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LABEL 2001
I progetti del
settore formazione
professionale e
continua
Prefazione
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Ufficio Centrale OFPL - in conformità con le disposizioni dettate dalla Commissione Europea si è attivato per promuovere, diffondere e implementare il “Riconoscimento europeo a progetti e attività innovativi nel campo dell’apprendimento e dell’insegnamento delle lingue straniere nei Paesi dell’Unione Europea”; tale riconoscimento viene conferito, dal 1998, da giurie nazionali a progetti che rispondano ai requisiti concordati in sede europea.
Per realizzare una effettiva unione di Stati è necessario che, all’interno della Commissione Europa, sia raggiunto un
maggiore livello di conoscenza delle lingue dei vari Paesi onde permettere una sempre maggiore libertà di circolazione dei
cittadini europei sia per scopi turistici che di lavoro, diritto previsto, tra l’altro, dall’art. 18 del trattato CE "di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri".
La libera circolazione dei cittadini sul territorio dell’Unione è uno dei principi fondamentali dell’integrazione europea, coerente con gli obiettivi per la realizzazione di uno spazio economico, sociale e politico integrato.
Fondare “l’unione nella diversità” è tra gli obiettivi principali sia a livello europeo che mondiale. La costruzione di questo percorso prevede la rimozione di ogni barriera alla mobilità nonché l’implementazione delle abilità e delle competenze della forza lavorativa europea, attraverso una maggiore conoscenza linguistica.
In relazione agli attuali progressi in tema di integrazione, di cambiamenti tecnologici e di globalizzazione, si evidenzia
l’importanza di conoscere le diverse realtà culturali per lo sviluppo di un mercato europeo del lavoro, per il raggiungimento di obiettivi condivisibili dal sistema economico europeo e dall’estensione di più ampi spazi di occupabilità, per una dimensione europea di istruzione e formazione.
Infatti quanto più forte è sentita l’esigenza di ampliamento delle competenze, tanto più chiaro è il messaggio di acquisire
nuove metodologie linguistiche; ciò consentirà una migliore comunicazione, in un contesto non solo sociale ma coerente e
applicabile ai vari settori professionali.
A questo obiettivo mirano numerosi progetti della Commissione Europea riguardanti la diffusione e l’apprendimento delle
lingue, la cui conoscenza è uno strumento di evoluzione personale e di comprensione interculturale, per poter godere dei diritti conferiti dalla cittadinanza europea.
La Commissione promuove e conduce fin dal 1990 numerosi progetti a favore dell'apprendimento delle lingue nel quadro di
programmi come: “Lingua - Socrates - Leonardo da Vinci”, attraverso l’acquisizione di competenze linguistiche con
orientamento professionale mediante progetti pilota transnazionali e programmi di scambio, conferendo priorità alle lingue comunitarie meno diffuse, meno apprese e insegnate.
Molteplici i Progetti orientati a diffondere la formazione professionale continua; quelli volti a promuovere una migliore attività legata al sistema formativo e all’istruzione e varie le modalità di apprendimento (Internet, i nuovi strumenti informatici, la formazione a distanza, l’e-learning ecc.).
I diversi settori professionali, commerciali ecc. si avviano verso una profonda riorganizzazione e addestramento delle risorse umane attuali, è inevitabile quindi la creazione di ulteriori canali di approfondimento per una efficace comunicazione con interlocutori e partner commerciali di altri paesi.
Ciò può avvenire attraverso il superamento delle difficoltà oggettive e a seguito di un forte riconoscimento e una grande
disponibilità da parte dei cittadini ad apprezzare la necessità di poter comunicare a livello non solo europeo.
Il processo di cambiamento è sempre molto lento; accelerare i tempi e le modalità di accesso è uno degli obiettivi principali, che questo Ministero intende perseguire. Da una attenta analisi sui fabbisogni aziendali è emerso come all’interno delle imprese, i corsi di lingua sono spesso poco specifici, talvolta non accompagnati da valutazioni in itinere o a fine corso.
Esempi di audit linguistici in azienda cominciano a essere segnalati, ma si tratta ancora di casi piuttosto sporadici, che
tendono a diffondersi ma che non sono ancora entrati a pieno titolo nella cultura d’impresa.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in una politica di diffusione dell’informazione e pubblicizzazione di varie iniziative, attraverso una attenta analisi dei risultati emersi dalle passate edizioni del “Label Europeo”, vuole evidenziare l’impatto positivo di tale attività a livello nazionale ed europeo.
L’impegno si è rivolto soprattutto allo studio metodologico e alla diffusione di buone pratiche:
- nel settore della formazione professionale e continua;
- in aree territoriali in cui agiscono programmi di sviluppo locale;
- attraverso la programmazione dei Fondi Strutturali, sistema di formazione permanente con particolare attenzione alle competenze informatiche, linguistiche, capacità e competenze trasversali.
L’obiettivo è quindi quello di stimolare un ampliamento delle competenze linguistiche, attraverso ricerche sul mercato del
lavoro e dei fabbisogni aziendali, settoriali e territoriali, promuovere metodi e materiali didattici innovativi attraverso scambi transnazionali tra allievi, formatori e operatori di organizzazioni del mercato del lavoro.
Coerentemente con gli obiettivi descritti, la Giuria del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Ucofpl, con l'assistenza tecnica dell'Isfol, ha valutato i progetti candidati al Label Europeo, edizione 2001.
Rispetto alle precedenti edizioni i progetti presentati hanno dimostrato un diverso livello di qualità nella strutturazione, una consapevolezza delle diversificate esigenze del territorio, una maggiore attenzione agli utenti e al fabbisogno delle imprese nonché un più ampio e migliore utilizzo di quelle tecnologie e metodologie di innovazione e trasferibilità, che costituiscono il criterio principe per l'acquisizione del Label.
E’ di rilevante importanza, nel corso di quest’ultima edizione, la presenza di progetti finalizzati allo studio della lingua italiana per stranieri, che evidenzia la consapevolezza di vivere in una società plurilinguistica e multiculturale, sia nell'ambito lavorativo che formativo.
Con l’ausilio di iniziative come il LABEL si auspica di raggiungere l’obiettivo di considerare le altre lingue non più
"straniere", ma semplicemente "diverse" dalla nostra lingua madre, che sono espressione di un altro paese e di un'altra
cultura, ma anche uno strumento di comunicazione e di integrazione europea.
Vera Marincioni
Dirigente del Ministero del Lavoro e P.S. - Ucofpl
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