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LABEL 2000
I progetti del settore formazione professionale e continua
Prefazione
La diversità linguistica, elemento essenziale della diversità culturale in Europa, è sì una grande ricchezza che caratterizza l'identità europea, ma è anche uno degli ostacoli maggiori soprattutto per i giovani in cerca della prima occupazione. Oggi, in Europa, le lingue sono insegnate non solo nel campo dell'istruzione, dalla scuola materna ed elementare fino all'università, ma anche nel campo della formazione professionale, dell'istruzione superiore e al di fuori dei sistemi tradizionali sia per divertirsi che per qualificarsi professionalmente.
Quali lingue possono agevolare l'inserimento nel mondo del lavoro o una migliore qualificazione professionale? Se l'inglese come lingua veicolare e di comunicazione è diventata predominante nell'Europa di oggi, nell'Europa che stiamo progettando per il nostro futuro, la sola conoscenza dell'inglese non sarà più sufficiente. Ecco allora che un obiettivo realistico e importante potrebbe essere quello di creare le condizioni nelle quali ciascun interlocutore possa esprimersi nella propria lingua ed essere compreso anche da parlanti non nativi. Questo sarà possibile se ciascuno di noi avrà avuto l'opportunità di conoscere, in modo più o meno approfondito, due o tre lingue straniere sin dagli anni della scuola e se avrà avuto la possibilità di familiarizzare con lingue appartenenti a ceppi diversi.
In Italia, soprattutto negli anni più recenti anche nel mondo del lavoro, si è cominciato ad apprezzare la necessità di comunicare in lingua straniera con interlocutori e partner commerciali di altri paesi, anche se, apparentemente, la conoscenza delle lingue straniere non è ancora considerata così fondamentale da parte delle imprese, ove continua a prevalere la mentalità per cui essere poliglotti è in realtà una questione di cultura invece che un vantaggio pratico per il lavoro.
Il Ministero del Lavoro si occupa di politiche per l'occupazione e la valorizzazione delle risorse umane. In particolare le politiche per le risorse umane comprendono azioni per il miglioramento strutturale della formazione, sia iniziale che continua; mentre le politiche per l'impiego comprendono azioni per la lotta alla disoccupazione e per l'allargamento dell'occupazione. In entrambi i settori di attività, un ruolo sempre più significativo viene riservato a iniziative per la formazione linguistica, sia per i giovani, nella formazione professionale di base, sia per i lavoratori in cerca di occupazione e a iniziative formative a sostegno di progetti di sviluppo locale. Più in dettaglio, la promozione delle competenze linguistiche sostenuta dal Ministero del Lavoro, con il supporto tecnico-scientifico dell'Isfol attivo su questi temi sin dall'avvio, nel 1990, del programma-pilota Lingua, comprende attività rivolte a diffondere lo studio e la pratica delle lingue:
nel settore della formazione professionale e continua
in aree territoriali in cui agiscono programmi di sviluppo locale
attraverso la programmazione dei Fondi Strutturali
Il Label Europeo viene così a integrare le misure della sezione Lingua del Programma Socrate e quelle del Programma Leonardo da Vinci che sostengono la cooperazione europea nel campo dell'istruzione e della formazione professionale.
I criteri di valutazione della Giuria del Ministero del lavoro-Ucofpl e dell'Isfol riguardano:
il forte impatto sul territorio
la valorizzazione della formazione continua
l'attenzione specifica agli aspetti motivazionali
il contesto apprenditivo di tipo innovativo
Attraverso lo sviluppo dell'apprendimento e della conoscenza delle lingue l'iniziativa del Label Europeo mira dunque ad avvicinare la scuola all'impresa, a lottare contro l'emarginazione, offrendo una seconda opportunità grazie a una migliore qualificazione professionale e, infine, a considerare parimenti strategici gli investimenti materiali e quelli indirizzati alla valorizzazione delle risorse umane, incoraggiando a proseguire sulla stessa strada quelle imprese e autorità pubbliche, che hanno compiuto grandi sforzi a favore di questo investimento "non materiale".
Diana Gilli
Presidente della Giuria
Claudia Gasparini
Coordinatrice delle attività del Label
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