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Programmi operativi - Ambienti per l'apprendimento

PON "Ambienti per l'apprendimento" FESR
Testo riprogrammato a seguito della Decisione C(2011) 9865 del 21 dicembre 2011
A titolarità del MIUR
approvato dalla Commissione Europea con decisione C(2007) 3878 del 7 agosto 2007.
Autorità di Gestione: direzione Generale per gli Affari Internazionali- Ufficio IV Risorse previste 2007-2013: euro 495.309.830,00. Cofinanziata dallo Stato italiano (50%) e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Regioni coinvolte: le regioni dell'Obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia)
Beneficiari: le istituzioni scolastiche (infrastrutture, laboratori, tecnologie, reti)
Il Programma Operativo Nazionale "Ambienti per l'apprendimento" per il periodo di programmazione 2007–2013 è gestito dall' ufficio IV della Direzione Generale per gli Affari Internazionali del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Prevede il coinvolgimento circa 4.000 istituti delle regioni Obiettivo Convergenza per la realizzazione di nuovi laboratori tecnologici e didattici e per interventi per l'adeguamento e la sicurezza delle strutture scolastiche, con riguardo anche alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico.
La crescita economica e sociale delle Regioni dell'Obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) non può prescindere da un investimento sul capitale umano, ovvero dal miglioramento delle competenze e delle conoscenze della popolazione giovanile e adulta dei territori. L'inadeguatezza dei livelli di apprendimento dei giovani e della popolazione adulta è, infatti, una delle cause della scarsa competitività del mercato del lavoro e di persistente stagnazione produttiva.
Per colmare il deficit di sviluppo delle Regioni dell'Obiettivo Convergenza occorre, quindi, attuare una strategia unitaria, che punti a migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione.
Il Programma Operativo Nazionale "Ambienti per l'apprendimento" si propone di innalzare la qualità del servizio, migliorando le infrastrutture scolastiche, le attrezzature didattiche e i laboratori.
Un sistema scolastico più dinamico e flessibile in grado di coinvolgere gli utenti a rischio richiede, infatti, una integrazione ed aggiornamento dei laboratori e delle tecnologie didattiche.
Obiettivi:
  • Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche;
  • Incrementare il numero dei laboratori per migliorare l'apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche;
  • Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l'ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici;
  • potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelli finalizzati alla qualità della vita degli studenti;
  • Promuovere la trasformazione delle scuole in centri di apprendimento polifunzionali accessibili a tutti;
  • Potenziare gli ambienti per la l'autoformazione e la formazione degli insegnanti;
  • Migliorare l'efficienza, efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli stessi;
  • Migliorare e sviluppare forme e contenuti dell'informazione e pubblicizzazione del programma, degli interventi e dei suoi risultati

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Testo riprogrammato a seguito della Decisione C(2011) 9865 del 21 dicembre 2011
Testo integrato con la modifica dei Piani finanziari in attuazione della Delibera CIPE 1/2011 "Iniziative di accelerazione e riprogrammazione dei Programmi Comunitari 2007/2013" approvati con Decisione C(2011) 9865 del 21 dicembre 2011 recante modifica della Decisione C(2007)3878 che adotta il programma operativo nazionale "Ambienti per l'Apprendimento" per l'intervento comunitario del Fondo europeo di sviluppo regionale ai fini dell'obiettivo della convergenza in Italia.

Indicatori fisici aggiornati
(approvazione CdS seduta del 18-5-2011 e successiva modifica con procedura scritta di marzo 2012)

Testo aggiornato a seguito della Decisione C(2013) 8359 del 26 novembre 2013
con aggiornamento approvato dal Comitato di Sorveglianza (seduta del 26 giugno 2014)

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