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Le novità del mese di  APRILE 2007
 

 
Presentazione dei documenti di avvio del processo di revisione delle 'Indicazioni Nazionali'
Allegati  
Come è noto, il Ministro della P.I. ha avviato il processo di revisione delle attuali 'Indicazioni Nazionali' per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione. Si tratta di un processo che prevede due principali fasi. La prima è a breve termine, e nasce dall'esigenza di superare l'attuale fase di provvisorietà, consentendo alle scuole di disporre un quadro di riferimento definito già a partire dal prossimo anno scolastico. La seconda è invece posizionata nel medio periodo, dopo che il nuovo testo sarà stato validato dall'esperienza.

In questo modo si intende raggiungere un duplice obiettivo.
In primo luogo dare una concreta risposta alle attese del mondo della scuola, che si aspettava in tempi rapidi il superamento di una situazione di incertezza legata alla provvisorietà del testo delle 'Indicazioni' lasciate in eredità dal precedente Governo e che auspicava un maggior riconoscimento della propria autonomia progettuale. Le 'Indicazioni' che si intende varare saranno molto attente a non ledere tale autonomia, ma a valorizzarla al massimo. Ma, come molti hanno fatto notare, una revisione condotta in tempi brevi porta con sé il rischio di non favorire la partecipazione e il giusto protagonismo degli insegnanti, dei dirigenti, dei soggetti associativi, delle forze sociali.
Pur senza voler nascondere le difficoltà, si pensa però che tale rischio possa essere evitato grazie alla metodologia che si è deciso di adottare, che prevede un secondo momento di revisione delle 'Indicazioni', dopo un anno della loro messa alla prova dell'aula. In altre parole, come più volte è stato detto, si rinuncia alla 'Grande Riforma', che ha bisogno di tempi di elaborazione troppo lunghi e che finisce per invecchiare prima di realizzarsi, in favore di un processo costante di innovazione, fatto da piccoli passi concreti di miglioramento. Ed è questo il secondo obiettivo: cambiare il modo di fare riforme, rendere l'innovazione azione costante, fare dell'insegnamento una pratica ricca di riflessività e di ricerca. Avviare un processo di riforma graduale apre alla più larga partecipazione, che non si esaurisce nel momento del dibattito preliminare, ma si sviluppa lungo tutto il percorso della loro messa alla prova e si svolge in dialogo costante con la quotidianità del lavoro didattico ed educativo. Questa scelta porta necessariamente con sé l'impegno del centro di fornire un adeguato sostegno all'innovazione, di garantire un costante monitoraggio, di valorizzare le buone pratiche e di correggere gli inevitabili punti di debolezza. Agendo in questo modo si capisce che il testo delle Indicazioni che a breve verrà messo a disposizione delle scuole e alla prova dell'esperienza non avrà la pretesa di essere esaustivo né quella di sfidare il tempo, ma sarà, molto più concretamente, uno strumento di lavoro a disposizione della scuola.

La Commissione Nazionale che è stata insediata ha, al momento, elaborato due documenti di carattere generale, il primo ('Cultura, scuola, persona') finalizzato a delineare la cornice culturale entro la quale si svolge l'azione educativa e didattica della scuola; il secondo ('Il curricolo nella scuola dell'autonomia') di carattere pedagogico-didattico, indirizzato a delineare l'idea di scuola, quale oggi si presenta nel nuovo quadro dell'autonomia.
I due testi di indirizzo sono stati sottoposti all'analisi dei principali soggetti culturali e professionali che operano nel mondo dell'istruzione e della ricerca, che si sono espressi attraverso numerose audizioni e produzione di propri documenti, fornendo alla Commissione importanti elementi di riflessione. Pur apprezzando l'apporto dei diversi soggetti interpellati, con i quali si intende mantenere un dialogo costante, appare indispensabile fornire a tutti gli insegnanti e i dirigenti scolastici la più completa informazione sull'evoluzione dei lavori in corso. Anche se c'è la consapevolezza dei tempi ristretti di questa prima fase, si desidera comunque favorire la riflessione che dirigenti e docenti potranno sviluppare nelle più diverse modalità ritenute utili, a livello di istituzione scolastica, di reti di scuole, o in altro modo.

Oltre a rendere disponibili sul sito tali documenti, insieme all'intervento svolto dal Ministro della P.I. al citato Convegno, vengono ora trasmessi alle istituzioni scolastiche, con l'intento di favorire una riflessione larga e partecipata, nelle modalità che più saranno ritenute opportune e praticabili. Inoltre, come parte di una più ampia strategia di promozione del dibattito e di collaborazione con le istituzioni scolastiche, le comunità scientifiche e professionali, l'associazionismo, nei prossimi giorni verrà aperto un forum.






aggiornato: 02/03/2010
 
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