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Il filosofo Heidegger definisce il tempo in cui viviamo come "l'epoca dell'immagine".
Chiarire pertanto il rapporto tra l'"immagine del mondo" e la tecnologia, consente di comprendere il mondo del senso che si è fatto immagine. Il cinema, inteso come rappresentazione artistica, è pienamente coinvolto in un processo che cambia i nostri stessi parametri di interpretazione delle cose se non addirittura "l'immagine del mondo".
Da questa premessa deriva la necessità di affrontare il tema dell'educazione all'immagine non tanto da un punto di vista tecnologico, ma cercando di comprendere a fondo la modificazione culturale da una "visione alfabetica" del mondo con un comportamento cognitivo simbolico-ricostruttivo basato sulla scrittura, ad una "visione percettivo-motoria" che induce ad un comportamento cognitivo interattivo.
Nel quadro dell'iniziativa della Commissione Europea denominata CINEDAYS intendiamo pertanto raccogliere le proposte e le esperienze che le associazioni cinematografiche, riconosciute dal Ministero dei Beni Culturali, rivolgono alle scuole per un cinema inteso come cultura.
Anche la attuale transizione tecnologica dall'analogico al digitale rafforza l'esigenza di passare da una impostazione in cui la scuola va al cinema a quella in cui il cinema entra nella scuola per collegarsi alle altre forme di espressione.
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