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LA RADIO NELLE SCUOLE
Il CONTESTO
La nostra società è fortemente influenzata dalle moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tra i giovani è molto diffuso l’uso di sofisticati strumenti tecnologici, ma all’abilità tecnica, facilmente acquisibile, spesso non corrisponde una consapevole percezione dei linguaggi che ad essi sono sottesi.
La scuola, nell’affrontare questa realtà, deve riuscire ad avvalersi nel discorso didattico di questa sfera comunicativa e sviluppare attorno ad essa una dimensione creativa e attiva del fare e non solo dell’ascoltare.
La RADIO, per la sua versatilità e flessibilità, risulta essere un mezzo efficace per rivalutare una comunicazione verbale mirata allo sviluppo di competenze espressive all’interno di nuovi “paesaggi sonori”. La radio è altresì lo strumento più qualificato per far acquisire agli studenti, oggi sempre meno protagonisti di un’elaborazione autonoma e critica dei processi della comunicazione, la padronanza di modelli comunicativi.
Il PROGETTO
Il progetto LA RADIO NELLE SCUOLE, inserito in tale contesto, si qualifica in modo adeguato come risposta ad esigenze educative in linea con le politiche di formazione dell’Unione Europea: l’intento è quello di fornire alle scuole e ai docenti strumenti e metodi per affrontare i temi della multimedialità, delle nuove tecnologie digitali e della comunicazione mediata.
Le iniziative programmate sviluppano infatti temi della multimedialità e delle nuove tecnologie in una dimensione realizzativa, creativa, partecipativa, cooperativa, aperta all’Europa anche con il coinvolgimento delle scuole italiane all’estero e volta a rafforzare legami di solidarietà internazionale fra studenti e docenti di paesi in via di sviluppo.
Le azioni che vengono proposte intendono da un lato favorire l’orientamento dei giovani nei confronti della cultura scientifica e tecnologica e dall’altro sviluppare capacità di lettura critica di messaggi mediatici per poter efficacemente esercitare una cittadinanza attiva.
Le strategie iMIUR - Area Sistemi Informativiegate si basano su una metodologia prevalentemente focalizzata su modalità di problem solving e investigation group dove gli studenti diventano “primari attori protagonisti” dell’azione educativa.
Le FINALITÀ
LA RADIO NELLE SCUOLE si propone di:
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Sottolineare il valore che il rapporto tra i giovani e la radio assume al fine di educarli ad un uso esperto e insieme consapevole, critico e creativo delle tecnologie, dai media tradizionali a quelli più evoluti;
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Capitalizzare un’esperienza formativa in ordine alla comunicazione e soprattutto alla conoscenza ed all’uso dei linguaggi della comunicazione perché lo studente possa esprimersi da autore nel proprio processo di comunicazione dando un contributo attivo nell’esercizio della cittadinanza societaria;
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Promuovere l’attenzione verso i processi della comunicazione in modo da contribuire presso i giovani alla formazione di un’idea di comunicazione mediata non riconducibile ai fattori di consumo tecnologico al fine di formarsi un’esperienza che promuova la cultura della partecipazione ad esperienze di associazionismo per il volontariato;
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Evidenziare la rilevanza sia rispetto all’orientamento tecnico-scientifico dei giovani sia rispetto alle valenze formative funzionali alla crescita culturale e professionale dei docenti, sviluppando metodi e modelli di apprendimento e di condivisione di risorse ed esperienze;
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Sviluppare la cittadinanza europea e la solidarietà internazionale.
Il progetto la “LA RADIO NELLE SCUOLE” è stato avviato dalla Convenzione stipulata tra MIUR - Area Sistemi Informativi (Ministero della Pubblica Istruzione ) e ARI (Associazione Radioamatori Italiani) il 15 Febbraio 2006 per dare attuazione a tutte le azioni programmate e ai singoli progetti .
I radioamatori collaborano su base volontaria tramite i rispettivi raggruppamenti di zona con le scuole di ogni ordine e grado.
La partecipazione delle scuole avviene, senza oneri per l’Istituzione scolastica, tramite le procedure, predisposte sull’apposito portale web, di registrazione e condivisione delle attività ( www.scuole.ari.it).
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