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Diritto allo studio e pari opportunità

Per favorire la frequenza scolastica da parte di tutti, lo Stato italiano prevede sostegni, servizi e provvidenza varie affinché ognuno possa realizzare il proprio diritto personale all'istruzione.
La legge ha previsto che il servizio scolastico si articoli secondo i bisogni degli alunni proprio per realizzare il diritto allo studio di ciascuno.
Le norme prevedono sostegni per alunni disabili, scuole ospedaliere, interventi per alunni stranieri, interventi nelle aree a rischio di dispersione scolastica e devianza minorile o altri specifici servizi finalizzati ad assicurare ad ognuno il diritto all'istruzione sancito dalla Costituzione.
Alcune materiali misure di sostegno (esempio, borse di studio, gratuità di servizi, libri di testo, assegni, trasporti scolastici, ecc.) si prefiggono di conseguire una condizione di parità e di uguaglianza di opportunità per tutti.
Per sostenere il diritto allo studio vi sono interventi finanziari o altre misure di sostegno messe in atto sia a livello nazionale (Ministero) che territoriale (Regioni ed Enti locali).

Il Ministero della Pubblica Istruzione, sulla base di appositi finanziamenti previsti dalla legge, assegna ogni anno agli Uffici scolastici regionali fondi da ripartire tra le istituzioni scolastiche del territorio per borse di studio e assegni per la gratuità o la semigratuità dei libri di testo.
Le borse di studio vengono assegnate ad alunni di scuola statale e paritaria in base alle condizioni economiche della famiglia di appartenenza.
Gli assegni per la gratuità o semigratuità dei libri di testo vengono concessi, in base alle condizioni economiche, agli alunni meno abbienti di scuola secondaria di I grado (ex-scuola media) e a quelli della secondaria superiore. Il reddito annuo della famiglia non deve superare i 15.493 euro (30 milioni delle vecchie lire).
Non sono previsti assegni per i libri di testo della scuola primaria in quanto in questo settore opera la totale gratuità dei libri.
Leggi regionali per il diritto allo studio

Tra le funzioni delle Regioni vi è quella del diritto allo studio che si realizza con strutture, servizi e attività destinate a facilitare, mediante erogazioni e provvidenze in denaro o mediante servizi individuali o collettivi, a favore di alunni di scuole pubbliche e private, l'assolvimento dell'obbligo nonché, per gli studenti capaci e meritevoli, la prosecuzione degli studi.
Ogni regione si è data nel tempo una propria legge regionale per il diritto allo studio, eventualmente aggiornata alla luce di nuove esigenze e valutazioni sopravvenute.
Queste leggi regionali sono notevolmente differenziate tra loro.
Per una migliore conoscenza si consiglia di accedere ai siti web della propria regione.




aggiornato: 02/03/2010
 
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