ricerca e classificazione dovrà condurre alla raccolta di un complesso di informazioni che, rispecchiando il quadro nazionale di funzionamento degli istituti comprensivi e documentando le esperienze realizzate in materia di organico funzionale e altri processi innovativi attivati dalle scuole dell'autonomia, sia in grado di fornire ipotesi di soluzione ai problemi ricorrenti.
3.6. Durata ed articolazione temporale
L'attività si articolerà in due fasi; la prima finalizzata all'acquisizione delle competenze necessarie alla gestione di un polo di documentazione attraverso un lavoro di ricerca sul campo; la seconda dedicata alla realizzazione del servizio sul territorio e alla validazione del sistema.
3.7 Risorse finanziarie
I fondi stanziati per il progetto, che ammontano a £. 656.000.000, sono stati affidati agli Uffici Scolastici Regionali secondo la ripartizione di cui alla tabella allegata (vedi allegato 3).
4. Progetto "Progetto di formazione per i docenti di lingua straniera"
4.1 Motivazione della proposta
Favorire lo sviluppo di nuove competenze professionali nei docenti di lingua straniera impegnati nell'insegnamento curricolare e sperimentale sensibilizzandoli alle innovazioni che caratterizzano l'insegnamento non curricolare della seconda lingua comunitaria introdotto con la Legge n.440/97.
4.2 Ambiti di intervento e destinatari
Il Progetto di formazione, che si colloca nell'ambito delle azioni promosse per il potenziamento e la diffusione degli effetti positivi delle innovazioni del progetto "Lingue 2000" (cfr lettera circolare n. 252 del 9 novembre 2000 diramata dal Coordinamento Nazionale per l'Autonomia, punto B.2), prevede attività rivolte a circa 2000 docenti di lingua straniera (circa il 10% del totale) impegnati nell'insegnamento curricolare e in quello sperimentale ex art. 278 D.L.vo 297/94.
Il percorso formativo è rivolto essenzialmente ai docenti non coinvolti nelle azioni del Progetto Lingue 2000 e interessati a verificare la possibilità di estendere all'insegnamento curricolare le innovazioni introdotte nell'insegnamento non curricolare.
4.3 Obiettivi
L'attività di formazione nel suo complesso tende a sviluppare e/o consolidare nei docenti capacità per:
- individuare descrittori dei livelli di capacità e di competenze da fare acquisire agli allievi relativamente ai livelli A1 e A2 indicati nel repertorio delle "Linee guida", tratto con adeguamenti dal "Quadro comune europeo di riferimento" del Consiglio d'Europa;
- progettare percorsi specifici per le abilità linguistiche individuate, delineando per ogni modulo le competenze in uscita;
- elaborare prove oggettive di verifica coerenti con i descrittori di competenze assunti e con il tipo di abilità da potenziare per misurare i livelli di competenza degli allievi, anche progettando attività propedeutiche all'acquisizione di una certificazione esterna al termine del triennio;
- avvalersi con sistematicità delle risorse tecnologiche e di materiali multimediali adeguati all'età.
4.4 Risultati attesi
Al termine del percorso formativo i docenti dovranno:
- avere acquisito piena consapevolezza degli elementi metodologici e didattici di forte innovazione da trasferire nelle pratiche didattiche delle lingue curricolare e sperimentale;
- sapersi orientare nelle innovazioni metodologico-didattiche introdotte dai documenti di riferimento europei (Quadro Comune Europeo, Portfolio, ecc.);
- saper individuare strategie didattiche utili ad una più puntuale progettazione di percorsi di apprendimento modulari;
- essere in grado di predisporre strumenti adeguati e documentabili per misurare i livelli di competenza linguistico-comunicativa raggiunti dai singoli alunni;
- aver acquisito un atteggiamento positivo verso l'uso sistematico delle nuove tecnologie nell'insegnamento/apprendimento della seconda lingua straniera;
- essere in grado di produrre materiali didattici spendibili nella comune prassi didattica.
4.5 Modalità organizzative
Il Progetto di formazione viene attuato su tutto il territorio nazionale attraverso 100 corsi di formazione distribuiti a livello regionale in relazione al numero dei docenti (vedi allegato 4).
Ogni corso di formazione sarà rivolto ad un massimo di 20 docenti e avrà una durata complessiva di 30 ore.
Per lo svolgimento delle attività di formazione ci si avvarrà delle medesime strutture realizzate sul territorio per il Progetto "Lingue 2000" e della rete di operatori già opportunamente formati.
Per il supporto dell'iniziativa è previsto un Gruppo di Progetto Nazionale, operante presso la Direzione Generale Istruzione di I grado, con compiti di elaborazione delle linee del progetto, comprese quelle per la realizzazione del monitoraggio.
4.6 Durata
Il Progetto di formazione è di durata annuale.
4.7 Risorse finanziarie
Per l'attività di formazione è stato disposto uno stanziamento di £ 1.200.000.000 a favore degli Uffici Scolastici Regionali, secondo la ripartizione di cui alla tabella allegata (vedi allegato 4).
5. PROGETTO "Orientare nella scuola di base, una nuova prospettiva per la formazione orientativa"
- Sviluppo del Progetto Orientamento (D.M. 31/10/1996)
- Promozione e formazione dei dirigenti e docenti per l'attivazione di "percorsi orientamento" nella scuola.
5.1 Motivazione della proposta
- la richiesta delle scuole medie e istituti comprensivi di proseguire il progetto Orientamento;
- la domanda di formazione per dirigenti e docenti in tema di orientamento in relazione anche alle innovazioni previste dal D.P.R. n. 275/99 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59);
- l'attivazione di "servizi orientamento" in seguito all'innalzamento dell'età dell'obbligo scolastico (Legge n. 9/1999) e all'introduzione dell'obbligo formativo (Legge n. 30/2000).
5.2 Ambiti di intervento e destinatari
Il progetto prevede interventi a vari livelli:
- docenti, con attività di formazione;
- dirigenti, con attività di valutazione delle esperienze attivate in tema di orientamento a livello di istituto e/o di area territoriale;
- docenti con funzioni obiettivo o con incarichi relativi all'orientamento per l'attivazione di "servizi orientamento".
5.3 Obiettivi
- promuovere lo sviluppo di progetti a livello d'istituto in tema di orientamento formativo;
- organizzare attività di formazione per dirigenti e docenti in tema di orientamento.
5.4 Modalità organizzative
Il Progetto prevede due tipi di attività:
a) valutazione: tramite iniziative di verifica in situazioni campione degli esiti del Progetto Orientamento (D.M. 31/10/1996)
b) formazione: attraverso seminari, convegni e/o corsi di formazione per dirigenti scolastici e docenti, in tema di orientamento formativo.
La promozione, lo sviluppo e la "tenuta" dell'intero progetto sarà garantita pertanto da:
- un gruppo di lavoro nazionale con compiti di promozione e di coordinamento, formato da funzionari della Direzione Generale, ispettori, docenti universitari, dirigenti e docenti, in un numero non superiore a 15-20 membri.
- 2 sottogruppi del Gruppo di Lavoro nazionale, ciascuno formato da rappresentanti delle varie componenti con il compito di seguire una delle due attività (valutazione/valorizzazione, formazione). A livello decentrato ogni sottogruppo si riferirà a scuole medie e a istituti comprensivi differenti in modo da favorire la partecipazione di più scuole.
- un gruppo di valutatori esterni (max 3 persone) per il monitoraggio dell'intero progetto. I valutatori esterni a loro volta potranno avvalersi delle competenze di collaboratori locali da scegliersi presso gli Uffici Scolastici Regionali, gli IRRSAE, le Università
5.5 Risultati attesi
Il Progetto mira ad ottenere i seguenti risultati:
a)una documentazione delle esperienze realizzate dalle scuole per effetto del Progetto Orientamento (D.M. 31/10/1996);
b)l'implementazione delle situazioni formative realizzate nelle scuole;
c)la formazione di dirigenti scolastici e di docenti in tema di orientamento per il collegamento con le scuole superiori e con il territorio.
5.6 Durata ed articolazione temporale
Il Progetto si articolerà in due moduli di attività che prevedono momenti comuni e momenti di lavoro paralleli.
5.7 Risorse finanziarie
Per il progetto sono state stanziate £. 300.000.000 affidate alla scuola media "Griffini" di Casalpusterlengo (Lodi), responsabile del coordinamento tecnico-organizzativo.
Diffusione del piano e collegamento con altre iniziative pregresse
Il Piano delle azioni di formazione in servizio, a. sc. 2000/2001, sarà oggetto di approfondimento nel corso di un Convegno nazionale, previsto per il mese di gennaio 2001, che ne evidenzierà gli elementi di continuità con alcune delle iniziative già realizzate dalla Direzione Generale dell'Istruzione Secondaria di I grado.
Si fa riferimento, in particolare, ai progetti nazionali promossi e realizzati in collaborazione con reti di scuole, università e centri di ricerca (Progetto Copernico, Il Novecento e la storia, Interfaccia scuola, Netform, Il clima organizzativo, Progetto di Ricerca-Azione" L'Istituto Comprensivo sperimentale: laboratorio per l'innovazione").
Si fa riserva di inviare ai poli di documentazione i materiali didattici prodotti nell'ambito delle diverse attività realizzate, quale prima dotazione dei poli stessi.
Monitoraggio e valutazione dei progetti
Un elemento di qualità comune a tutte le iniziative che la Direzione Generale intende intraprendere è rappresentato dal monitoraggio e dalla valutazione delle singole azioni in termini di efficacia e di efficienza.
Il monitoraggio, finalizzato alla predisposizione di eventuali interventi correttivi in itinere e all'acquisizione di elementi di conoscenza per l'attuazione dell'azione finale di valutazione, si configura come:
- monitoraggio del processo
- monitoraggio dei risultati
Il monitoraggio del processo segue l'andamento delle attività e accerta la corrispondenza al percorso programmato e agli obiettivi perseguiti delle azioni poste in essere
Il monitoraggio dei risultati verifica, in modo sistematico e strutturato, i risultati complessivi dell'intervento attuato relativamente agli esiti formativi dei partecipanti, ai prodotti realizzati e alla ricaduta sui processi organizzativi delle scuole e sull'azione didattica.
In ambito territoriale il monitoraggio si attua con modalità e strumenti definiti autonomamente sulla base di parametri generali di riferimento atti a garantire omogeneità nella raccolta dei dati e nella loro elaborazione.
Nell'affidare i fondi alle scuole per la realizzazione delle diverse attività, si dovrà tener conto che le somme assegnate a ciascun Ufficio sono comprensive delle spese per il monitoraggio.
Al livello nazionale è affidato il compito di individuare i parametri generali di riferimento utili per lo svolgimento dell'azione di monitoraggio e di valutare l'efficacia complessiva dell'azione di formazione promossa, pur nelle sue articolazioni settoriali.
Considerato che la formazione assume un ruolo determinante nei processi innovativi in atto e che il miglioramento del servizio scolastico passa attraverso la crescita professionale degli operatori della scuola, si confida nella consueta collaborazione per la realizzazione delle iniziative di formazione.
Il presente documento è reperibile nella sezione News del sito di questo Ministero www.istruzione.it.
IL DIRETTORE GENERALE
Alfonso Rubinacci
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