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 Portfolio Europeo delle Lingue

FAQ

1. Che cos'è il Portfolio Europeo delle Lingue?
E' un documento che accompagna coloro che studiano una lingua nel loro percorso di apprendimento lungo tutto l'arco della vita. Non è di per sé una certificazione linguistica, quindi non viene rilasciato da nessun Ente o istituzione. Nel PEL il discente può registrare i propri apprendimenti linguistici, comprese le eventuali certificazioni linguistiche acquisite, può riflettere sul proprio processo di apprendimento e sui risultati raggiunti, porre nuovi obiettivi definendo e programmando le tappe del proprio apprendimento.
Il PEL è formato da tre parti: il Passaporto delle lingue, la Biografia linguistica e il Dossier.

2. Tutti i Portfolio in commercio sono "Portfolio Europeo delle Lingue"?
NO. Solo quelli validati dal Comitato Validatore presso il Consiglio d'Europa possono essere pubblicati con questo nome, utilizzare il logo del Consiglio d'Europa ed il numero di riconoscimento.
In Italia i modelli a tutt'oggi validati sono tre (per maggiori informazioni vedi la sezione "PEL italiani validati"). E' possibile che in commercio compaiano Portfolio spesso inseriti all'interno di un libro di testo. Si tratta di prodotti diversi, non necessariamente coerenti con i "Principi e le linee-guida" definite dal Consiglio d'Europa.

3. Come posso procurarmi copie dei Portfolio validati?
Per ottenere copie dei Portfolio italiani validati e pubblicati ci si può rivolgere alle seguenti Direzioni Scolastiche Regionali:
Lombardia - Portfolio validato per la fascia di età 11-15 anni.
Per informazioni: www.progettolingue.net.
Il set del Portfolio Europeo delle Lingue può essere richiesto a La Nuova Italia - Ufficio commerciale - Via E. Codignola, 20, 50018 Scandicci (Fi). Tel: 055-7590244.
E-mail: ufficiocommerciale.scuola@rcs.it.
Piemonte - Portfolio validato per bambini (8-11 anni)
E-mail: glutorino@libero.it.
Umbria - Portfolio validato per la fascia di età 9-15 anni.
Per informazioni: fpalamidesi@hotmail.com - http://istruzione.umbria.it/portfolio.

Alcuni dei Portfolio stranieri validati hanno un loro sito.
Portfolio svizzero: http://www.sprachenportfolio.ch
Portfolio Cercles: http://www.tcd.ie/CLCS/portfolio
Portfolio dell'Accademia di Caen (Francia): http://www.crdp.ac-caen.fr/crdp/portfolio.html
Portfolio Eaquals: http://www.eaquals.org
Portfolio austriaco: http://www.geocities.com/sprachenportfolio
Portfolio inglese: http://www.nacell.org.uk/resources/pub_cilt/portfolio.htm
Portfolio olandese: http://www.taalportfolio.nl/main.html
Portfolio finlandese: http://www.uta.fi/laitokset/okl/tokl/eks/finelp/index.html

4. Come devo comportarmi se desidero utilizzare un modello di PEL validato, italiano o straniero?
I PEL, una volta validati dal Consiglio d'Europa, vengono autonomamente pubblicati da coloro che li hanno prodotti, siano essi Ministeri, privati, scuole.
Occorre quindi rivolgersi a chi ha prodotto/pubblicato il modello di Portfolio cui si è interessati (vedi elenco alla domanda n. 3). NON OCCORRE QUINDI INFORMARE DIRETTAMENTE IL CONSIGLIO D'EUROPA SE SI DECIDE DI UTILIZZARE NELLA PROPRIA CLASSE IL PEL.

5. Posso creare un modello di Portfolio originale, funzionale alle esigenze dei miei allievi?
Sì! Tuttavia se da un lato il Consiglio d'Europa stesso sostiene la creazione di modelli di Portfolio che, nel rispetto delle indicazioni fornite, rispondano alle diverse esigenze educative di gruppi di discenti di diverse età e provenienza che studiano le lingue con diversi scopi e finalità (vedi 3.5 in "Portfolio Europeo delle Lingue. Principi e linee-guida"), dall'altro invita a valutare attentamente i modelli di Portfolio già validati nel proprio Paese ed in altri per ipotizzarne l'adozione. In particolare, nella "Guida per gli sperimentatori di Portfolio", alle pagine 7/8/9 si legge, tra l'altro: "Il PEL non deve essere reinventato ogni volta che un gruppo o una istituzione intenda creare un modello originale di Portfolio". Esiste la possibilità di adottare modelli già esistenti, utilizzandone anche solo alcune parti dopo averle tradotte, se necessario.

6. Come posso procedere se desidero avviare una sperimentazione per la creazione di un modello originale di PEL?
E' importante, in prima istanza, esaminare attentamente i modelli di PEL già validati in Italia.
Essi sono frutto di sperimentazioni condotte nelle scuole italiane di diverse Regioni ed è probabile che possano corrispondere alle esigenze di apprendimento linguistico dei vostri alunni.
Se, a seguito di questa analisi, si evidenzi la necessità di creare un nuovo modello di PEL e si decida perciò di avviare una sperimentazione a livello di classe, scuola, Direzione Scolastica Regionale ecc., il nostro suggerimento è quello di leggere con attenzione tutti i documenti di riferimento (raccolti nella sezione Materiali e Quadro normativo) e di rivolgersi per una consulenza al MIUR- Direzione Generale per le Relazioni Internazionali - Ufficio IV e-mail: portfolio@istruzione.it.

7. Come posso ottenere la validazione di un nuovo modello di PEL?
I nuovi modelli di PEL vengono approvati solo dal Comitato Validatore presso il Consiglio d'Europa che considera le indicazioni espresse dall'autorità nazionale che ha funzione di riferimento, nel Paese, per la tematica.
La lettura del documento Portfolio Europeo delle Lingue: linee-guida per la presentazione di modelli da validare (versione inglese / versionefrancese) potrà fornire le prime utili informazioni agli ideatori di nuovi modelli di PEL che potranno successivamente rivolgersi, per una più puntuale consulenza, al MIUR - Direzione Generale per le Relazioni Internazionali - Ufficio IV - email: portfolio@istruzione.it.

8. Il PEL può essere integrato nella pratica didattica quotidiana?
Sì! E' questo l'obiettivo cui tendere! Questo pone il problema di come il Portfolio si rapporti alla programmazione e all'uso del libro di testo, di quanto spesso possa/debba essere usato e di come il lavoro sul Portfolio, nelle sue tre componenti, possa essere organizzato. A questo proposito si suggerisce la lettura del capitolo 2 della "Guida per insegnanti e formatori".

9. Che cos'è il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue
Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue descrive in modo comprensivo ciò che chi studia una lingua deve imparare per poterla usare in un contesto comunicativo ed indica anche quali conoscenze ed abilità deve sviluppare in modo da agire efficacemente in un contesto comunicativo.
Fornisce una base comune nei diversi Paesi europei per l'elaborazione dei programmi linguistici, dei libri di testo, degli esami ecc.
In questo senso si pone come elemento unificatore che favorisce il superamento delle difficoltà di comunicazione tra sistemi educativi diversi.
Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue serve quindi a:

  1. incoraggiare coloro che operano professionalmente nel campo delle lingue a confrontarsi sulle modalità di apprendimento di una lingua e sulle competenze da attivare nei discenti;
  2. favorire la comunicazione e lo scambio di informazioni tra chi opera con le lingue (insegnanti, autori di tesi, enti certificatori, decisori delle politiche linguistiche) e chi apprende una lingua, con lo scopo di arrivare ad una costruzione condivisa delle conoscenze e delle esperienze linguistiche;
  3. favorire la mobilità professionale. Gli indicatori, graduati su sei livelli, rendono trasparente la certificazione delle competenze linguistiche.

10. Come posso avere copia del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue?
Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue nella sua versione inglese può essere scaricato dal sito della Divisione Politiche Linguistiche del CdE nella sezione dedicata al Portfolio (http://culture2.coe.int/portfolio//documents/0521803136txt.pdf).
E' stato pubblicato dalla Cambridge University Press.
Allo stesso indirizzo possono essere trovati i riferimenti bibliografici per il Quadro Comune Europeo di Riferimento nelle lingue francese, tedesca, spagnola e portoghese.
La versione italiana del Quadro è stata recentemente pubblicata in esclusiva per l'Italia da RCS Scuola Spa - La Nuova Italia - Oxford University Press.
Il volume può essere richiesto a La Nuova Italia - O.U.P. Ufficio Commerciale Via E. Codignola, 20 - 50018 Scandicci (Firenze) tel. 055.7590244 e-mail: ufficiocommerciale@rcs.it. Qui puoi scaricare la griglia di autovalutazione in italiano.

11. Che rapporto c'è tra PEL e Quadro Comune Europeo di Riferimento?
Il PEL si basa sul Quadro Comune di Riferimento per le Lingue (vedi 2.6 dei Principi e Linee-guida) e fa esplicito riferimento, nella parte Passaporto delle Lingue, ai livelli comuni di competenza linguistica. Questo ne fa un documento trasparente, esaustivo e coerente che registra gli apprendimenti linguistici. Il PEL ed il Quadro Comune di Riferimento costituiscono quindi un indispensabile kit per coloro che si occupano dell'insegnamento/apprendimento linguistico.

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PEL e Quadro Comune Europeo di Riferimento
 

 
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